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Focus mondiale su Fruit Logistica

Da martedì 5 a giovedì 7 aprile 2022, Fruit Logistica si è tenuta ancora una volta a Berlino. Di nuovo, dopo due anni di pandemia, il settore ortofrutticolo ha viaggiato da tutto il mondo per riunirsi in presenza. FreshPlaza era di nuovo presente con la sua redazione internazionale (Paesi Bassi, Francia, Italia, Spagna, Cina, Germania e Paesi di lingua inglese). Tutto sommato, sia gli espositori che i visitatori sono stati visibilmente contenti di poter scambiare idee, faccia a faccia. Nonostante molti abbiano notato che c'erano meno espositori e visitatori rispetto ai tempi di pre-Covid, questo non ha smorzato l'atmosfera. Si è discusso molto, tra le altre cose, dell'incertezza in vista dei continui colli di bottiglia nella fornitura e dei lunghi tempi di consegna, così come delle conseguenze della pandemia e dei costi in vertiginosa crescita sul mercato.

Alcuni padiglioni brulicavano di gente, chef e degustazioni e dimostrazioni di prodotti. I cocktail party sono stati apprezzati da tutti, dimostrando di essere un grande successo che ha attirato folla e interesse. Gli stand sono risultati pratici e funzionali. Rilevante la presenza di molti più codici QR al posto dei biglietti da visita. L'ortofrutta è stata esposta nella maggior parte dei padiglioni e disponibile per la degustazione. I frutti esotici provenienti dai Paesi dell'America Latina erano semplicemente fantastici da vedere e gustare.

Alla fine di ogni giornata gli smartwatch segnavano oltre 10.000 passi, con molti visitatori che hanno confrontato chi ne avesse fatti di più. Tra questi c'erano anche i nostri redattori, che condividono una ripartizione delle esperienze a Fruit Logistica 2022 per Paese, qui di seguito. Buona lettura!

Paesi Bassi: atmosfera rilassata in fiera
Dopo un'assenza di due anni e due mesi, la fiera Fruit Logistica è tornata: 225 aziende dei Paesi Bassi vi hanno partecipato. Nei "padiglioni olandesi" 3.2 e 1.2, si è notato in particolare che gli importatori di frutta e le cooperative ortofrutticole erano assenti quest'anno. I fornitori (orticoli) erano ben rappresentati. Dopo un inizio tranquillo, le giornate di mercoledì e giovedì non hanno fatto registrare il pienone, ma in alcuni momenti la fiera è stata piacevolmente affollata. Inoltre, molti espositori hanno indicato che la qualità dei visitatori era superiore a quella degli anni precedenti. Il minor numero ha anche creato un ambiente più rilassato. Il tempo in cui molte innovazioni vengono presentate in fiera è finito e con questo periodo di costi elevati e sfide logistiche, tutti sembrano felici di averlo superato. Tra i coltivatori di ortaggi in serra, gli alti prezzi del gas sono sulla bocca di tutti, gli importatori sono pieni di sfide logistiche e molti frutticoltori europei stanno facendo un bilancio dei danni da gelo della scorsa settimana.

Belgio: novità nonostante il mercato frenetico e le preoccupazioni per il gelo
Tra i frutticoltori belgi, gran parte dell'attenzione è stata concentrata sull'inaspettato gelo della scorsa settimana. Il presidente della Belgian Fruit Auction (BFV), Ludo Lousbergh, ha spiegato che la gelata potrebbe avere conseguenze sul raccolto di pere. Molti frutticoltori hanno avuto giorni di ansia in vista di Fruit Logistica. Tuttavia, il presidente afferma che una gran parte delle pere può ancora essere salvata. Forse i volumi diminuiranno un po', ma questo non deve causare immediatamente il panico, secondo lui. A causa dell'eccesso di offerta di pere sul mercato, un raccolto più limitato potrebbe persino essere vantaggioso per i prezzi. Per le mele, resta da vedere quali saranno i danni.

Oltre a queste notizie, le aziende hanno attirato l'attenzione soprattutto sulla loro gamma di prodotti e sulle novità. Per esempio, Coöperatie Hoogstraten e BelOrta hanno presentato le loro nuove linee di imballaggio. Hoogstraten ha anche introdotto una nuova fragola 'bianca', chiamata Summer Whites, e BelOrta ha parlato della sua etichetta 'Terra', con la quale vuole aiutare i coltivatori durante la transizione dalla coltivazione convenzionale a quella biologica, che può richiedere parecchio tempo. Bel'Export ha anche presentato la nuova pera rossa e Devos Group ha portato all'attenzione dei visitatori la Rubis Gold. Nonostante un mercato frenetico e un periodo più tardivo della stagione, molti hanno fatto del loro meglio per introdurre i nuovi prodotti al pubblico. Tuttavia, c'è ancora molta incertezza.

Germania: conversazioni esuberanti, stato d'animo moderato
Dopo due anni, la principale fiera mondiale di frutta e verdura ha aperto nuovamente le sue porte a Berlino. Circa 2.000 espositori di oltre cento Paesi hanno potuto presentare i loro prodotti quasi come prima. Poiché le misure anti-Covid a Berlino sono state allentate, espositori e visitatori hanno potuto incontrare nuovi e vecchi volti. L'umore tra i presenti è stato per lo più buono, anche se piuttosto sommesso, dato che alcune aziende produttrici di lingua tedesca avevano cancellato la loro partecipazione. Ma anche la mancanza di molti espositori stranieri, come Cina e Russia, è risultata evidente.  

La sostenibilità ha continuato a essere l'argomento dominante, come hanno dimostrato le presentazioni di vari concept di packaging e marketing.

Regno Unito: visitatori di qualità, nonostante l'assenza di alcune grandi aziende
Quest'anno la maggior parte delle aziende britanniche si è riunita nel padiglione 8.2, alcune in una fila di stand organizzati dalla CHA. Nella stessa Hall c'era un certo numero di altre aziende inglese con i propri stand. Mancavano alcuni grandi nomi, ma erano presenti anche alcune nuove aziende. Oltre al padiglione 8.2, c'era un buon numero di imprese in tutta l'area espositiva. Gli espositori sembravano tutti molto soddisfatti della qualità dei visitatori, i numeri possono essere stati inferiori, ma gli affari non sono mancati.

Francia: incontri soddisfacenti, nonostante la minore affluenza
Nonostante un'affluenza inferiore a quella che si vedeva di solito prima della pandemia, con 75 espositori nel padiglione francese e una prima mattina piuttosto calma, i risultati di questa edizione di Fruit Logistica sono piuttosto positivi. Con maggior tempo per parlare, le discussioni sono state di altissima qualità. Molti hanno presentato i loro nuovi imballaggi che soddisfano i requisiti della legge AGEC. Per quanto riguarda le drupacee e le mele, regnava la preoccupazione per i danni del gelo che attualmente imperversa nei frutteti francesi. Alcuni partecipanti non hanno potuto essere presenti alla fine, perché a fianco delle loro squadre per proteggere i frutteti dalle temperature calanti. Nel complesso, tutti erano felici di ritrovarsi e soddisfatti di questa edizione meno affollata, ma di qualità. 

Italia: un segnale di ripartenza che dà speranza, nonostante la minore affluenza
Parlando con svariate decine di espositori abbiamo raccolto commenti molto diversi, anche se il denominatore comune è stato uno: "La seconda giornata è stata migliore di quella iniziale, ma ben lontani da una situazione di affluenza piena e da tutto il mondo. Almeno, però, è arrivato un segnale di ripartenza che dà speranza".

Alcuni padiglioni sono rimasti particolarmente penalizzati, specie quelli dei piani inferiori e lontani dai flussi degli ingressi. Le due hall con la maggior parte degli italiani, tutto sommato hanno registrato (almeno a occhio) una discreta presenza, mercoledì. Di certo, qui i visitatori stranieri sono stati una minoranza, se non nel caso di incontri organizzati.

"La fiera per noi non è andata male, in questi due giorni - commenta Massimo Ceradini di KingFruit - in quanto avevamo prefissato una serie di incontri. Poi è passato anche qualche nuovo contatto".
Sulla stessa lunghezza d'onda Matteo Mazzoni di Mazzoni Group: "Avevamo concordato numerosi appuntamenti con clienti di diverse nazioni e sono andati tutti a buon fine. Credo che lo scopo delle fiere sia principalmente questo: vale a dire incontrarsi e consolidare rapporti esistenti. Poi ben vengano tutti i nuovi contatti".

"Beh, le cose sono andate un po' meglio di ieri, ma non di molto - afferma l'espositore Federico Ponti - Tuttavia sarebbe stato difficile fare peggio della giornata iniziale".

Per altri, il secondo giorno di Fruit Logistica ha recuperato la prima giornata che aveva avuto, secondo espositori della hall 4.2, un andamento rallentato. Certo non tutti avevano avuto la stessa percezione, ma il vuoto degli spazi lasciati dai tanti espositori assenti ha amplificato questa impressione.

"Nella giornata centrale non ci siamo fermati un attimo - ha detto un orticoltore siciliano - Sono state parecchie le visite che abbiamo ricevuto presso il padiglione Sicilia e ciò ci ha rincuorati, dopo che il primo giorno era stato un po' deludente. Tantissimi i contatti con le aziende straniere, del nord Europa, ma anche dal Medio Oriente".

Molte imprese che, nell'incertezza, non sono riuscite a confermare uno stand quest'anno, non hanno però fatto mancare la loro presenza da visitatori, appoggiandosi a quelli presenti.

Spagna: elevata presenza, nonostante la mancanza di grandi aziende
Una quantità significativa di aziende spagnole non ha esposto quest'anno, tra cui grandi realtà come Citri&Co, SanLucar, Cultivar, CMR, Eurobanan o Trops.

Uno degli argomenti principali tra gli spagnoli è stata la recente gelata nelle zone di coltivazione delle drupacee e delle pomacee del nord, che influenzerà notevolmente la pianificazione della nuova stagione. Nel frattempo, le piogge stanno rendendo complicato procedere con la campagna agrumicola, che è stata particolarmente complicata quest'anno. Il tempo sta influenzando anche l'offerta di piccoli frutti e verdure, i cui prezzi sono molto interessanti quest'anno per i coltivatori di Almeria.

I costi elevati e gli scioperi sono una delle principali preoccupazioni per i produttori e i confezionatori spagnoli.

Nonostante tutto ciò, la Spagna è ancora una volta tra i primi 3 Paesi per presenze. Non è mancata la più grande cooperativa Anecoop, che ha celebrato il 30° anniversario delle angurie Bouquet Seedless.

L'unica azienda spagnola nominata per i premi dell'innovazione è stata la cooperativa La Palma, per il suo pomodoro Amela, vincitrice del FLIA. Questa varietà di pomodoro, coltivata a Granada e proveniente dal Giappone, era in competizione con altre proposte innovative, come un cavolfiore Romanesco arancione, ricco di beta-carotene, robot volanti per la raccolta della frutta, piante di piselli verticali, lattuga 100% rosso intenso o imballaggi per insalate fatti con plastica proveniente dal mare.

Serbia: gli espositori cercano mercati alternativi per le vendite in Russia 
Alcuni espositori serbi sono rimasti un po' delusi dal loro posizionamento nell'area fieristica, poiché era molto vicino al guardaroba nel padiglione 2.1. Il passaggio di gente non è certo mancato. Per la maggior parte degli espositori, l'obiettivo era quello di trovare nuovi mercati in Europa, dato che esportare in Russia è diventato più difficile per loro. 

Egitto: gli esportatori trovano nuovi contatti per l'alternativa russa
Poiché la stagione degli agrumi è finita e il Ramadan è cominciato all'inizio di aprile, c'erano meno stand egiziani rispetto alle edizioni precedenti. Gli espositori presenti hanno dichiarato di essere molto contenti di poter incontrare i loro clienti dopo due lunghi anni di pandemia. Alcuni esportatori hanno detto di essere alla ricerca di mercati alternativi alla Russia, e sono riusciti a trovare nuovi contatti durante la loro permanenza a Fruit Logistica.

Grecia: focus su kiwi, angurie, uva, patate e mais dolce
Gli espositori greci nel padiglione 2.1 annoveravano molti commercianti di kiwi, dato che la stagione del frutto volge al termine. Stand grandi si sono combinati a molti stand più piccoli, con una gamma variegata di ortofrutta da esportare, come angurie, uva, patate e mais dolce. I commercianti sono stati molto felici di incontrare sia i clienti esistenti che i nuovi potenziali, dopo due anni di siccità.  

Turchia: un fresco restyling degli stand
Gli stand della Turchia sembravano abbastanza moderni con un bel blu che copriva la maggior parte del padiglione 1.1. I commercianti turchi sono stati concentrati sulla prossima stagione delle ciliegie e dei fichi, ma non è mancato il focus su piccoli frutti, agrumi e mele. La giornata del mercoledì è sembrata molto più affollata del martedì.

Israele: innovazioni tecnologiche in mostra
Se molte aziende hanno riferito che la fiera è stata un po' più lenta, hanno però avuto l'opportunità di incontrare vecchi e nuovi clienti. Sono state esposte anche diverse innovazioni tecnologiche, con visitatori desiderosi di scattare foto e video di dimostrazioni di raccoglitori robotici per la raccolta delle mele.

Sudafrica: le incertezze sui viaggi non sono stato un ostacolo
Il padiglione del Sudafrica è stato un po' diverso quest'anno, poiché l'organizzazione è stata un po' all'ultimo minuto a causa del cambio di data e delle incertezze di viaggio. Per la prima volta è stato finanziato e organizzato dal settore: era un po' più piccolo del normale, ma altrettanto frequentato. Un membro dell'industria ha detto che le organizzazioni del settore sono intervenute perché non essere a Fruit Logistica sarebbe stato un disastro per loro.

Cina: il tradizionale gran numero di partecipanti manca a causa del lockdown da Covid-19
A causa dell'esplosione del Covid-19 in Cina e dei successivi lockdown e divieti di viaggio, nessun partecipante cinese ha partecipato a Fruit Logistica di quest'anno.

Di solito, una serie abbastanza grande di prodotti tradizionali cinesi tra cui zenzero, aglio e cipolla partecipava alla fiera, oltre ai fornitori di tecnologia e ai fornitori di servizi IoT. Negli ultimi anni, erano cresciuti anche gli importatori cinesi e le società commerciali presenti.

La politica "Covid-Zero" della Cina ha reso i viaggi internazionali da e verso il Paese difficili o praticamente impossibili. Con i recenti sviluppi dell'epidemia in grandi città come Shanghai e Shenzhen, è impossibile prevedere quando questa situazione si attenuerà. Gli esportatori cinesi devono affrontare alti prezzi di trasporto e ritardi nei tempi di spedizione quando forniscono i mercati globali.

Sud-est asiatico e Asia orientale: numero inferiore di partecipanti
Hanno esposto poche aziende di Paesi come il Giappone, la Corea del Sud, la Thailandia e Taiwan. Non paragonabile agli anni precedenti. Anche i visitatori commerciali provenienti da questa regione sono stati significativamente inferiori.

Nord America: esperienza positiva
Le aziende e le associazioni statunitensi del Texas hanno riferito di aver avuto un primo giorno molto buono e pieno di impegni, soprattutto con molti visitatori e clienti. I cocktail offerti dalle aziende e le dimostrazioni degli chef sono state particolarmente apprezzate dai visitatori.

Messico: forte interesse
Le aziende hanno avuto una fiera molto impegnativa, con grande interesse mostrato verso prodotti come avocado, ananas e frutta esotica, soprattutto in Europa. Il padiglione messicano era pieno di gente che si incontrava, assaggiava prodotti, sorrideva e stringeva mani.

Ecuador: l'effetto negativo dell'invasione russa smorza l'umore
L'atmosfera nel padiglione ecuadoriano era mista. Entusiasmo per essere di nuovo a Fruit Logistica e di poter viaggiare in Europa. Allo stesso tempo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la seguente sospensione delle esportazioni verso la Russia ha colpito il commercio dell'Ecuador in modo significativo. Il Paese è un grande produttore di banane e di altri frutti tropicali, di cui una gran parte veniva inviata ai mercati russi.

A detta degli espositori un certo numero di coltivatori e spedizionieri ecuadoriani sono falliti nelle ultime settimane, o stanno affrontando la bancarotta. Poiché l'Ecuador esporta quantità significative di banane, non sarà facile trovare dei mercati alternativi, sempre che sia possibile trovarli. Una serie di aziende sta commercializzando banane biologiche.

Qualche nuova opportunità all'orizzonte con l'apertura della Cina per il dragon fruit giallo ecuadoriano, o pitaya. Le prime spedizioni sono previste per giugno e luglio di quest'anno.

Cile: focus sui negoziati commerciali
Una grande comunità di coltivatori ed esportatori cileni era presente in fiera, con negoziati commerciali che si svolgevano ai diversi tavoli. Le esportazioni cilene verso la Cina sono state colpite, negli ultimi due anni, a causa di interruzioni del commercio per via del Covid-19, ritardi nei porti e problemi di qualità dopo l'arrivo. Un'attenzione al controllo della qualità durante il raccolto, l'imballaggio e il trasporto ha risolto alcuni di questi problemi. Si cercano anche mercati alternativi in Asia, Europa e Stati Uniti.

Colombia: degustazioni esotiche attirano nuovi clienti
Questo padiglione è stato pieno di frutti esotici, disponibili per la degustazione, con molte aziende che hanno riferito di aver avuto una buona esposizione. Ci sono stati incontri con nuovi clienti e si è visto un forte interesse da parte dei Paesi europei, soprattutto nella categoria dei prodotti biologici. Alcuni dicono che la fiera abbia registrato un leggero calo di visitatori, ma non sono mancati incontri con potenziali nuovi clienti.

Argentina: presente per la prima volta a Fruit Logistica
L'Argentina aveva alcune aziende a Fruit Logistica per la prima volta con la speranza di incontrare nuovi clienti ed esportare in Europa. Altre aziende sperano di espandere le esportazioni in Europa, Regno Unito e oltre. Erano felici dell'interesse dei nuovi clienti.

Uruguay: molto interesse
Quest'anno l'Uruguay ha annoverato poche aziende, ma quelle presenti alla fiera sono state impegnate in riunioni tutto il giorno, dimostrando che l'interesse è stato buono da parte di vecchi e nuovi clienti.

Costa Rica: desiderio di opportunità di esportazione europee
Un altro nuovo arrivato a Fruit Logistica, il Costa Rica aveva anche alcune aziende presenti per la prima volta. Erano felici dell'interesse mostrato e desiderosi di esportare soprattutto in Europa.

Repubblica Dominicana: esperienza soddisfacente
Le aziende hanno trovato potenziali clienti interessati. Il focus è stato sull'Europa.

Perù: padiglione vivace
La produzione di frutta fresca del Perù ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, rendendo il Paese alla pari con i grandi produttori dell'emisfero meridionale, come il Sud America e l'Ecuador. In fiera il padiglione peruviano è stato molto vivace, con aziende che commercializzano avocado, uva e mirtilli, in linea con la nuova produzione del Paese stesso.