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Il resoconto di Vito Renna, tecnico agronomo Op APOC

Cupo finale di campagna per l'uva da tavola in Puglia

Dopo un inizio favorevole, soprattutto grazie al meteo, la stagione dell'uva da tavola si è conclusa con un'amara sorpresa per i soci pugliesi della Organizzazione di produttori APOC. Ingenti danni si sono registrati a novembre 2021, in seguito al verificarsi di avverse condizioni climatiche. La campagna ha quindi accusato una pesante battuta di arresto, che ha inciso negativamente sui bilanci delle aziende agricole interessate.

Prime fasi dell'allessatura, con il grappolo completamento bagnato e piccoli focolai di sintomi sparsi sui primi acini (Foto: Vito Renna - APOC)

"La stagione 2021 dell'uva da tavola nelle tre zone più rappresentative della Puglia, ossia le province di Bari, Taranto e Foggia, è stata caratterizzata da impianti con produzioni medio-alte e condizioni climatiche particolari, con temperature elevate e assenza di piogge. Sono stati compiuti enormi sforzi in termini energetici per sostenere, con continue irrigazioni, tutte le produzioni presenti in campo. L'uva precoce è risultata di qualità, buona da mangiare, sana e si è venduta bene", sostiene il tecnico agronomo Vito Renna, dell'Ufficio zonale di Rutigliano (BA) della APOC.

Prime fasi dell'allessatura, con il grappolo completamento bagnato (Foto: Vito Renna - APOC)

"Le condizioni climatiche sono però cambiate drasticamente dall'ultima decade di ottobre e per tutto l'inizio di novembre, con la presenza di nebbie persistenti e conseguente elevata umidità dell'aria, accompagnate da temperature calde rispetto alla media del periodo. Tutto ciò ha provocato l'allessatura di acini e rachide dell'uva da tavola - continua Renna - Il fenomeno si è mostrato come un disfacimento dei tessuti vegetali, sottoposti a molte ore continue di bagnatura. Su questi danni, già molto consistenti, si sono insediati marciumi primari e secondari".

"Le varietà interessate - aggiunge Renna - sono tutte quelle tardive: Italia, bianca con semi; Red Globe, rossa con semi; le rosse senza semi Crimson, Allison, Apulia Rosè e Scarlotta; le bianche senza semi Regal e Autumn Crisp; Black Pearl, nera con semi; e altre varietà che occupano superfici minori".


Prime fasi dell'allessatura, con il grappolo completamento bagnato e piccoli focolai di sintomi sparsi sui primi acini (Foto: Vito Renna - APOC)

"Non si rilevano danni al legno o alla fertilità dei vitigni per i prossimi anni. Si tratta piuttosto di un danno diretto alla tasca dell'agricoltore: il mancato reddito inciderà pesantemente sulla gestione della prossima campagna, considerando anche gli aumenti dei costi generali".

Gli areali principalmente colpiti sono stati quelli della provincia di Bari, in particolare Rutigliano, Conversano, Casamassima, Turi, Acquaviva delle Fonti, Sannicandro di Bari, Sammichele di Bari, Cassano, Noicattaro, Capurso, Mola di Bari. Anche le provincie di Taranto e Foggia hanno ricevuto notevoli danni, in particolare Ginosa, Castellaneta, Mottola, Palagiano e Palagianello, Massafra, e altri comuni limitrofi a Taranto.


Evoluzione dei sintomi dopo alcuni giorni (Foto: Vito Renna - APOC)

Da figlio di viticoltore e socio APOC, Renna ha vissuto la situazione anche dal punto di vista dell'agricoltore. "Nell'azienda di famiglia, abbiamo vissuto in prima persona queste condizioni meteo sfavorevoli, e ci siamo salvati! Ci sono realtà che hanno perso il 50-70 o addirittura il 100% delle produzioni. Migliaia di quintali di uva è andata distrutta e ciò ha fatto registrare, di conseguenza, anche un calo di fatturato per la Op, compensato in parte dall'ingresso di nuovi membri nella base sociale e di nuovi impianti entrati in produzione".

"Nebbie così persistenti e aggressive a novembre non si erano mai viste, in altre annate. Le uve sono state inevitabilmente destinate alla trasformazione. Non è così assurdo, come si pensa, che ci sia prodotto fino al mese di dicembre. Qualche anno è capitato che si arrivasse anche a gennaio. L'assurdo è dato dal clima così avverso", spiega il tecnico.

La campagna dell'uva Italia
Il mercato dell'uva con semi, in particolare l'Italia, ha deluso. "E' una varietà ancora molto diffusa, negli areali pugliesi, e se una tale cultivar va male, a risentirne sono tante aziende. E così è stato. I prezzi non sono stati granché fin dall'inizio della campagna e, successivamente, si è aggiunto il problema dell'allessatura".

Sulla questione delle uve con o senza semi, Renna commenta: "Cerchiamo di sensibilizzare i soci alle nuove varietà seedless. Il mercato sta andando in quella direzione, e noi non possiamo chiamarci fuori. Molte cultivar con semi, quali la stessa Italia, la Victoria e la Red Globe, hanno ancora il loro perché, ma forniamo sempre informazioni circa i nuovi pacchetti varietali, in quanto rappresentano nuove opportunità".


Evoluzione dei sintomi dopo alcuni giorni (Foto: Vito Renna - APOC) 

Il consiglio del tecnico per il futuro della viticoltura in Puglia
"Per la prossima stagione, è necessario trovare nuovi stimoli e proseguire nel nostro lavoro". E' il consiglio che il tecnico si sente di dare ai viticoltori. "Tenete duro, non mollate. Optate per nuove varietà e sesti di impianto, abbracciate progetti di finanziamento che possano aiutare il comparto a risollevarsi. Troviamo insieme nuovi stimoli per tornare più forti di prima", conclude Renna.

Per maggiori informazioni:
APOC
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
84131 Salerno - Italy
Tel.: +39 089 331758
Web: www.apocsalerno.it