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La situazione in Valle del Savio (Forlì-Cesena)

Marroni buoni ma di piccole dimensioni: raccolta al via

Tante, buone, ma piccole: ecco la fotografia della produzione dei marroni 2021 nella Valle del Savio (Forlì-Cesena), come conferma la presidente dell'Associazione Marrone dolce di Pieve di Rivoschio (Sarsina), Ombretta Farneti. 

"Le condizioni meteo della scorsa estate - esordisce la presidente - non hanno permesso la crescita dei frutti, i cui calibri sono rimasti piuttosto piccoli. Questo penalizzerà la vendita all'ingrosso. Sono, però, di sapore buonissimo, forse anche più di altre annate, per cui durante le sagre i consumatori le apprezzeranno direttamente. 

Un problema delle scorse annate era legato alla presenza di cidie. "Oltre alle varie conseguenze negative del 2021, ve ne è una anche positiva, vale a dire un'incidenza minore degli insetti e dei marciumi. Siamo una piccola associazione, con poco più di un centinaio di ettari di castagneto. Però il nostro prodotto si distingue per la qualità organolettica, tanto che le richieste sono sempre molto elevate e noi stiamo cercando di incrementare le superfici. Tuttavia, occorre un'azione sinergica con la Regione e con gli enti di ricerca, in modo da limitare al massimo le infestazioni di cidie". 

La raccolta è iniziata da qualche giorno in Valle del Savio, ma la maggior parte dei produttori entrerà in castagneto la prossima settimana.

Resistere in montagna è molto difficile e l'indirizzo ortofrutticolo va integrato con nuove possibilità di reddito. Ad esempio, l'Associazione si è attivata per ottenere finanziamenti al fine di costruire un mulino, così da trasformare in farina piccole quantità di castagne, ad esempio quelle di calibro limitato. 

Si è aggravato, però, il problema degli animali selvatici, cinghiali in primis. "Negli ultimi due anni, il numero di capi abbattuti è stato bassissimo - conclude Farneti - e questo sta causando ora notevoli problemi: ci sono branchi da 40-60 animali che vagano nei nostri campi, distruggendo tutto. Stiamo lavorando per montare i dissuasori, ma sono soltanto un palliativo. Occorre che la Regione intervenga dando la possibilità di difendere le nostre aziende secondo le disposizioni di legge che alcuni hanno già applicato". 

Per maggiori informazioni 
Ass. Marrone Dolce
di Pieve di Rivoschio
+39 347 2203771