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Albino Carli, PPAS - Patata della Sila IGP

"Per la prossima campagna di commercializzazione ci vuole responsabilizzazione di tutti gli anelli della filiera"

In questo momento, il settore della pataticoltura italiana è accomunato da simili problematiche, in primis i forti rincari dei fattori produttivi. Le aziende agricole stanno vivendo un periodo difficile e l'umore generale è abbastanza teso.

"Facendo un calcolo veloce, quest'anno stimiamo che per un ettaro si spenderanno circa 2.500-3.000 euro in più per portare a termine la coltivazione di patate", sottolinea Albino Carli (nella foto sotto), direttore del Consorzio Produttori Patate Associati (PPAS). "Ciò determinerà un costo notevole della materia prima. L'impegno della nostra organizzazione sarà quello di rendere giustizia al lavoro e al sacrificio dei nostri agricoltori".

Non ultimi, sono da tenere in conto gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico. "Seppure la grandine sia cosa rara in Sila, proprio pochi giorni fa si è registrato un evento grandinigeno che ha colpito le zone centrali di produzione della Patata della Sila IGP. Le piante però dovrebbero riprendersi, in quanto la grandine è arrivata in una fase di maturazione ancora precoce. Prevediamo tuttavia che, in questi campi, ci sarà un calo produttivo".

Caldo e carenza di risorse idriche rappresentano, invece, le vere minacce per il prodotto a marchio e non solo, nella prima fase di coltivazione. "Si sono registrate temperature anomale superiori a 30 °C e, se le abbondanti nevicate avevano creato riserve idriche sufficienti, giorno dopo giorno, costretti dalla siccità a una maggiore irrigazione, ci accorgiamo che l'acqua comincia a scarseggiare", continua Carli. "Guardando al breve futuro, c'è perciò grande preoccupazione su questo tema. Speriamo che l'estate viri verso una normalizzazione delle temperature, con qualche temporale atto a portare un po' di refrigerio".

L'inizio della raccolta delle patate della Sila è programmato tra il 10 e il 20 settembre.

Prossima campagna di commercializzazione: necessaria una presa di coscienza da parte di tutti gli anelli della filiera
"Se nella precedente campagna, conclusasi a maggio, ci siamo fatti carico dei rincari per una sorta di responsabilità nei confronti di clienti e consumatori, è impensabile che si riesca a fare lo stesso nella stagione a venire", sottolinea il direttore del Consorzio.

"La domanda è una sola: vogliamo sostenere la pataticoltura italiana? Se la risposta è sì, la filiera deve farsi carico responsabilmente del mantenimento in vita di tutti gli anelli, in primis dei pataticoltori. Nella nuova campagna, i produttori dovranno riuscire almeno a coprire i costi di produzione e raggiungere un margine, seppur risicato, da reinvestire nelle proprie coltivazioni. Altrimenti si registrerà quasi sicuramente una riduzione delle superfici o addirittura l'abbandono delle colture. Questo vale per il territorio calabrese della Sila, ma anche per gli altri areali nazionali".

Carli evidenzia, inoltre, che bisognerà mettere in conto il cambiamento delle abitudini di consumo. "Il consumatore è stato costretto a pagare di più per la benzina o l'energia elettrica, e ci auguriamo sia disposto a spendere qualche centesimo in più per un prodotto che garantisce origine, qualità e gusto. Mangiare e stare in salute, d'altronde, resteranno sempre bisogni primari".

Patate dolci
"Il progetto sulle batate sta andando avanti, nonostante i momenti di difficoltà attuali, che creano una maggiore ansia. Quest'anno abbiamo ulteriormente ampliato le superfici, arrivando a circa 40 ettari. Prevista, inoltre, l'installazione di un nuovo impianto di lavorazione".

Per maggiori informazioni:
Consorzio Produttori Patate Associati Soc. Coop. Agr.
Via del Turismo 30
Fraz. Camigliatello Silano
87058 Spezzano della Sila (CS) - Italy
+39 (0)984 1636301
info@patateppas.it
www.patateppas.it