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Gaetano Torrente eletto presidente della sezione Filiera Alimentare dell’Unione Industriali Napoli

Il lavoro c'è ma mancano gli artigiani e i mestieri sono in via di estinzione

Gaetano Torrente dell'omonima azienda La Torrente è stato eletto Presidente della Sezione Filiera Alimentare dell’Unione Industriali Napoli per il prossimo biennio 2021-2023. L'Unione Industriali Napoli si articola in 15 sezioni merceologiche, che rappresentano il luogo privilegiato della partecipazione delle imprese alla vita associativa, allo scopo di tutelare gli interessi settoriali dei soci e approfondire i problemi specifici del comparto. Raggruppate per business e per filiera, le imprese mettono in comune competenze e know-how, con l'obiettivo di dialogare tra di loro e trovare soluzioni condivise alle esigenze dei vari comparti industriali.

Gaetano Torrente, responsabile commerciale dell'omonima azienda campana. La Torrente trasforma pomodoro di prima qualità in sughi, pelati e passate.

“E’ con grande senso di responsabilità che onorerò il mandato che mi è stato conferito, consapevole che le priorità cui la filiera alimentare - di fatto cresciuta in volume e valore anche anche durante la fase acuta della pandemia - è chiamata a rispondere sono stringenti. Tra le priorità, c'è quella di trovare innanzitutto sinergie tra la parte agricola e industriale, unitamente alle politiche sostenibili nell’ottica degli obiettivi sostenibili prefissati dall’Unione Europea entro il 2030”. Così Gaetano Torrente, titolare e responsabile commerciale de La Torrente, azienda leader nel segmento del pomodoro trasformato con sede in Campania (Italy).


"Nell’ottica delle politiche green, stiamo lavorando su vari progetti per mettere a valore gli scarti del pomodoro (bucce e semi) da smaltire, sia per la produzione di energia sia per il settore farmaceutico e della cosmesi. Il processo di produzione di energia dagli scarti di pomodoro ha comunque dei costi. La ricerca sta lavorando da anni per riuscire a contenerli, ma il recupero a fini energetici può renderli sostenibili, risparmiando i costi dello smaltimento ‘tradizionale’ dei rifiuti”.

"Sul piano commerciale, abbiamo concluso la campagna di trasformazione con prodotti di qualità certificati, che ci consentono di posizionarci tra le aziende leader nella grande distribuzione organizzata. Piattaforme dove è richiesto, anzi è fondamentale, garantire non solo volumi e prezzo,  ma ancor di più la qualità dei servizi tra cui quello logistico. La campagna appena conclusa ci ha riservato particolari difficoltà a reperire carrellisti e personale per il trasporto su strada, a causa della carenza dei conducenti di mezzi pesanti lunga la catena logistica”.

Il settore conserviero in Campania, negli ultimi anni, specie nel segmento dei rossi, è riuscito a valorizzare le sue eccellenza, superando bene gli anni di crisi - che talvolta hanno banalizzato la filiera del pomodoro - attraverso produzioni che connotano il territorio e che sono molto richieste soprattutto all'estero.

La gamma dei prodotti a marchio si completa con oltre 10 varietà di pomodoro autoctono, tra cui tra cui pomodoro rosso lungo e tondo, pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese nocerino, corbarino, pomodorini di collina, datterini della Valle del Fortore. Il segmento premium dei Pomodorini Speciali sia rossi che gialli è cresciuto specialmente nel settore horeca, ma anche la grande distribuzione organizzata ha manifestato - sulla spinta delle richieste del consumatore che cerca prodotti tradizionali - un forte interesse verso questi prodotti trainanti per promuovere il territorio e tutta filiera.

"Tra le criticità su cui ragionare - sottolinea Gaetano Torrente - c'è quella della carenza di manodopera semplice e specializzata. Una mancanza cui al momento riusciamo a far fronte grazie al supporto della tecnologia. Nello specifico, mediante la raccolta meccanizzata in campo e la tecnologia in linea. Certamente, più in generale, programmare l’ampliamento della capacità produttiva oggi mette in difficoltà parecchi settori industriali. Rileviamo inoltre che c’è bisogno di formazione sia per i lavori semplici che tradizionali, man mano che i lavoratori specializzati vanno in pensione. Insomma reperire manodopera (che non abbiamo trovato nemmeno attraverso il Centro per l'Impiego) è come fare un terno al lotto. Il paradosso è che il lavoro c'è, ma mancano gli artigiani e i mestieri sono in via di estinzione".

La genuinità rimane un importante driver di vendita nei trasformati di  pomodoro

Tra i punti di forza de La Torrente, c'è la lavorazione di pomodoro 100% italiano a filiera corta (dalla raccolta alla distribuzione) attraverso produttori fidelizzati da 40 anni a questa parte. Il biennio 2021-2023 porterà in azienda grandi cambiamenti, a partire dall'inaugurazione del nuovo stabilimento di 34mila mq. Nell'ottica del potenziamento della capacità produttiva, verosimilmente i volumi lavorati supereranno le 100mila tonnellate di pomodoro.

Per maggiori informazioni
La Torrente Srl
Via Paludicella, 23
80057 - S. Antonio Abate (NA)
(+39) 081 8796236
(+39) 081 8738410
(+39) 081 3904287
[email protected]
www.latorrente.com