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Circa 400 persone collegate da remoto al convegno organizzato da Rinova a Bologna

Cimice asiatica: Anastatus bifasciatus è il predatore più presente

Il predatore autoctono Anastatus bifasciatus è attualmente l'insetto più presente, in grado di contrastare la cimice asiatica. I lanci di vespa samurai stanno contribuendo a creare una nuova popolazione di antagonisti, ma ci vorrà del tempo. Sono aspetti emersi due giorni fa durante il convegno (cfr. Freshplaza del 27/01/2022) organizzato da Rinova a Bologna. Sono stati quasi 400 gli intervenuti online, oltre ai presenti in sala, segno che d'ora in poi nessun convegno che si rispetti potrà più fare a meno del collegamento da remoto, Covid o non Covid. 

"Il nativo Anastatus bifasciatus - ha spiegato Lara Maistrello dell'Università di Modena-Reggio Emilia - è la principale specie di parassitoide di H. halys rilevata in Emilia Romagna con tassi di parassitizzazione fino al 10% nel 2020. Segue l'esotico Trissolcus mitsukurii  (5,4%) che risulta essere ampiamente diffuso in diversi siti regionali".

Trissolcus japonicus è stato ritrovato in un numero maggiore di siti nel 2021 rispetto al 2020, sia in luoghi di rilascio, sia in alcuni dove non era stato lanciato. 

Anastatus bifasciatus è un insetto naturalmente presente nei territori italiani. In Emilia Romagna era presente nel 64,95% dei siti campionati, nel 2021. E' il parassitoide oofago più abbondante e diffuso ed è polifago. Nel 2020 era risultato presente nel 58% dei siti campionati.  

Sul fronte lotta biologica è emerso che la lotta alla cimice asiatica potrà avvenire con efficacia non per la presenza di un solo insetto predatore, ma di più insetti che, insieme, andranno a raggiungere un equilibrio, contenendo la proliferazione della cimice.

E questo è, probabilmente, quello che sta succedendo in Friuli Venezia Giulia. Come ha spiegato Luca Benvenuto di Ersa, dopo alcune annate disastrose, ora la pressione di cimice asiatica nel territorio regionale si è ampiamente ridotta. Gli insetti predatori hanno raggiunto un equilibrio con la specie fitofaga. "E fondamentale - ha concluso il ricercatore - proseguire con un approccio integrato nelle tecniche di difesa da H. halys".