Sono 270,4 gli ettari investiti finora a nocciolo in tutta la regione Basilicata (altri 24 verranno realizzati tra dicembre e febbraio), 57 invece le aziende agricole che hanno già piantumato corileti (o che lo faranno nel prossimo futuro), 4 le imprese di servizi e 1.000 gli ettari totali previsti entro il 2026 (obiettivo minimo contrattuale: 500 ettari fino al 2023).
E' quanto emerso dal convegno intermedio Progetto Corilus tenutosi venerdì pomeriggio a Potenza e organizzato dalla Rete d'impresa Basilicata in Guscio, un network di aziende costituitosi nel 2017, che per primo in Italia ha aderito (nel 2018) al progetto Nocciola Italia promosso dalla multinazionale Ferrero, avente come obiettivo quello di realizzare, nell'intero territorio nazionale, circa 20mila ettari entro il 2025 .
Gli impianti sono distribuiti in tutta la regione, ma è nella provincia di Potenza che si contano la maggior parte dei corileti, visto che l'areale materano, per ragioni pedoclimatiche, poco si presta a questa coltura. Le superfici medie realizzate da ogni azienda lucana sono circa 4-5 ettari, con un sesto d'impianto di 5x3 m. Per i primi 5 anni dalla messa a dimora, è impossibile ricavare reddito da una coltivazione di nocciolo. Per una produzione discreta, infatti, bisognerà attendere il sesto/settimo anno. Le operazioni di raccolta delle prime nocciole della Basilicata si sono concluse proprio nei giorni scorsi. Trattasi di numeri estremamente bassi, circa 38 quintali raccolti in 7 aziende. Dati che però hanno permesso agli agricoltori e imprenditori di definire la qualità delle produzioni e comprendere la fattibilità della corilicoltura in Basilicata come vera e propria opportunità di business.
Ferrero ha preso diversi impegni con tutti coloro i quali piantano o pianteranno corileti, come ad esempio la vendita alla suddetta azienda alimentare del 75% della produzione, un prezzo minimo di acquisto, oltre che una premialità sulla qualità delle nocciole conferite.
Gli impianti in realizzazione tra la fine del 2021 e i primi due mesi del 2022 sarebbero dovuti essere molti di più, ma diversi imprenditori agricoli hanno preferito posticipare di un anno l'investimento, poiché la Rete d'impresa Basilicata in Guscio, insieme ad altre realtà provenienti da 6 regioni italiane, ha presentato un bando ministeriale per la filiera del nocciolo e del mandorlo che, se approvato, prevedrà il finanziamento del 40% (+10% da parte della regione) di nuovi corileti. L'importo totale del progetto è di circa 28 milioni di euro, 18 dei quali previsti per la Basilicata. Le aziende interessate sono 35, di queste 20 sono lucane.
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