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Séverine Didier, Alcé:

“Dovremo gestire il flusso delle materie prime e l'impennata dei costi”

Con una carriera commerciale in vari settori e industrie tra cui l'orticoltura, Séverine Didier, con la sua vasta esperienza e il forte orientamento al cliente, è ora l'agente di vendita a capo della Alcé, azienda nata a luglio 2020, con sede nella regione del Grand-Est della Francia. “Sono entrata nel settore ortofrutticolo proprio quando iniziavano le discussioni sulla legge anti-spreco per un'economia circolare (Legge Agec), e quindi mi sono subito interessata a trovare delle alternative e ridurre gli imballaggi in plastica. Ho cercato aziende da accompagnare nella loro transizione. Faccio da intermediario tra le fabbriche che non hanno necessariamente un potere di vendita in Francia, e i commercianti e i confezionatori”.

Difficoltà di approvvigionamento e prezzi in rialzo
“La sfida più grande per le prossime settimane sarà organizzare in tempi brevi il settore per soddisfare la domanda e adattare la capacità produttiva. Dovremo gestire il flusso delle materie prime e l'impennata dei costi. E' già così per la carta, e anche il cartone sta andando nella stessa direzione. Per la rete in cellulosa, ad esempio, possiamo già prevedere che, in termini di capacità produttiva, la Francia registrerà una forte richiesta e i produttori francesi potrebbero non essere abbastanza pronti a soddisfare la domanda. Vediamo già ora che i ritardi si stanno allungando".

Le fabbriche che potrebbero investire per aumentare la propria capacità produttiva devono fare i conti con la carenza di componenti e pezzi di ricambio dai costruttori di macchine, situazione che si ripercuote su tutta la filiera.

Le innovazioni riguardano solo il design
"Penso che nei prossimi mesi ci saranno sicuramente delle novità in termini di design, ma non nei materiali che invece rimangono molto classici: rete, carta, cartone, rete di cellulosa. Con la Legge Agec, siamo molto limitati. La difficoltà per i produttori è interpretare il codice ambientale per sviluppare i materiali autorizzati dalla normativa".

Un vero grattacapo per il settore, che ora si trova in un vicolo cieco, soprattutto per i prodotti umidi. "Dobbiamo trovare un materiale che sia autorizzato, resista all'umidità e non impatti sulla shelf life o sulla qualità gustativa del prodotto".

E' sempre nell’ambito del famoso trittico di carta, cartone e cellulosa, che si sviluppano nuovi prodotti. "Una delle aziende che rappresento e aiuto ad affermarsi sul mercato francese dispone di una gamma di contenitori di carta e piccoli cestini kraft che sono già stati utilizzati per l'uva da tavola Muscat. E' un complemento al vassoio in cartone, ma con un minore impatto in termini di CO2. Per altri clienti, offriremo anche reti in cellulosa che possono essere pinzate, e nuovi modelli di vassoi in cellulosa".

"Una retina per gli asparagi potrebbe essere una soluzione fattibile. Inoltre, in sostituzione del flowpack, sono in fase di sviluppo delle macchine per sistemi d’imballaggio in retine e vassoi in legno per agrumi”.

Per maggiori informazioni:
Séverine Didier 
SASU Alcé
Mobile: +33 6 72 15 06 95
[email protected] 

Data di pubblicazione: