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Focus sul mercato mondiale del mirtillo

La produzione e il consumo di mirtilli continuano ad aumentare a livello globale, nonostante il clima sfavorevole in alcuni Paesi e l'aumento dei costi di produzione registrato in tutto il mondo. La Cina resta il maggior produttore mondiale del piccolo frutto, avendo superato il Nord America nel 2019. In alcune nazioni la carenza di manodopera ha rappresentato un problema, tanto che alcuni coltivatori del Regno Unito hanno iniziato a raccogliere più tardi. In Italia si teme una carenza idrica, mentre in Australia i coltivatori hanno perso il 10% del raccolto a livello nazionale a causa di forti piogge e inondazioni.

Nel frattempo in Sudafrica si è aperto un dibattito sul calo di profitti nella coltivazione dei mirtilli, dopo che il Paese ha avuto una stagione difficile l'anno scorso. Nonostante questi problemi, tuttavia, la domanda di questo popolare piccolo frutto continua a crescere e le prospettive sono complessivamente soddisfacenti per il mercato globale dei mirtilli.

Paesi Bassi: la raccolta è iniziata con cautela; sul mercato anche piccoli frutti di qualità dalla Serbia
La stagione dei mirtilli marocchini è stata qualitativamente buona. "Nelle prime settimane i prezzi sono stati molto alti, ma a partire dalla settimana 15-16 abbiamo assistito a un generoso ribasso delle quotazioni con l'arrivo della stagione spagnola e dei maggiori volumi marocchini. La Spagna ha avuto una stagione lunga, quindi la disponibilità di queste bacche si è protratta più a lungo del previsto. Nel complesso, sono state due finestre che si sono svolte senza problemi", conclude un importatore olandese.

Il Portogallo ha iniziato la stagione dalla settimana 21-22. "La campagna è stata molto difficile per quanto riguarda la qualità. I coltivatori portoghesi si aspettano ancora di ricevere prezzi molto alti come in passato. Purtroppo, dobbiamo constatare che molti produttori portoghesi - fortunatamente non tutti - non sono in grado di garantire qualità e quindi questa non corrisponde ai prezzi richiesti. Inoltre, molti acquirenti se ne accorgono e stanno già spostando la loro attenzione quasi completamente verso la Serbia e le coltivazioni locali".

"Nel frattempo è iniziata anche la stagione dei mirtilli serbi. Al momento da lì arrivano bacche di ottima qualità: sono dure, croccanti e hanno un buon sapore. Il volume che sta iniziando ad arrivare si riflette sul prezzo, che comincia a scendere leggermente. Ciò sta avendo un impatto anche su altri Paesi che stanno cominciando ora. I coltivatori di mirtilli olandesi hanno iniziato a raccogliere con cautela questa settimana, i frutti sulla pianta mostrano buone dimensioni e forma. La preparazione della stagione è stata buona, senza condizioni meteorologiche insolite, quindi dovrebbe essere un'altra bella stagione per i coltivatori di mirtilli olandesi", prevede il commerciante di frutta, che conclude con un avvertimento: "Gli acquirenti devono ancora rendersi conto che la qualità ha un prezzo. Il confronto tra le quotazioni dell'Europa meridionale (a fine stagione, con i magazzini refrigerati vuoti) e i prezzi della raccolta fresca (Serbia, Paesi Bassi, Germania) è ancora eccessivo. Non puntate sul prezzo, ma sulla qualità. Questa ha il suo prezzo, ma causerà meno problemi con l'acquirente/cliente finale".

Belgio: la quota di mirtilli biologici continua a crescere
In Belgio è iniziata la stagione dei mirtilli. "La domanda di prodotto locale è soddisfacente, anche se non tutti vi sono passati. Le vendite però stanno andando bene - dice un commerciante belga - Dopo un po' di ansia dovuta alle gelate inaspettate e alla mancanza di piogge a marzo, la qualità si è rivelata eccellente. Abbiamo già una adeguata produzione e abbiamo iniziato quasi due settimane prima dell'anno scorso. Inoltre, i prezzi sono su un livello giusto, per cui potremo ritenerci soddisfatti se continueranno così per tutta la stagione".

"Per quanto riguarda i mirtilli biologici, abbiamo volumi molto grandi in arrivo - continua - Per noi si tratta di circa il 20% dell'intera produzione e in Belgio la domanda di prodotti biologici continua ad aumentare ogni anno. Inoltre, la qualità è di nuovo soddisfacente ed è per questo che sempre più rivenditori li mettono sui loro scaffali".

Germania: inizia la raccolta nazionale
Attualmente il mercato tedesco dei mirtilli è caratterizzato da diversità e numerose origini: "L'offerta attuale dalla Serbia e dalla Romania sta rapidamente aumentando, mentre gli ultimi lotti spagnoli e i prodotti provenienti dall'Italia e dal Portogallo stanno arrivando sul mercato. Dalla settimana 25 abbiamo potuto accedere anche alle prime merci tedesche da coltivazione in tunnel e, tra pochi giorni, sono attese anche le prime merci coltivate all'aperto della varietà Duke. L'assortimento sarà completato tra circa 2-3 settimane con le prime spedizioni dalla Polonia", spiega un importatore. I prezzi sono leggermente inferiori al livello dello scorso anno, nonostante i costi di produzione continuino ad aumentare.

La principale varietà coltivata in Germania è la Duke. La maggior parte dei volumi entra sul mercato nella prima metà della stagione, mentre la Polonia pressa sempre più il mercato con i suoi volumi nella seconda metà della stagione. Normalmente, il raccolto principale tedesco viene commercializzato fino a metà ottobre. La Germania settentrionale rappresenta ancora il proncipale areale, ma anche alcune regioni meridionali stanno guadagnando terreno. I loro volumi vengono commercializzati principalmente nei mercati all'ingrosso regionali.

Regno Unito: la mancanza di manodopera ritarda la raccolta di una settimana per alcuni coltivatori
In Regno Unito è in corso la raccolta dei mirtilli. Un coltivatore del Kent ha dichiarato che avrebbe potuto iniziare la scorsa settimana, ma ha dovuto posticiparla. "Abbiamo rinviato a causa dei costi e della scarsa disponibilità di manodopera: invece di fare due raccolte abbiamo deciso di aspettare e di farne solo una più grande. Questo non inciderà sulla conservabilità o sulla qualità della frutta, perché raggiungerà direttamente i rivenditori".

Nelle prossime 2-3 settimane i volumi raggiungeranno il picco massimo e la raccolta continuerà con diverse varietà per tutta l'estate, fino ad agosto-settembre.

La domanda è ragionevole, ma i coltivatori in generale sono preoccupati per l'aumento del costo della vita che influisce sulla domanda di piccoli frutti. Mentre le fragole e i lamponi sono considerati un frutto estivo britannico, i mirtilli non lo sono perché tradizionalmente vengono importati per 52 settimane all'anno.

La Polonia e l'Europa meridionale sono in grado di produrre a prezzi molto competitivi e, sebbene il Regno Unito non possa fornire tutto l'anno, durante i mesi estivi ha la possibilità di essere autosufficiente.

Il consumo di mirtilli è ancora in crescita nel Paese, ma per essere più competitivi i coltivatori inglesi dovrebbero passare alla raccolta meccanizzata.

Francia: buone prospettive per i mirtilli francesi
Sul mercato francese sono ancora presenti i mirtilli spagnoli. Si trovano anche bacche di origine francese e la produzione è destinata ad aumentare nelle prossime settimane. La maggior parte dei mirtilli viene ancora confezionata in vaschette da 125 grammi. L'ondata di caldo degli ultimi giorni ha reso necessaria una determinata irrigazione. Nel sud-ovest alcuni coltivatori di mirtilli sono stati colpiti dalle gelate di aprile, che hanno ritardato l'inizio della produzione di circa 3 settimane. Tuttavia, contrariamente alla scorsa stagione, il raccolto sembra adeguato in termini di volume. A livello di qualità, invece, per il momento il prodotto è soddisfacente.

In generale, in Francia il mercato dei mirtilli continua a svilupparsi, con una domanda in costante aumento.

Italia: problema siccità che incombe
Le alte temperature stanno influendo sulla campagna dei mirtilli nel nord d'Italia. Un importante operatore afferma che il prodotto ha un calibro inferiore a quello delle annate precedenti e anche la maturazione, per via del meteo, è più veloce. In più c'è il problema della siccità: le aziende che hanno poca acqua a disposizione corrono il rischio di avere piante in sofferenza. Nel nord ovest dell'Italia la raccolta è al 50%. I prezzi non sono molto elevati in quanto si scontrano con quelli del prodotto spagnolo che sono più concorrenziali. L'operatore italiano esporta in tutta Europa, in primo luogo Gran Bretagna e Svizzera, ma anche Paesi dell'est che sono più facilmente raggiungibili dagli operatori italiani rispetto a quelli spagnoli.

Ogni anno crescono le superfici a mirtillo in Campania. "La raccolta è cominciata da qualche mese - dichiara il direttore di una cooperativa - Siamo fortemente convinti della bontà del mirtillo italiano, per questo ogni anno ne incrementiamo le superfici produttive di qualche ettaro; in questo modo cresciamo non solo in termini di coltivazioni, ma anche in volumi. In quest'ultimo mese, abbiamo avuto qualche problema dovuto all'abbondante disponibilità del prodotto sui mercati, legata soprattutto alla presenza di prodotto concorrente spagnolo, che per qualche tempo ha intasato i mercati. Ora però la situazione è rientrata".

Per i mirtilli della Val Venosta, si prevede un output di circa 30 tonnellate. "Se si pensa che ogni vaschetta contiene 125 grammi di prodotto, si capisce che si tratta di una quantità tutt'altro che piccola", spiegano dall'Associazione delle Cooperative di Produttori Ortofrutticoli della Val Venosta.

Quest'anno sarà il primo banco di prova per le varietà Sekoya grazie alla produzione in Piemonte e in altre regioni italiane, incluso il Sud Italia. Il progetto consiste nel raggiungere in pochi anni una forte produzione in Italia e nel mondo per poter garantire le varietà Sekoya 12 mesi all'anno. Attualmente sono stati messi a dimora circa 15 ettari di Sekoya in Italia, ma si prevede di arrivare a 120 ettari entro il 2027. La disponibilità di prodotto nazionale è prevista da fine marzo a fine ottobre.

Spagna: prezzi dei mirtilli spagnoli in ripresa
Il prezzo dei mirtilli spagnoli ha recuperato significativamente nelle ultime due settimane. Tuttavia, continua a muoversi su livelli bassi a causa dei volumi molto più elevati rispetto alle campagne precedenti. Una volta superato il picco della stagione, i volumi di mirtilli diminuiscono rapidamente per tutto il mese di giugno. Si stima che oltre il 95% del totale previsto dalla campagna sia stato commercializzato e che nella campagna attuale la produzione venduta sia superiore a quella precedente di oltre il 20%. Si stima che nelle prossime campagne l'offerta di Huelva continuerà ad aumentare, così come nel resto dei Paesi produttori mondiali. Gli esperti del settore calcolano, quindi, che i prezzi continueranno ad adeguarsi nelle prossime campagne e che questo potrebbe incoraggiare un maggiore consumo.

Sudafrica: la produzione di mirtilli continua ad aumentare nonostante il calo dei profitti
Le esportazioni di mirtilli sono continuate in maniera sporadica e con piccole quantità, per un totale di 300 tonnellate da febbraio a oggi. Al momento, il Paese sta per entrare nel vivo della stagione principale dei mirtilli con l'inizio della raccolta nelle regioni settentrionali (in Zimbabwe la raccolta dei mirtilli è già in corso).

L'anno scorso il Sudafrica ha esportato 20.000 tonnellate di mirtilli; nella prossima stagione si stimano 25.000 tonnellate di esportazioni, ma potrebbero essere superiori. (La produzione complessiva è stata di 31.500 tonnellate l'anno scorso).

Durante il picco sudafricano, quando i coltivatori del Capo Occidentale immettono i loro frutti sul mercato, c'è una forte concorrenza da parte del Perù che mette sotto pressione i prezzi. Di recente c'è stato un vigoroso dibattito sulla diminuzione dei profitti, dopo una stagione difficile.

Nel 2021 l'industria dei mirtilli ha subito gravi ritardi logistici, infatti la frutta ha impiegato fino a 60 giorni per arrivare in Europa. Le esportazioni sono state inferiori al previsto e il Bureau for Farm and Agricultural Policy ha dichiarato che i prezzi delle esportazioni del 2021 sono stati inferiori del 14% rispetto all'anno precedente, soprattutto a causa dei prezzi più bassi in Europa.

I costi dei fattori di produzione sono un pesante fardello al momento.

L'organizzazione nazionale dei piccoli frutti si è concentrata sulla definizione di dati precisi sul settore: attualmente ci sono 2.826 ettari coltivati a mirtilli in Sudafrica (di cui il 74% nel Capo Occidentale e il 20% nel Limpopo). Nel corso dello sviluppo del settore sono state eliminate le cultivar più marginali, che sono state sostituite con altre. Entro il prossimo anno la superficie coltivata a mirtilli sarà di 3.208 ettari.

A titolo di confronto, il Perù, diretto concorrente del Sudafrica nel settore dei mirtilli, ha oltre 12.000 ettari coltivati a mirtilli.

La Cina supera gli Stati Uniti come maggior produttore globale
Sul mercato cinese, i mirtilli vengono commercializzati da marzo a luglio. La stagione nazionale inizia intorno a marzo. Quest'anno i prezzi delle bacche di inizio stagione si sono aggirati intorno ai 40 euro/kg. A metà aprile, quando sono entrati sul mercato i mirtilli più grandi provenienti dalla provincia dello Yunnan, il prezzo è sceso a 100 yuan/kg (14 euro).

Secondo i dati, nel 2019 la Cina ha superato gli Stati Uniti come maggior produttore di mirtilli al mondo. Nel 2020 le prime cinque regioni di produzione cinese di mirtilli sono state Guizhou, Sichuan, Anhui, Liaoning e Shandong. La produzione nello Yunnan si sta sviluppando rapidamente, in particolare le varietà a maturazione precoce.

La Cina importa mirtilli, principalmente, da Cile e Perù. Negli ultimi anni la produzione e le esportazioni di mirtilli del Perù in Cina sono aumentate vertiginosamente: dal 2010 al 2019 la produzione esportata è passata da quasi zero a circa 63.502 tonnellate. I consumatori cinesi preferiscono la fioritura bianca, caratteristica naturale di alcune varietà di mirtillo.

Nord America: la scarsa disponibilità di mirtilli fa salire i prezzi
Negli Stati Uniti le scorte di mirtilli sono più scarse del solito per questo periodo dell'anno.

Sulla costa occidentale statunitense, questi piccoli frutti saranno estremamente limitati, in parte a causa della tempistica dell'accordo sui mirtilli della California. "Il programma della California è iniziato un po' prima del solito e sta finendo un po' prima del solito. Il clima è stato favorevole per la coltivazione, lo stato ha prodotto molti frutti e ci sono state molte promozioni - dice uno spedizioniere - Di solito, la California arriva fino a giugno e poi in questo periodo si passa all'Oregon, ma non sta accadendo".

Se la tempistica della produzione californiana è una delle ragioni per cui le scorte sono più limitate, l'impatto maggiore sul mercato è il ritardo dei mirtilli del Pacifico nord-occidentale provenienti da Oregon, Washington e Columbia Britannica. "Il Pacifico nord-occidentale ha avuto una primavera molto fresca e tutte le produzioni in quelle regioni sono un po' in ritardo - dice lo spedizioniere - Quindi i volumi sono più limitati e probabilmente le cose resteranno così fino alla prima o seconda settimana di luglio. Poi torneremo alla normale curva di produzione che vediamo nel Pacifico nord-occidentale. Prevediamo che entro la metà di luglio ci saranno volumi di mirtilli abbondanti e promuovibili".

Nel frattempo, sulla costa orientale è in corso la raccolta dei mirtilli del New Jersey e l'esperto afferma che la produzione è normale. "Fa abbastanza caldo in questo momento sulla costa orientale e in tutto il Midwest. La produzione si sposta dal New Jersey al Michigan e si dovrà vedere come si svilupperà il raccolto del Michigan. Soprattutto con l'umidità e il caldo degli ultimi giorni".

Si prevede che la domanda continuerà a essere solida per i mirtilli. "Alcuni rivenditori hanno collaborato con noi con promozioni e iniziative diverse per mantenere la movimentazione dei frutti. Abbiamo in programma una serie di promozioni anche per luglio e agosto - spiega lo spedizioniere - Prevediamo che la domanda di mirtilli continuerà ad aumentare e l'offerta estiva di mirtilli non fa eccezione".

Tuttavia, la forte domanda e i volumi ridotti influenzeranno la quantità di produzione disponibile per il fine settimana del 1° luglio tra il Canada Day e la festa del 4 luglio negli Stati Uniti, una festività tipicamente associata ai piccoli frutti. Luglio è anche il mese nazionale del mirtillo.

Nel complesso, questo mercato più breve sta mantenendo i prezzi alti al momento, e lo spedizioniere prevede che rimarranno tali per le prossime tre o quattro settimane. "Tuttavia, prevediamo che si tornerà ai livelli storici man mano che supereremo il mese di luglio e normalizzeremo i volumi provenienti sia dal Pacifico nord-occidentale, nella parte finale di luglio e ad agosto".

Australia: riduzione del 10% del raccolto a causa del clima avverso
È stato un inizio difficile per l'industria australiana dei mirtilli, con forti temporali e inondazioni che hanno avuto un effetto significativo sui coltivatori della parte settentrionale del Nuovo Galles del Sud, che produce circa il 75% della fornitura nazionale. Un ente del settore ha stimato una riduzione della produzione di circa il 10% per l'intero settore. Inoltre, l'ente di settore sta incrementando la campagna commerciale nazionale, dopo che gli effetti della pandemia hanno portato a una riduzione dei consumi del 2%, in quanto gli acquirenti hanno cambiato le loro abitudini acquistando online o facendo meno visite ai negozi al dettaglio. Anche in Australia si sta lavorando per migliorare le opportunità di esportazione e l'accesso al mercato, rafforzando i protocolli per la mosca della frutta.

Le suddette condizioni climatiche, registrate all'inizio di quest'anno, potrebbero influire sulla recente crescita annuale dell'industria australiana dei mirtilli. Secondo gli ultimi dati, nell'anno conclusosi a giugno 2021 sono state prodotte 23.452 tonnellate, per un valore di 411 milioni di dollari. Si tratta di un aumento del 13% in termini di volume e del 6% in termini di valore, che segue un aumento del 9% in termini di volume e del 15% in termini di valore nell'anno finanziario conclusosi a giugno 2020.