In un negozio di quartiere situato a Milano, un chilo di ciliegie viene venduto a 18 euro. Prezzi decuplicati rispetto all'origine, e che hanno suscitato diverse polemiche sui social (e non solo).
Abbiamo voluto fare chiarezza con l'aiuto di Nicola Giuliano, manager della ditta Giuliano Puglia Fruit di Rutigliano (Bari), organizzazione specializzata nella vendite di ciliegie in Italia e all'estero.
"Come al solito - commenta l'imprenditore - a campagna cerasicola avviata, si creano polemiche inutili sui prezzi di vendita di questi frutti tanto attesi. Controversie che spesso hanno conseguenze negative sui consumi, nel periodo in cui invece bisogna incentivare l'acquisto".
"Non mi meraviglierebbe trovare dei prezzi elevati in un minimarket o in una piccola bottega localizzata in prossimità del Duomo di Milano, del Palazzo degli Uffizi a Firenze, in piazza San Marco a Venezia o in qualsivoglia luogo storico e/o turistico delle nostre città italiane".
"Bisogna prendere come riferimento le vendite e le quotazioni attuali nella Gdo, canale dove ogni anno vengono vendute tonnellate di ciliegie provenienti dai principali areali produttivi italiani, non certo quelle nelle piccole botteghe dei centri urbani. Però, il riflesso di queste polemiche non è positivo per l'intera filiera. Se comunico al consumatore che sulle ciliegie si sta verificando una speculazione (non vera), si rischia inutile indignazione, con persone che per protesta decidono di non acquistare più ciliegie. Rischiamo così di compromettere i consumi, in un periodo tra l'altro non proprio vivace per l'economia italiana".
"Siamo nel clou della raccolta della ciliegia Ferrovia, fiore all'occhiello della campagna pugliese. Frutti pagati al produttore circa 2 euro/kg, ma le cui quotazioni tendono ad aumentare in fase di lavorazione, perché buona parte del prodotto conferito è sotto calibro. Le ciliegie pugliesi giungono nei supermercati tra i 5,00 e i 6,00 €/kg, senza considerare le possibili offerte che alcune insegne potrebbero adottare. Un andamento commerciale corretto, dunque, che non sta penalizzando nessuno".