Ritornano a salire i prezzi dei carburanti e, quindi, anche quelli del gasolio agricolo, che in questi giorni è arrivato a superare 1,40 euro al litro. Quotazioni altalenanti, che si registrano già da alcuni mesi e che stanno generando disagi e difficoltà a famiglie e imprese.
Un agrumicoltore di Massafra, Domenico Maraglino, ci spiega: "Il trattore, per noi agricoltori, è spesso la nostra prima auto, ma i prezzi attuali sono proibitivi. Ieri (si legga 8 giugno 2022, ndr) ho pagato il gasolio agricolo 1,42 €/l. Mai raggiunto un prezzo così alto in 40 anni di lavoro, tanto che ho deciso di riempire solo qualche tanica, con le quantità necessarie per determinate operazioni colturali. Con questi prezzi stellari non è più pensabile fare grandi scorte di carburante, non solo per la scarsa liquidità disponibile delle aziende, ma anche perché ci si augura sempre che i prezzi possano abbassarsi da un giorno all'altro, trovandosi così con la cisterna piena e il portafoglio vuoto".
"Tutto questo, però, va a scapito di noi produttori. Siamo costretti a rivalutare le classiche operazioni colturali e scegliere quali attività agrarie eliminare per contenere un po' i costi di produzione, malgrado queste scelte possano comunque comportare una riduzione della qualità e/o quantità dei frutti. Si preferisce ridurre le lavorazioni del suolo, come le arature superficiali, generando così un terreno coperto da erbe infestanti. Si valuta anche di diminuire gli interventi di nutrizione e difesa. Dobbiamo necessariamente abbattere le spese".
"Un anno fa pagavamo il gasolio agricolo non oltre i 0,65-0,70 €/l, prezzi che non credo potremo rivedere molto presto, soprattutto se il conflitto in Ucraina si prolungherà anche dopo la stagione estiva".