Quest'anno, nella Piana del Sele (in provincia di Salerno - Campania - Italia) si è registrato un ritardo di circa un mese nell'avvio della campagna dei limoni.
"Il ritardo è dovuto soprattutto alle alte temperature estive - spiega Iolanda Busillo dell'omonima azienda operante nella Piana del Sele - Ma il perdurare di queste condizioni climatiche anomale ha fatto emergere un paradosso: mi sono ritrovata a dover contrastare patogeni e insetti, come per esempio la minatrice degli agrumi che, di norma, non avrebbero dovuto mai presentarsi nei mesi di ottobre e novembre! Inoltre si è registrato un altro fenomeno: dato che il limone è una specie rifiorente, si stanno manifestando contemporaneamente sulla stessa pianta fiori e limoni in fase di maturazione".
La Piana del Sele, per la propria ubicazione e per le caratteristiche pedoclimatiche, ospita numerosi impianti di limoni.
Antonio Antignano, altro produttore locale di limoni, testimonia: "La raccolta del limone Interdonato è cominciata da circa 20 giorni, in forte ritardo. Sul fronte delle rese, rispetto agli altri anni si nota una certa carenza di frutti, dovuta a una gelata tardiva dello scorso aprile. Inoltre riscontriamo un rallentamento nella pigmentazione dei limoni, che non essendo più esposti alla giusta escursione termica tra notte e giorno, che fa virare il loro colore dal verde al giallo, non assumono quest'ultima colorazione. Pertanto si deve ricorrere alla maturazione artificiale in stufa".
"Sul fronte commerciale - conclude Antignano - la situazione non è delle peggiori. Per l'Interdonato top di gamma, le quotazioni si aggirano intorno ai 2 euro al chilo, mentre il bergamotto fa da traino sui mercati, con quotazioni in campagna di 2 euro al chilo. In generale, i limoni di origine italiana sono presenti sul mercato in volumi limitati. Nonostante questo e l'andamento a rilento generalizzato da parte dei mercati, i consumi si allineano con l'offerta".