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Focus sul mercato mondiale dell'uva da tavola

In generale, il mercato globale dell'uva è positivo al momento, ma il settore continua a essere afflitto da molte delle sfide che ormai conosciamo bene: alti costi di produzione, problemi logistici, clima turbolento e carenza di manodopera. Nonostante ciò, molti Paesi non possono lamentarsi, poiché l'uva continua a essere un prodotto popolare in tutto il mondo. Alcune nazioni, come il Belgio e la Germania, riescono addirittura a compensare il consueto calo delle vendite, dovuto alle vacanze scolastiche estive, grazie al bel tempo, che ha favorito la domanda anche nei Paesi Bassi.

In Francia c'è la concorrenza di altri frutti estivi presenti sul mercato, mentre in Sudafrica e in Cina i coltivatori sono preoccupati per la crescente concorrenza internazionale. Il Cile ha avuto una stagione eccellente sotto molti punti di vista, ma ha sofferto per i problemi logistici e, infine, l'Australia ha iniziato la stagione 2021/22 con il botto, con le più alte esportazioni in Vietnam registrate fino ad ora.

Paesi Bassi: la domanda di uva non è negativa, i costi elevati sono una sfida
Sul mercato olandese, dopo una stagione difficile per le uve indiane, la campagna è proseguita con uve provenienti da Egitto e Italia. Gli importatori olandesi indicano che la stagione indiana è stata difficile. Da aprile a metà maggio il mercato libero non è stato favorevole e il prezzo di costo elevato è stato difficilmente raggiungibile. La stagione egiziana è iniziata un po' più tardi, con un livello di prezzo realistico.

Nel frattempo, la stagione delle uve siciliane è iniziata da qualche settimana e anche dalla Puglia stanno arrivando le prime uve nere, bianche e rosse. Secondo un importatore, l'inizio è stato soddisfacnete, e le vendite e la domanda sono su un buon livello. Per le uve pugliesi la stagione è iniziata con due settimane di anticipo rispetto all'anno scorso. Il tempo è stato buono e i coltivatori hanno avuto pochi problemi. Nel complesso si prevede un volume leggermente superiore.

In tutti i Paesi di produzione, l'aumento dei costi della manodopera, dei trasporti e dell'energia rappresenta una sfida importante. Inoltre, le nuove varietà stanno trovando sempre più spazio sul mercato, sia in Spagna che in Egitto. Non si tratta di uve con semi, che vengono assorbite soprattutto dal mercato etnico, ma di varietà senza semi, che stanno facendo la loro comparsa sempre più spesso. I prezzi dell'uva bianca siciliana con semi si aggirano intorno ai 2,10 euro/kg, quelli dell'uva nera intorno ai 2,00 euro. Inoltre, sono ancora presenti sul mercato alcune uve bianche senza semi provenienti dall'Egitto. Queste uve hanno raggiunto prezzi decenti. I prezzi per 10x500 grammi variano ancora intorno a 0,90 euro per cestino.

Belgio: buone vendite nonostante il calo dovuto alle vacanze
In Belgio le vendite di uva stanno andando molto bene, al momento. "Vediamo che la domanda aumenta quando le temperature si alzano - dice un grossista belga - Poco prima delle vacanze spesso le vendite calano un po', ma grazie al bel tempo continuiamo a vendere".

"In realtà abbiamo lavorato bene con le uve bianche per tutto l'inverno. Si può notare che i volumi in arrivo dall'Egitto e dall'India sono un po' più bassi rispetto al prodotto proveniente dall'Italia o dalla Spagna, per esempio, ma comunque la domanda non è indietro". Anche i prezzi rimangono abbastanza stabili.

Germania: domanda di uva contenuta
La stagione dell'uva italiana è iniziata circa un mese fa in Germania, e le principali varietà Victoria e Black Magic stanno arrivando sempre più nel mercato. Tuttavia, la domanda è piuttosto contenuta all'inizio delle vacanze estive, riferisce un importatore di frutta di Amburgo. Nel frattempo, la situazione dell'offerta di prodotti provenienti da Italia, Sudafrica e India può essere descritta come "piuttosto abbondante".

"La stagione italiana dura fino a novembre, a seconda del clima e della domanda, mentre la seconda metà della stagione è dominata dall'uva Italia - afferma l'importatore - Nella Germania settentrionale l'uva Victoria è di solito la più popolare nella gamma chiara. Per quanto riguarda le uve scure, le varietà precoci hanno il problema che gli acini non crescono in modo uniforme. Con la varietà più tardiva Palieri, che arriverà tra circa 2-3 settimane, invece, i frutti sono più omogenei".

Regno Unito: cambiamenti nel settore retail per migliorare le vendite di uva
La stagione principale dell'uva peruviana si è conclusa a febbraio per il Regno Unito ed è ora in bassa stagione. La campagna 2021/22 è stata forte, con adeguati volumi e buone condizioni di mercato, ad eccezione dell'Europa. 

"La stagione californiana si è conclusa in anticipo e quindi c'è stata una forte domanda, le uve peruviane erano grandi e avevano un'ottima conservabilità. In Europa la finestra per il Perù si sta riducendo, perché i produttori europei stanno prolungando le loro stagioni e anche il Brasile si sta facendo strada, con una qualità forse non così alta come quella del Perù, ma a un prezzo più basso. Il Sudafrica e la Namibia sono stati lenti a passare alle nuove varietà, ma ora ci stanno arrivando", riferisce un commerciante.

"Il mercato del Regno Unito è difficile perché richiede imballaggi da 10x500g che sono molto costosi da spedire. Inoltre, i rivenditori nel Regno Unito hanno fatto un buon lavoro per abbassare i prezzi. A mio parere, i prezzi sono stati troppo bassi per un po' di tempo, con 1,50 o 2 sterline al grappolo; l'uva è costosa da coltivare e questa quotazione bassa ha influito sulla qualità dell'uva presente sugli scaffali, cosa che a sua volta ha influito sul consumo. I consumatori vedono solo l'uva bianca, rossa o nera e il prezzo, non guardano al Paese di produzione. Se acquistano uve di cattiva qualità, pensano che tutte le uve siano uguali e ci vuole molto tempo prima che tornino ad acquistarle". 

Al momento l'Egitto è il principale fornitore di uva per il Regno Unito; nei prossimi mesi la fornitura arriverà da Spagna, Italia e Grecia.

Francia: consumo lento e prezzi bassi
Attualmente l'importazione di uva in Francia è complicata per tutte le origini. Sul mercato sono ancora presenti uve provenienti dal Sud America, qualche uva dall'India, oltre a una grande presenza di uve provenienti dall'Egitto e dal Marocco. La stagione dell'uva italiana è appena iniziata e quella dell'origine spagnola sta per iniziare. L'offerta è superiore alla domanda, il consumo è lento a causa della concorrenza della frutta estiva, soprattutto pesche e albicocche, e i prezzi sono "pessimi", secondo un importatore. "In ogni caso c'è sempre più consumo a maggio e giugno che a luglio".

Italia: i costi più elevati di produzione non si riflettono nei prezzi di vendita
In ripresa la campagna dell'uva da tavola siciliana, partita quest'anno con una decina di giorni di ritardo sul consueto calendario. Ormai siamo nel pieno del raccolto con una produzione di tutto rispetto e con una richiesta regolare rispetto all'andamento climatico prettamente estivo che ci sta aiutando nella vendita. I mercati stanno reagendo bene e la commercializzazione procede a ritmi serrati, anche se si risente dei pesanti rincari delle materie prime e del gasolio agricolo. Una voce, quest'ultima, che è quasi triplicata in un anno, senza contare il costo del ferro, della plastica, dei concimi e dei fitofarmaci. I prezzi all'origine sono leggermente più bassi dell'anno scorso e i maggiori costi non trovano corrispondenza nelle quotazioni alla vendita. Altro problema è la mancanza di manodopera. Per fortuna, al momento non si sente troppo la concorrenza pugliese e spagnola, grazie al fatto che la Sicilia arriva per prima sui mercati, ma c'è tanto prodotto egiziano.

La campagna dell'uva da tavola pugliese è ai nastri di partenza con le varietà precoci Victoria e Black Magic. Al momento, per l'attuale annata si prevedono rese per ettaro soddisfacenti e una qualità delle produzioni sicuramente maggiore rispetto a un anno fa. I grappoli si presentano qualitativamente ottimi dal punto di vista estetico e di sapore. Il timore però è che le prossime ondate di caldo possano compromettere la qualità e le rese, rendendo complicata la raccolta, anche a causa della forte carenza di manodopera. Per il caldo torrido, le aziende stanno effettuando gli interventi di difesa e di nutrizione nelle ore serali o in quelle notturne, mentre le ore di irrigazione sono raddoppiate, proprio perché l'evapotraspirazione è elevata.

Spagna: raccolta extra-precoce ritardata dal freddo
La scorsa settimana le prime uve da tavola provenienti dalle zone costiere extra precoci della Regione di Murcia, la principale area di produzione della Spagna, hanno raggiunto i mercati di esportazione. La campagna è iniziata con circa una settimana di ritardo per le varietà più precoci, a causa del freddo e delle piogge durante il periodo di fioritura. Le varietà successive a quelle extra-precoci arriveranno nelle loro date normali e si prevede che le rese generali saranno nella media per questa coltura. Durante l'ultimo mese e mezzo il clima è stato ideale per lo sviluppo delle uve sulle viti, con una qualità eccellente e una campagna promettente. I prezzi sono buoni al momento, anche se i volumi sono molto limitati almeno fino alla prossima settimana.

La campagna spagnola inizia contemporaneamente a quella italiana, anche se in termini di varietà non rappresenta ancora un concorrente così importante come l'Egitto. Tuttavia, il Paese nordafricano sta incontrando maggiori difficoltà nella logistica marittima, in quello che è un problema globale, a causa dell'incertezza dei tempi di arrivo della merce e degli alti costi dei container e dei noli. Questo potrebbe renderla meno competitiva rispetto al trasporto su strada dell'uva spagnola, che è molto più affidabile. Un altro possibile concorrente emergente è il Libano. Sebbene il Libano non sia ancora un attore significativo nel mercato dell'uva, ci sono sicuramente opportunità per rifornire l'Europa. Con varietà di uve che seguono la produzione europea e che possono, in parte, sostituire le importazioni sudamericane, il Libano potrebbe essere l'alternativa, poiché si trova più vicino all'Europa.

Turchia: si prevedono buoni volumi di uva
Le aree principali per la produzione di uva sono due: la zona orientale e quella occidentale della Turchia. La zona orientale ha già iniziato e la regione si aspetta buoni volumi, buona qualità e prezzi soddisfacenti per quest'anno. L'area occidentale inizierà verso la fine di luglio e il volume sarà migliore rispetto all'anno scorso, ci si aspetta un buon volume in particolare per le uve bianche. I prezzi per la zona occidentale dovrebbero però essere più alti. Complessivamente il clima è stato buono per entrambe le aree, con molte piogge ma senza danni al prodotto. Nella zona occidentale sono presenti alcuni danni da grandine, ma sono trascurabili. L'uva bianca avrà un volume inferiore e potrebbe essere difficile da trovare.

Sudafrica: le esportazioni sudafricane in difficoltà a causa di Perù e Cile
In Sudafrica la domanda di uva fresca è presente tutto l'anno, ma la stagione dell'uva del paese copre solo 7 mesi all'anno. Per colmare questo vuoto di 5 mesi vengono importate uve dall'Egitto e dalla Spagna per offrire ai clienti una fornitura costante di frutta di qualità.  

Sebbene i volumi importati siano significativamente inferiori a quelli prodotti localmente, c'è comunque una richiesta di uva da parte dei principali rivenditori, con la conseguente necessità di una fornitura da offrire ai clienti.

I primi arrivi si sono avuti dall'Egitto e sono arrivati intorno alla settimana 26. Gli arrivi dall'Egitto continueranno per circa 8 settimane. Le prime uve spagnole inizieranno a essere caricate nelle prossime due settimane, arrivando più o meno nella settimana 31, e continueranno per 12 settimane prima che le uve sudafricane siano nuovamente pronte. Attualmente il prezzo medio dell'uva è di R58,21 (3,4 euro)/kg.

La stagione dell'uva da tavola 2021/22 si è ufficialmente conclusa e le importazioni hanno raggiunto un totale di 77,7 milioni di cartoni (4,5 kg equivalenti). Si tratta di un aumento del 4% rispetto alla stagione 2020/21.

Confrontando le prestazioni regionali con la stagione 2020/21, le regioni dell'Orange River e dell'Hex River hanno registrato i volumi più elevati ispezionati, con un aumento rispettivamente del 21 e del 5%.

L'import ha mostrato una tendenza all'aumento di anno in anno. Nelle ultime 3 stagioni le entrate sono aumentate da 66,1 milioni di cartoni nel 2019/20 a 74,9 milioni di cartoni nel 2020/21 e 77,7 milioni di cartoni nel 2021/22.

Le piantagioni hanno mostrato una tendenza al ribasso, passando da 21.798 ettari nel 2019/20 a 20.564 ettari nel 2021/22.

"Se si considera il panorama internazionale, le esportazioni dal Perù e dal Cile sono in costante crescita. Questa maggiore offerta di uva rimane una minaccia per le esportazioni sudafricane e dobbiamo tenere sotto controllo la situazione per rimanere al passo, soprattutto durante le finestre specifiche", afferma il settore sudafricano dell'uva da tavola (SATI).

Cina: le esportazioni di uva da tavola devono affrontare la concorrenza del Sud-Est asiatico
L'uva da tavola della provincia dello Yunnan è presente sul mercato da maggio a luglio, al massimo a novembre per alcune zone. A giudicare dalla situazione attuale, rispetto agli anni precedenti la produzione complessiva e i prezzi di esportazione non sono cambiati molto quest'anno. L'uva del Sichuan è presente sul mercato da metà luglio a inizio ottobre. La produzione in tunnel di plastica e in serra è in crescita. Le varietà più richieste sono Crimson Red e Shine Muscat. In generale, i prezzi dell'uva da tavola sono leggermente diminuiti quest'anno, ma per molti coltivatori i prezzi sono ancora buoni e le vendite sono aumentate.

Attualmente sono ancora disponibili uve importate da Australia, Cile, Egitto e altri mercati. A causa delle difficoltà di esportazione in Cina durante la pandemia, alcuni esportatori di uva d'oltremare hanno ridotto le loro esportazioni verso la Cina e si sono rivolti ad altre regioni asiatiche. Questa offerta sta indebolendo la posizione della Cina nelle esportazioni di uva nei mercati esteri, soprattutto nel sud-est asiatico. Il volume delle esportazioni di China Red, invece, non è cresciuto in modo significativo.

Tuttavia, il vantaggio competitivo della Cina è ancora valido: rispetto ad altri Paesi, il periodo di spedizione dalla Cina al Sud-Est asiatico è più breve e il prezzo è ancora vantaggioso.

Nord America: quest'anno il clima è migliore per l'uva, ma si profilano possibili problemi logistici
Le forniture di uva in Nord America si stanno spostando verso la San Joaquin Valley in California.

"Stiamo passando dal raccolto messicano e sembra che la situazione sia in anticipo di circa 10 giorni rispetto all'anno scorso", afferma uno spedizioniere californiano. Egli osserva che la zona ha avuto un clima più normale o leggermente più caldo in questa stagione, il che favorisce una buona produzione. "Le temperature non sono state troppo alte, a differenza del caldo estremo della scorsa estate. Così, grazie alle notti più fresche, le piante possono riposare di notte e poi crescere vigorosamente durante il giorno. Le viti sono molto sane e il raccolto sembra buono".

Il raccolto, di dimensioni più o meno uguali a quelle dell'anno scorso, garantirà un'ampia disponibilità di uva di buona qualità. "Le dimensioni degli acini in questo momento sono più grandi del normale, quindi saremo in grado di fornire ai consumatori una pezzatura costante e un prodotto che riteniamo di ottimo sapore. Il prodotto avrà un elevato contenuto di zuccheri", afferma lo spedizioniere.

Anche a Coachella, in California, la produzione di uva è ancora in corso, ma si sta concludendo rapidamente. "Questa è davvero la settimana di transizione in cui più persone si dedicano alla raccolta dell'uva nella San Joaquin Valley e quasi tutti se ne andranno entro la prossima settimana".

Nel frattempo la coltura sta diventando molto richiesta. "La maggior parte dei rivenditori attende con ansia il raccolto californiano. Sono convinti che otterranno una pezzatura più consistente e un'uva di qualità superiore. Quindi c'è una buona e forte domanda per la stagione", afferma lo spedizioniere, sottolineando che i consumatori continuano a guardare alle nuove varietà di uva che offrono una grande qualità alimentare e grandi acini. Considerata la pressione sui portafogli dei consumatori di questi tempi, questi ultimi saranno anche molto selettivi negli acquisti. "Nel prossimo futuro sarà importante offrire al cliente un valore aggiunto, ovvero una grande qualità a un prezzo ragionevole".

Con una domanda più forte per un raccolto di queste dimensioni, si prevede che i prezzi saranno leggermente più alti in questa stagione.

Tuttavia, oltre a movimentare il raccolto, lo spedizioniere osserva che i porti potrebbero continuare a rappresentare una sfida per l'esportazione di uva in questa stagione. "La California ha recentemente cambiato il modo in cui vengono definiti gli appaltatori indipendenti e crediamo che questo porterà alla riduzione delle spedizioni su strada. Potrebbe essere più difficile lavorare con i porti e spostare il prodotto nei porti. Inoltre, questo farà aumentare i costi di trasporto".

Sud America: "In Cile è stata la migliore stagione in termini di produzione e qualità da molti anni a questa parte, ma la peggiore in termini di logistica e di ritorno al produttore"
I problemi logistici hanno avuto un impatto sui risultati della campagna di esportazione dell'uva da tavola cilena, le cui proiezioni iniziali prevedevano una crescita che lo stesso USDA ha stimato lo scorso dicembre in oltre il 20% rispetto alla stagione precedente, quando le condizioni climatiche avevano ridotto il raccolto cileno.

La mancanza di disponibilità di noli e i ritardi accumulati hanno causato perdite milionarie per il settore nelle spedizioni verso gli Stati Uniti, e hanno persino portato gli esportatori a prendere in considerazione la possibilità di intraprendere azioni legali contro le compagnie di navigazione e il porto di Filadelfia. Il problema non riguarda solo le spedizioni di uva da tavola dal Cile agli Stati Uniti.

"Anche gli arrivi in Europa hanno subito molti ritardi e la frutta è arrivata con problemi di qualità - afferma un importatore spagnolo - Il porto di Rotterdam era congestionato perché con la guerra molte navi dirette a porti russi come San Pietroburgo si sono fermate nei Paesi Bassi e i ritardi dei container hanno raggiunto i 15-20 giorni".

"Purtroppo questi ritardi hanno fatto sì che tutta l'uva arrivasse nello stesso periodo e che solo gli importatori che avevano programmi con i supermercati in Europa potessero venderla. Il resto è stato immesso sul mercato libero, ma il consumo nei mesi più freddi è generalmente inferiore a quello di altri periodi dell'anno, quindi la stagione delle importazioni non è stata affatto facile. Abbiamo anche una crescente pressione da parte dell'offerta di uva dal Perù, che sta producendo molti più frutti; tutta l'uva cilena si è dovuta vendere ad aprile e una parte a maggio, mentre i prodotti dal Perù hanno continuato ad arrivare".

"D'altra parte, i prezzi dei noli, nonostante arrivino con ritardo causando grandi problemi agli importatori, non hanno smesso di aumentare. Nella stagione dell'uva in Perù si sono pagati 7.000 dollari, mentre nella stagione in Cile, che viene subito dopo, sono saliti a 12.000. Il solo trasporto ha comportato un costo tra i 40 e i 50 centesimi per chilogrammo d'uva, a cui va aggiunto il prezzo del prodotto stesso e, dato che è stata difficile da vendere, anche lo stoccaggio in camere fredde per conservare i frutti".

"Direi che in Cile è stata la migliore stagione in termini di produzione e qualità da molti anni a questa parte, ma la peggiore in termini di logistica e di ritorno al produttore", afferma l'importatore.

Australia: le esportazioni di uva da tavola in Vietnam raggiungono livelli record
È la stagione di riposo per l'uva da tavola australiana, dopo una campagna che si è rivelata particolarmente difficile per i coltivatori. Non solo la continua carenza di manodopera ha reso l'intera raccolta più lenta nella maggior parte delle regioni di coltivazione, ma anche il clima ha causato molti problemi alle operazioni di raccolta, alla catena di approvvigionamento e, in alcuni casi, alla qualità.

Un coltivatore della Victoria Nord-occidentale ha dichiarato: "La stagione non si è conclusa come ci si aspettava, in quanto poco prima dell'invaiatura delle uve abbiamo avuto condizioni di umidità e bagnato per circa 10 giorni di fila. Questo ha innescato problemi di ogni tipo, ritardando l'accumulo di zuccheri e bloccando la colorazione dello sviluppo per la maggior parte delle varietà. Inoltre, i lockdown in altri Paesi hanno coinciso con ulteriori ritardi nella logistica e con 1 o 2 settimane di cancellazioni da parte delle navi. Ma la frutta era molto richiesta, grazie ai nostri fedeli consumatori e clienti". Il coltivatore ha aggiunto che alcuni altri colleghi sono rimasti con molti ettari di frutta ancora da raccogliere perché non c'era mercato. La potatura è in corso per l'inizio della prossima stagione in estate.

Tuttavia, una buona notizia per l'industria dell'uva da tavola è che, secondo le statistiche, le esportazioni australiane di uva da tavola in Vietnam hanno raggiunto livelli record nella campagna 2021/22, grazie al miglioramento delle condizioni commerciali e agli sforzi di diversificazione delle esportazioni in corso. Uno studio ha rilevato che tra luglio 2021 e aprile 2022 le esportazioni di uva da tavola in Vietnam sono state valutate a 63 milioni di dollari, con un aumento del 98% rispetto allo stesso periodo della stagione 2020/21, e si prevede che continueranno ad aumentare. Inoltre, la quota del Vietnam sul totale delle esportazioni australiane di uva da tavola è aumentata del 6% nello stesso periodo.