Il 2021 è stato un anno molto favorevole, per la cooperativa sementiera CAC, con sede a Cesena. Domenica 8 maggio 2022 l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio: 43,5 milioni di euro di fatturato, 1,4 milioni di euro di utile, 26 milioni di euro di liquidazione agli agricoltori soci.
Un momento dell'assemblea dell'8 maggio 2022
“L’andamento stagionale irregolare è ormai l’unica certezza - ha spiegato il presidente di CAC Giovanni Piersanti - e il 2021 non è stato da meno, con una campagna fra le più siccitose da gennaio a luglio. Nonostante qualche difficoltà per le colture standard seminate in ritardo e senza supporto di irrigazione, le colture biennali e irrigue ne hanno beneficiato".
Buoni i risultati di cipolla, bunching onion, cucurbitacee e cicorie, cavoli e brassiche. Per quanto riguarda la barbabietola da zucchero, il 2021 è stato il primo anno di gestione della moltiplicazione per un cliente di livello mondiale, con risultati ottimi. Quasi tutte le colture standard hanno avuto rese in linea o superiori alle medie. Le uniche produzioni con basse performance sono state il pisello, che ha fortemente risentito della siccità primaverile, e il coriandolo.
Per il terzo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, centinaia di Soci hanno discusso e approvato il bilancio in diretta streaming, suddivisi su più sedi distribuite in sei diverse province (Forlì-Cesena, Ravenna, Perugia, Ancona, Fermo e Campobasso).
La Cooperativa Agricola Cesenate - una delle principali realtà internazionali della moltiplicazione sementiera, costituita nel lontano 1948 - associa oggi circa 2.000 imprenditori agricoli, distribuiti su sette regioni italiane ed è riconosciuta come prima Organizzazione di Produttori Interregionale. L’attività economica di C.A.C. è fortemente orientata all’esportazione in Europa ed Estremo Oriente, in cui realizza il 75% del fatturato.
Il valore della produzione, comprensivo dell’attività OP, è stata pari a 43,5 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2020) e consente una liquidazione ai Soci di circa 26 milioni di euro. Il premio qualità riconosciuto agli agricoltori sfiora i 3 milioni di euro, una cifra mai raggiunta.
Il 2021 è stato un anno di grandi cambiamenti per CAC con la nomina di una nuova direzione. "Il nuovo gruppo dirigente - spiega Andrea Maltoni, coordinatore della direzione - è costituito da responsabili preparati e con una lunga storia all’interno della Cooperativa, segnale di quanto sia fondamentale valorizzare e far crescere le professionalità interne".
La responsabile della programmazione e controllo di gestione Tania Buda ha invece presentato un bilancio previsionale per il 2022. Pur nel complessivo e molto importante aumento degli ettari coltivati dai soci agricoltori (+27,1%) e dei quintali netti previsti (+35,1%), si prevede un leggero calo dell’utile, dovuto anche al forte aumento dei costi delle materie prime.
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