Ondate di sanzioni per l'invasione dell'Ucraina hanno scatenato uno shock di fornitura e una forte svalutazione della moneta in Russia. La maggior parte degli ingredienti necessari per fare il borscht (una zuppa tradizionale tipica della cucina russa e dei Paesi dell'Est, ndt) ha sperimentato aumenti di prezzo a due cifre in una sola settimana, con le cipolle che sono aumentate di oltre il 18% e il cavolo di quasi il 16%.
I residenti di alcune regioni hanno dovuto sborsare oltre il 40% in più per alcuni degli alimenti di base necessari per cucinare la saporita pietanza, che contiene oltre alla barbabietola, numerosi ingredienti. Tra questi: fagioli, cavolo, carote, cetrioli, patate, cipolle, pomodori, funghi e carne.
Di recente, il Servizio federale di statistica ha riportato che i prezzi al consumo sono aumentati complessivamente dell'1,16% nei sette giorni terminati il 25 marzo, in leggero calo rispetto all'1,93% della settimana precedente.
Un sondaggio Bloomberg condotto tra gli analisti ha mostrato che l'inflazione potrebbe arrivare a una media del 20% quest'anno, vale a dire la percentuale più alta degli ultimi due decenni circa. Per la prima volta dopo il crollo che seguì la dissoluzione dell'Unione Sovietica, trent'anni fa, l'economia russa è in procinto di contrarsi per due anni consecutivi.
Fonte: bnnbloomberg.ca