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Alain Cottebrune (La Verdura), produttore di asparagi:

"Le vendite dirette aiutano a valorizzare l'intera produzione"

Alain Cottebrune produce asparagi nella valle della Saire, in Normandia (Francia). Oggi la vendita diretta dei prodotti agricoli è molto diffusa ma, quando Alain Cottebrune ha avviato il suo primo negozio nel 1992, è stato uno dei precursori.

"Penso che la vendita diretta ci permetta di avere un contatto con i clienti, cosa fondamentale nella nostra professione. Quando lavoriamo solo con le cooperative, i feedback che riceviamo sono solitamente negativi e riguardano la qualità del prodotto. In caso invece di apprezzamento, non ci arriva alcun riscontro. Ma il feedback positivo è essenziale e molto motivante per noi che cerchiamo tutto l'anno di produrre verdure di qualità per soddisfare i nostri consumatori".

Alain Cottebrune

Vendita diretta per valorizzare l'intera produzione
Un altro vantaggio importante della vendita diretta è che consente all'agricoltore di valorizzare tutta la sua produzione. "Da quando ho iniziato a vendere esclusivamente tramite vendita diretta, non butto più nulla. Riesco a vendere tutte le categorie. Anche i prodotti con difetti sono facilmente vendibili a prezzi promozionali. Stavo malissimo quando dovevo buttare via tonnellate di verdure. Oggi tutto viene venduto e valorizzato, come dovrebbe essere".

Negozio ben posizionato
Oggi Alain Cottebrune vende le sue verdure in un negozio che si trova a 7 km dalla sua azienda, di fronte a un supermercato, all'ingresso del villaggio turistico di Saint-Vaast-la-Hougue. "All'inizio vendevo le mie verdure in un capanno di legno, a 100 metri dalla strada principale. Ma era addirittura troppo lontano. Ci sono tre criteri da tenere a mente quando si apre un'attività: posizione, posizione e posizione. Quindici anni fa mi sono trasferito in un edificio all'ingresso del paese, davanti a un supermercato, e questo trasloco ha dato i suoi frutti. La zona è meno popolata in inverno, quindi ho iniziato a vendere le mie verdure anche su Internet. In quel periodo, inviavo un'email con una lista dei prodotti che avevo a disposizione presso i punti di ritiro in tutta la regione del Cotentin".

Sì alla vendita diretta, ma non in azienda
Alain Cottebrune è convinto dei vantaggi della vendita diretta, ma non ha mai voluto commercializzare i suoi prodotti direttamente in azienda. "Sapevo molto bene di non potercela fare. L’azienda è dove produco. La vendita richiede tempo, che a volte è difficile da trovare quando sei in azienda, mentre i clienti che arrivano qui di solito hanno molto tempo. Per me era essenziale separare la produzione dal commercio, poiché entrambe le attività richiedono molto tempo. Al momento, abbiamo sette persone che lavorano a tempo pieno nel negozio, il che mi permette di dedicarmi completamente alla mia produzione".

Alain Cottebrune ha deciso di separare le due attività, ma accoglie regolarmente clienti e scolaresche nella sua azienda per presentare la sua produzione. "Organizzo sempre delle visite in estate, in modo che le persone interessate possano venire a vedere come lavoro".

Una produzione del tutto biologica
Alain Cottebrune coltiva 40 ettari di asparagi bianchi e, negli ultimi anni, ha incrementato anche la produzione di asparagi verdi. L'azienda agricola ha ottenuto da tre anni la certificazione biologica, in linea con la filosofia aziendale. "Ho sempre prodotto in modo sostenibile e con un utilizzo minimo di input, pertanto non ho avuto bisogno di grandi interventi per soddisfare i requisiti del disciplinare biologico, e questo mi ha permesso di valorizzare ulteriormente la mia produzione".

Beneficiando di un clima temperato, la stagione degli asparagi inizia relativamente tardi per Alain Cottebrune. "Attualmente siamo a metà stagione. Da noi non inizia mai molto presto, perché qui le temperature non salgono molto velocemente. Ecco perché ho acquistato anche una serra di 2.000 metri quadrati. I nostri campi si trovano lungo la costa, ma tale posizione non pregiudica affatto la crescita degli asparagi. Al contrario, è una delle rare colture in grado di sopportare acqua moderatamente salata".

Per maggiori informazioni:
Alain Cottebrune
La Verdura
alain@laverdura.fr

Data di pubblicazione: