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Matteo Pieri presidente di Aproccc

Ciliegie: le Corniole romagnole cercano di farsi strada

I prezzi delle ciliegie sono ancora in una fase di stanca. Il prodotto è abbondante in tutta Italia e specialmente in Puglia, che è la regione con le maggiori superfici, e anche il mercato romagnolo ne risente.

"Vi è tanto prodotto in commercio - spiega Matteo Pieri, presidente di Aproccc, l'Associazione dei produttori di ciliegie delle colline cesenati - e questo deprime le quotazioni. E' una brutta situazione, in quanto i costi di produzione sono alti, e quest'anno ancora di più; invece i prezzi si sono abbassati".

Matteo Pieri presidente Aproccc

Nel cesenate è iniziata la raccolta della varietà Corniola, tipica del territorio. Non siamo ancora nel pieno della produzione, ma in diverse zone, più precoci, sono già iniziati gli stacchi da qualche giorno. Al Mercato di Cesena, i prezzi ultimi rilevati hanno oscillato fra 2,50 e 4,50 euro/kg, con una media attorno a 4 euro/kg.

"Anche se i prezzi non sono molto elevati - precisa Pieri - la Corniola riesce a distinguersi per sapore e croccantezza della polpa, perciò è più ricercata rispetto ad altre varietà. Si può dire che è la ciliegia tipica delle colline cesenati. La qualità è buona, non vi sono problemi da parte dell'insetto Drosophila, anche se le alte temperature hanno causato una concentrazione nell'epoca di maturazione".

Un altro fattore che incide sui prezzi è il calibro. "Dal calibro 28 in su, le cose vanno un po' meglio. Invece, le ciliegie più piccole neppure conviene raccoglierle, nonostante siano buone di sapore. Purtroppo a livello nazionale vi è un'altissima produzione, il mercato non riesce ad assorbirla tutta e le quotazioni scendono".

Sulla base di un'accurata ricerca storico-documentale, il Crea (all'epoca CRA-FRF) ha identificato un pool di vecchie varietà, in alcuni casi dotate di caratteristiche agronomiche e pomologiche ancora d'interesse per il breeding. Tra queste, particolarmente pregiata è "Corniola", nota anche con il sinonimo di Cornetta.

Sulla storicità di questa varietà non esistono dubbi: i suoi frutti vengono ritratti, simili nella forma agli attuali, negli splendidi acquarelli del Majoli, religioso appassionato di botanica vissuto a cavallo tra il '700 e l'800. Come suggerito anche dal nome, i frutti di Corniola presentano una peculiare forma appuntita e allungata, schiacciata alla sutura; ciò che li rende particolarmente apprezzati dal mercato sono la polpa croccante, zuccherina, molto aromatica. 

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