Attualmente l'azienda Paris Ail, presente al mercato di Rungis, vende aglio dalla Francia e dalla Spagna. Quest'anno, inoltre, la seconda parte della campagna dell'aglio bianco e viola sembra molto promettente.
"Prevediamo di rifornire i nostri clienti dei supermercati di aglio francese per tutto l'anno. La qualità del bulbo francese è molto soddisfacente, al momento, e le scorte non potrebbero essere migliori perché l'aglio era sano quando l'abbiamo immagazzinato dopo la raccolta. Dovrebbe conservarsi bene per i prossimi 5 mesi", spiega Patrick Flin, direttore di Paris Ail.


Domanda stabile e prezzi buoni per l'origine francese
Anche il consumo è stabile e regolare. "Non c'è un picco nella
domanda o una diminuzione dei volumi. In generale, i supermercati ci chiedono aglio francese di qualità standard. Essendo, di solito, in grado di soddisfare la loro domanda, non abbiamo quasi bisogno di importare da Paesi quali Perù o Argentina. Per quanto riguarda i prezzi, sono abbastanza buoni in generale".
Qualità eterogenea e prezzi più bassi per l'origine spagnola
Per l'aglio spagnolo, invece, la situazione è più complicata. "La qualità è più eterogenea. Alcune scorte peccano e non si conservano molto bene. Inoltre, i prezzi sono più bassi rispetto all'aglio francese, ma il mercato sta diventando più stabile, il che è abbastanza positivo".

Brutta campagna per l'aglio rosa francese
Mentre l'aglio francese bianco e viola va bene, la campagna del bulbo rosa è catastrofica. "La qualità è stata pessima fin dall'inizio della stagione. Sono state individuate alcune fitopatie nei semi e anche le condizioni di raccolta non sono state favorevoli. Le scorte sono molto basse, con un cattivo livello di conservazione, poiché la qualità era già scarsa quando i prodotti sono entrati nelle celle. Di conseguenza, per compensare la carenza abbiamo dovuto importare aglio rosa dalla Spagna".
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Patrick Flin
Paris Ail
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