"La domanda è appropriata, l'offerta è elevata e i coltivatori sono un po' ansiosi". Così Tjerk Nagel, dell'azienda olandese Konaxx Onions, riassume la situazione del mercato delle cipolle. "Non dobbiamo sopravvalutare la domanda, ma alcune cipolle vengono indirizzate in Europa, in Africa e persino in Ucraina. Tutti questi elementi creano una richiesta discreta".
"Tuttavia, l'offerta è ampia e ci saranno sicuramente cipolle in eccesso per questa stagione - continua Tjerk - Ciò sta causando un calo dei prezzi all'origine. Le quotazioni di mercato sono diminuite. Attualmente il prodotto migliore viene acquistato al produttore a circa 0,15 euro. Temo che molti coltivatori abbiano preso un po' troppo sul serio le informazioni contenute nei forum sulle cipolle. È un peccato, perché, a mio parere, l'offerta di informazioni troppo spesso crea un cuneo tra il commercio e i produttori. A volte dico, scherzando, che la maggior confusione può essere causata dal dire la verità".
"Come settore cerchiamo di ottenere il massimo rendimento dal raccolto di cipolle, ma mi sembra che non sempre tutte le parti si impegnino al 100% in questo senso. In termini commerciali, vogliamo dare ai coltivatori un buon prezzo, ma anche la continuità è importante e dobbiamo rimanere competitivi. A volte temo che ci stiamo facendo male da soli con questo modo capriccioso di lavorare nel nostro settore".
"Fortunatamente, in questa stagione la Polonia ha nuovamente importato volumi abbondanti, altrimenti sarebbe stato un disastro", afferma il trasformatore di cipolle. Eppure non vuole definirlo un anno negativo. "Se si dividono i periodi in cinque anni dopo la seconda guerra mondiale, c'è sempre un anno di punta, due anni in cui bisogna stare attenti ai guadagni, un anno negativo e uno sorprendente. Quest'anno bisognava essere al top".
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Tjerk Nagel
Konaxx Onions
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