"Alla fine di febbraio 2022, le scorte di mele erano superiori del 21% rispetto all'anno scorso. Le vendite stanno rallentando, sul mercato francese. Le esportazioni verso i paesi terzi sono in frenata, come anche quelle verso l'Unione europea. Per quanto riguarda le scorte di pere, queste sono inferiori del 50% rispetto all'anno scorso, ma vicine alla media di cinque anni", secondo Agreste.
Mele: le scorte sono più alte dell'anno scorso
Anche se il raccolto melicolo del 2021 ha subito una riduzione a causa del gelo in primavera, le scorte non sono state vendute così velocemente come negli anni precedenti; inoltre anche la minore attività di esportazione spiega l'incremento delle scorte. Si osservano differenze a seconda della regione e delle varietà. Per esempio, nelle regioni più colpite dal gelo (Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), le scorte sono molto più basse dell'anno scorso, mentre altrove sono aumentate ovunque.
A febbraio questo calo è continuato, con il 7% in meno rispetto all'anno scorso (rispetto al -20% di gennaio). Questa è la tendenza che va avanti da dicembre. Ciò riflette una flessione della domanda, inferiore all'anno scorso, fin dall'inizio della campagna di commercializzazione. In questo contesto, i prezzi sono in calo da febbraio, ma sono ancora superiori alla media quinquennale.
Da agosto a gennaio, i volumi esportati verso l'Unione europea sono diminuiti considerevolmente (32% in meno rispetto all'anno scorso e 40% in meno della media quinquennale). I cali più forti si osservano in Spagna, Belgio e Paesi Bassi. Minori volumi sono esportati verso i paesi terzi (-6% rispetto all'anno scorso), con maggiori volumi esportati invece a metà campagna.
Pere: le scorte sono inferiori del 50% rispetto all'anno scorso
Alla fine di febbraio 2022, le scorte di pere erano molto più basse dell'anno scorso (-51%), e leggermente inferiori alla media dei cinque anni (-9%). Questo basso livello di scorte è la conseguenza del calo della produzione dovuto al gelo della primavera del 2021. Il 1° novembre è stato stimato il 50% di raccolto in meno.
La campagna di commercializzazione della pera francese è terminata a gennaio e febbraio 2022. Il mercato è fluido, con le ultime scorte di pere Comice. I prezzi sono chiaramente più alti degli anni precedenti, come lo sono stati fin dall'inizio della campagna, caratterizzata da un deficit di offerta e da una domanda attiva.
Durante i primi 7 mesi della campagna (da luglio a gennaio 2022), il volume delle pere esportate è diminuito del 22% in un anno e del 33% rispetto alla media quinquennale, soprattutto in Germania, Belgio e Paesi Bassi. Anche le esportazioni verso i paesi terzi sono diminuite.