14 milioni di famiglie hanno acquistato la categoria aglio nell'anno 2021, con una crescita di parco trattanti che risulta evidente se confrontiamo questo dato con il pre-Covid (anno 2019), periodo in cui su base annua le famiglie acquirenti erano 12,4 milioni. Rispetto però al picco del 2020, questa è una categoria che mostra i primi segnali di normalizzazione, poiché sono diminuite di oltre 200mila le famiglie acquirenti rispetto all'anno scorso.
La frequenza di acquisto non è elevatissima: le famiglie acquistano in media 3,5 volte/anno e anche se con un lieve aumento rispetto all'anno scorso (3,3) il dato è abbastanza stabile negli ultimi 3 anni. La categoria quindi non movimenta molta frequenza di acquisto e traffico nel punto vendita, anche perché una volta acquistata ha una durata elevata in famiglia e al momento coinvolge nell'acquisto "solo" il 53,7% delle famiglie italiane, mostrando quindi ancora una notevolissima opportunità di teorica crescita in termini di penetrazione.

Se è vero che la penetrazione va sviluppata, la categoria ha il vantaggio – rispetto ad altre – di non avere particolari momenti di stagionalità nel gradimento delle famiglie. La penetrazione media mensile è pari al 14,4% ed è piuttosto stabile nei vari mesi, raggiungendo relativi picchi positivi a marzo e dicembre (17,5%) e non scendendo mai sotto il 10%.
Da notare anche che la penetrazione della categoria non è sviluppata unicamente dal classico aglio bianco, ma vede anzi un parco trattanti significativo e in rilevante sviluppo anche per altre tipologie come l'aglio rosso: acquistato da oltre 4,5 milioni di famiglie acquirenti nel 2021, con un +5,9% rispetto al 2020 e un +20% di famiglie rispetto al 2019.
Il supermercato resta il canale dove la maggior parte delle famiglie italiane (37%) acquista la categoria e mostra anche trend di crescita, mentre si affaccia sempre più il discount nel contesto competitivo (22,1% delle famiglie acquistano aglio nel canale, erano il 18,3% 2 anni fa) e soffre invece l'ipermercato, che nel 2021 ha raggiunto la penetrazione minima dell'aglio degli ultimi 3 anni con soltanto il 7% delle famiglie italiane. Sempre più rilevante anche per la categoria dell'aglio la spesa online: il 3,2% delle famiglie Italiane ha comprato aglio con l'e-commerce nell'ultimo anno, più che raddoppiando la penetrazione di due anni fa.

In termini di profilo socio-demografico, secondo l'osservatorio permanente GfK Consumer Panel, composto da 12.000 famiglie in fase di espansione a 15.000 famiglie entro la fine del 2022, l'aglio è maggiormente concentrato al Centro-Nord in termini di penetrazione, mentre mostra opportunità di crescita al Sud (79 indice di penetrazione, calcolato sulla base del fatto che sono il 22,7% le famiglie acquirenti aglio residenti al Sud, contro un 28,9% di universo famiglie nell'area), nelle condizioni socio-economiche medio-alte (pur con indici di concentrazione non elevati) e nelle famiglie con età intermedia del responsabile acquisti (45-64). La penetrazione deve essere sviluppata soprattutto nei target più giovani: l'indice di penetrazione nelle famiglie con responsabile acquisti sotto i 34 anni è infatti sotto media e pari a 82.
Autore: Marco Pellizzoni – Direttore Commerciale GfK Consumer Panel Italia
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Daniela Mastropasqua
Business Development Manager | Consumer Panel & Services
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