In Italia si è giunti quasi alla fine della campagna del melone gialletto che, come al solito, si protrarrà fino a tutto settembre. Dopo 5 anni di prove condotte nei vari areali, la ditta sementiera Cora Seeds ha introdotto un nuovo ibrido di melone gialletto, che rispecchia le migliori caratteristiche dei tipici gialletti italiani.
Ramon F1 presenta una pianta molto forte, coprente e rustica, resistente a Fusarium e Oidio, a ciclo medio, con ottima facilità di allegagione: la pianta riesce a produrre anche 5/6 frutti da 2,5/3 kg, si adatta benissimo dalle coltivazioni precoci di pieno campo in tunnellino o con TNT (tessuto-non-tessuto), fino alle coltivazioni di pieno campo tardivo. Si adatta anche alle coltivazioni in semi arido.
I frutti sono di forma tondo ovale, con la tipica rugosità, che raggiungono un bellissimo colore giallo oro. La vera differenza del frutto è nella pasta, che risulta essere bianca molto croccante, di grado brix molto elevato (da 16° a 18°), ma soprattutto dal tipico aroma tradizionale dei gialletti italiani. La cavità placentare è piccola e comunque sempre proporzionata alle dimensioni del frutto, la conservabilità è eccellente: il frutto riesce a resistere anche 60/90 giorni senza presentare macchie sulla buccia e mantenendo la qualità della polpa.
Al primo anno di introduzione commerciale, Ramon F1 ha soddisfatto pienamente i migliori specialisti di questa coltura, che qui di seguito hanno riportato la loro esperienza.
A Metaponto, l'azienda Unifruit di Condoluci Angelo lo ha coltivato con trapianti precoci di inizio aprile sotto tunnel aperto e poi, a metà aprile, sotto tunnellino: "Ho avuto ottime rese di prodotto commerciale fin dalle prime raccolte, con frutti di ottima qualità".
Angelo Condoluci con un cassetta di Ramon F1
A Brindisi, altra area tipica del Gialletto, hanno coltivato il Ramon F1 i F.lli Antonio e Francesco Caroli con trapianto il 10 maggio. Ne hanno apprezzato l'alta qualità e la grande produttività, raggiungendo le 50 tonnellate per ettaro.
Caroli in campo, con i suoi gialletti Ramon F1
Sempre nel brindisino, in agro di Mesagne, l'azienda biologica Masciullo di Zullo Luciano e Fabio ha trapiantato al 20 di maggio. Hanno apprezzato molto la superiore rusticità della pianta rispetto alle altre varietà usate, la facilità con cui si riescono a ottenere pezzature commerciali su tutti i frutti, anche nel bio.
Luciano Zullo
L'azienda biologica Moccari dei fratelli Abbracciavento di Mesagne ha effettuato trapianti tardivi del 30 maggio: anche in questo caso, la pianta ha dimostrato la sua grande resistenza nei confronti degli stress ambientali e delle principali fisiopatie, in particolare all'oidio; anche in questo caso, le pezzature oscillavano tra i 2,5 e 3 kg, con polpa sempre di altissima qualità.
Raccolta meloni presso la F.lli Abbracciavento di Mesagne (BR)
Nella piana di Catania, il Ramon F1 è stato molto apprezzato dall'azienda Perna Carmelo e dallo storico commerciante del mercato di Catania, Enzo Rametta, soprattutto per la bellezza dei frutti e il sapore eccellente.
Carmelo Perna insieme al figlio
Infine, nella più classica delle aree dedicate alla coltura del melone gialletto, quella che va tra le provincie di Trapani e Palermo, citiamo l'azienda Picardo Salvatore di San Cipirrello (PA), che ha apprezzato molto la resa elevata e la rusticità della pianta, anche in una stagione con sbalzi termici all'inizio e poi torrida e siccitosa.
Salvatore Picardo (a destra) con il figlio.
I tecnici Cora Seeds sono sempre al fianco di tutti gli operatori del comparto orticolo per fornire i giusti suggerimenti al fine di ottenere il meglio dalle varietà Cora Seeds.
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