Le serre non sono molto diffuse in Sudafrica ma per l'ex architetto Francois van der Merwe (nella foto a destra), le serre, avendo una vita utile di oltre 20 anni, risolvono in un colpo solo un problema perenne dell'agricoltura verticale: gli alti costi energetici.
Francois afferma che il sistema innovativo e brevettato della CAN-Agri offre numerosi vantaggi rispetto ad altri metodi di coltivazione. "Il nostro sistema di coltivazione, sostenibile e senza alcun impatto sull’ambiente, produce insalata e verdure a foglia di altissima qualità, del tutto prive di agrofarmaci e diserbanti".
È un errore affidarsi completamente alla luce artificiale
"Ci siamo resi conto sin da subito che la sostenibilità e la scalabilità erano la chiave. Se non risolviamo il problema della sostenibilità, il vertical farming continuerà a rappresentare una bella finestra sul futuro e un fenomeno di nicchia".
"È un errore affidarsi completamente alla luce artificiale e produrre all'interno di un edificio chiuso. La luce naturale ci consente di coltivare prodotti sfusi come la lattuga, e prodotti di nicchia come le erbe aromatiche", sostiene Francois.
Il sistema sarà utilizzato per futuri progetti in Namibia e negli Emirati Arabi Uniti (foto fornite da CAN-Agri)
La CAN-Agri, con sede a Klipkop nel Bronberg, a est di Pretoria, in Sudafrica, attualmente coltiva lattughe a foglia per i rivenditori, tra cui PicknPay. Fornisce anche il settore Horeca e diverse catene di fast food nella provincia di Gauteng, come Wimpy e Mugg & Bean.
Il marchio GrownUp Greens della CAN-Agri, fornito all'industria della ristorazione
"Non devo cercare la parte perfetta dello spettro luminoso"
"I costi operativi dell'agricoltura indoor sono troppo alti per essere sostenibili, basti pensare alle spese di gestione dei sistemi di illuminazione e climatizzazione artificiale, oltre ai sistemi di ventilazione. L'elevato consumo di energia costringe a coltivare prodotti di fascia premium per mercati di nicchia. Ci affidiamo perciò alla luce naturale. Non dobbiamo cercare la parte perfetta dello spettro luminoso".
"Le migliori luci a LED forniscono 230 micromoli di luce per metro quadrato all'ora", afferma Francois. "In confronto, la luce solare naturale fornisce 1.400 micromoli/mq, a mezzogiorno. Il nostro approccio differisce da altri metodi di vertical farming perché, sin dall'inizio, abbiamo deciso di trovare delle soluzioni ai fattori a più alto costo. Ridurre i costi energetici può fare davvero la differenza, quindi abbiamo dovuto trovare un modo per usare la luce naturale".
Il consumo energetico medio dell'azienda è di 0,59 kW/h per kg di prodotto.
Le colonne verticali funzionano anche da climatizzatoriLa coltivazione in serra presenta delle sfide, secondo Francois. Alla CAN-Agri hanno dovuto cercare una soluzione al loro problema più grande: mantenere un clima costante in una serra in vetro. "La nostra risposta è stata quella di utilizzare il sistema di riscaldamento e raffreddamento delle colture".
Nelle serre della CAN-Agri, le piante sono incolonnate verticalmente, 80 piante per colonna, nella loro attuale configurazione modulare. Nella serra ci sono 4.500 colonne di sei metri di altezza, utilizzate sia come sesto d'impianto che come dispositivo di climatizzazione.
I 27 km di "colonne" fungono da gigantesco climatizzatore. L'acqua viene raffreddata o, meno frequentemente, riscaldata alla temperatura desiderata e pompata dappertutto, per raffreddare la temperatura dove necessario.
"Ciò che rende unico il nostro sistema di coltivazione è che aiuta a modulare il clima all'interno della serra attraverso l'acqua che scorre lungo le colonne fino alle piante. La temperatura è controllata esattamente dove serve: nelle piante. Non c’è dispositivo migliore o più efficiente di questo per il controllo del clima in serra", continua Francois.
Foto a destra: il colore delle foglie di lattuga è più scuro man mano che ci si avvicina al tetto.
"Questo consente di ottenere una temperatura uniforme in tutta la serra e al sistema di funzionare indipendentemente dal fatto che fuori nevichi o ci si trovi nel mezzo del deserto". Infatti, in un prossimo futuro, CAN-Agri realizzerà il proprio sistema brevettato in Namibia e negli Emirati Arabi Uniti.
La serra Klipkop è composta da quattro campate compartimentate di 800 mq, un vivaio e un magazzino. Gli allestimenti possono sostenere fino a 16 campate, riducendo i costi operativi all'aumentare delle rese.
La serra è stata importata dai Paesi Bassi tramite la società sudafricana Dynatrade, e montata da Agri-Span Greenhouse Construction. L'azienda olandese Ridder ha fornito gli schermi climatici che consentono lo screening automatizzato, attivato da sensori di luminosità, nella sezione delle piantine e nel resto della serra.
CAN-Agri fa germogliare le proprie piantine utilizzando le sementi della Enza Zaden (a un prezzo molto competitivo, osserva Francois) in un mix composto da torba e il loro stesso compost. Le piantine vengono poste in un cesto di loro progettazione, prodotto localmente (nella foto a destra).
Sebbene il cesto sia compostabile in 8 mesi, viene in un certo senso riutilizzato. Il piano è di pastorizzare il terreno di coltura riciclato, per sviluppare un sistema completamente circolare.
Un breve ciclo di crescita di 21-28 giorni consente di aumentare i cicli colturali e di raccogliere più frequentemente piante più giovani. Questo garantisce un rapporto foglia/gambo più elevato alla loro gamma di prodotti a foglia, e il gambo viene rimosso nella sala di preparazione in loco (e compostato).
"Ha più senso avere più cicli di produzione all'anno. Ciò che perdiamo in peso, lo recuperiamo con cicli di crescita aggiuntivi. L'effetto netto è un aumento di quasi il 30% della produzione totale e una maggiore qualità".
Uno dei fattori che li ha attratti in questo luogo precedentemente infestato dai cannicci è un’abbondante disponibilità di acqua molto pulita, che scorre dalla Bronberg Conservancy verso sud-est.
"Tutto ciò che facciamo ha come obiettivo fondamentale quello di usare meno per coltivare di più".
Per maggiori informazioni:
Francois van der Merwe
CAN-Agri
Tel.: +27 12 534 3429
Email: fran@can-agri.com
Web: can-agri.com