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Piralide e sesamia anche nelle orticole: occorre intensificare il controllo con trappole a feromoni

Le larve della piralide, Ostrinia nubilalis, rappresentano un grave danno non solo per il mais, ma anche per orticole come peperone, melanzana, fagiolino da industria, fra le principali. A fine estate 2021, alcune aziende dell'Emilia Romagna registravano alla raccolta danni inizialmente imputabili alla piralide.

A un più attento esame risultava che, accanto a questo dannoso insetto, se n'era aggiunto un altro, la sesamia (Sesamia cretica), la cui presenza è sempre più frequente anche in Pianura Padana.

Riferisce Benedetto Accinelli di Riff 98: "Su indicazione del professor Stefano Maini e collaboratori, si è svolta un'indagine (v. Inf. Agr., n.35/2021) sulla reale presenza di larve di sesamia al Nord e della loro incidenza rispetto a quelle di piralide. Si sono prelevati campioni di piante danneggiate, isolando le larve e distinguendole tra quelle attribuibili a due fitofagi, molto simili nella morfologia e che richiedono perciò un occhio attento. La conclusione è stata che diverse larve trovate all'interno erano di Sesamia cretica. La accertata dannosità dei due fitofagi suggerisce quindi un efficace controllo di entrambi, iniziando da un accurato monitoraggio".

"Per la campagna 2022, ai maiscoltori e orticoltori che registrano questi problemi, oltre alla trappola a cono di rete Coretrap per il monitoraggio della piralide, consigliamo di monitorare anche la sesamia, impiegando il feromone specifico".

Conclude Accinelli- "Sarà importante verificare, anche per sesamia, il disegno di trappola e che permette di segnalare questo lepidottero in modo efficace. Così come fu studiato per O. nubilalis - oltre 30 anni fa - quando si mise in evidenza che il modello a cono rovesciato (tipo Coretrap) catturava molto di più i maschi rispetto alle trappole a imbuto o a quelle tradizionali a colla".

Per maggiori informazioni:
Riff98
Benedetto Accinelli
+39 335.5382197
riff98@riff98.it 
www.riff98.it