La campagna di raccolta dei fichi fioroni di varietà Petrelli, nella zona di produzione di Molfetta-Terlizzi-Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, si è già conclusa. E' invece tuttora in corso la raccolta del fiorone Domenico Tauro, che terminerà nel giro di una settimana. Al momento, è in piena fase di raccolta anche il fiorone nero striato, che nel dialetto locale viene definito fiorone dell'uccello.
"Quest’anno il fiorone Petrelli è stato di ottima qualità e dimensione - dichiara Michelangelo De Chirico, sales manager dell'omonima azienda di Molfetta - I prezzi di acquisto al produttore sono oscillati tra un minimo di 1,00 a un massimo di 1,30-1,40 euro/kg fino al 20 giugno".
A sinistra: fichi fioroni di varietà Petrelli. A destra: fiorone nero striato (Foto fornite da Michelangelo De Chirico)
"Per quanto riguarda il fiorone Domenico Tauro, la fase di raccolta è ancora in corso, ma si esaurirà nel giro di una settimana al massimo - continua De Chirico - Anche per questa varietà c’è stata una buona produzione: la pezzatura del prodotto è stata ottima e il frutto ha raggiunto un adeguato grado di maturazione, per via del clima abbastanza favorevole. Si è registrato un surplus di produzione tra il 27 giugno e il 2-3 luglio che ha determinato un crollo dei prezzi. Attualmente, sul finire della campagna, le quotazioni sono in ripresa".
Il sales manager dichiara che i prezzi al produttore per la varietà Domenico Tauro hanno raggiunto il valore massimo di 2,00 euro/kg (il 12 giugno), per poi scendere gradualmente, fino a oggi, a 0,70 euro/kg.
"La Germania si conferma il Paese di maggior consumo in termini di esportazione del nostro prodotto. Purtroppo, quest'anno la piattaforma italiana che deviava il prodotto di seconda fascia verso i Paesi dell'Est ha faticato non poco a smaltire il prodotto. Presumo ciò sia dovuto all'attuale situazione geopolitica".
A sinistra: Michelangelo De Chirico in campo. A destra: fiorone Domenico Tauro (Foto fornite da Michelangelo De Chirico)
Infine, una breve nota su siccità e mancanza di manodopera. "La siccità non ha influito più di tanto, perché ai primi di giugno abbiamo registrato sufficienti precipitazioni. La carenza di manodopera, invece, ha creato diversi problemi per la raccolta", conclude De Chirico.
Per maggiori informazioni: www.dechiricopuglia.it