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Focus sul mercato mondiale delle cipolle

Finora il 2021 è stato un anno di estremi, soprattutto per il mercato delle cipolle. Nel Regno Unito, in particolare, la grande variabilità delle condizioni meteorologiche ha creato una stagione di coltivazione complicata, mentre nei Paesi Bassi la produzione è aumentata dell'11% ma le vendite procedono ancora a rilento perché le cipolle della stagione precedente ostacolano le esportazioni.

In Cina la logistica continua a influenzare negativamente le vendite, dato che gli esportatori hanno difficoltà a spostare i volumi fuori dal Paese, mentre l'aumento della domanda interna non si dimostra sufficiente a mantenere alti i prezzi. In Sudafrica il quadro è completamente opposto, dato che la produzione più bassa sta spingendo i prezzi al rialzo.

Paesi Bassi: domanda ancora bassa in un mercato calante
La nuova raccolta delle cipolle è cominciata nei Paesi Bassi, ma le vendite sono ancora un po' fiacche al momento. "Succede ogni anno in questo periodo. Luglio non è mai un mese molto movimentato. Il mercato è ancora depresso. I clienti non sono ancora in disperata ricerca di cipolle e quindi ordinano solo ciò di cui hanno veramente bisogno. Ci vorrà del tempo. Quando la crisi finirà - cosa che secondo me può succedere in qualsiasi momento - mi aspetto che la domanda si riprenda rapidamente", dice un esportatore olandese.

"Al momento c'è già una certa domanda dal Regno Unito e dall'Africa, ma proprio in quelle destinazioni ci sono ancora le vecchie cipolle che ostacolano il mercato. I volumi del vecchio raccolto sono di più di quanto si pensasse e ci sono clienti che, finché la qualità è ancora buona, optano per un'alternativa più economica. C'è da sperare che una volta che il mercato si stabilizzerà e che la domanda riprenderà, avremo anche le possibilità logistiche per far arrivare il nostro prodotto al cliente. Il problema della carenza di container è tenace e pende sul mercato come una spada di Damocle".

Sembra che quest’anno ci sarà un’abbondanza di cipolle, come dimostra l'aumento dell'11,3% della superficie coltivata a cipolle da seme nei dati di CBS. "Ci saranno anche alcune perdite di prodotto qua e là a causa di alcuni danni dovuti alle piogge, ma l'11% in più è comunque molto. Pertanto ci sarà molto lavoro da fare - osserva l'esportatore - Speriamo di finire con un prezzo decente, in modo che sia il coltivatore che il commercio sperimentino una buona stagione". Al momento il prezzo a balla è tra 0,21 e 0,22 euro, ma come già detto, tutti ci vanno molto cauti".

"Qualitativamente le prime cipolle da seme sembrano buone. Le condizioni climatiche sono state favorevoli e il prodotto che arriva è di qualità soddisfacente. Tuttavia, è ancora difficile prevedere come andrà il raccolto principale. Qua e là sono già visibili alcune macchie di umidità dovute alle piogge di inizio estate. Ma il clima di agosto sarà il fattore determinante. Se avremo un bel mese asciutto, ci aspettiamo di avere una buona qualità a disposizione. Se piove e dobbiamo sbrigarci a raccogliere le cipolle dal terreno, si potrebbero avere problemi per tutta la stagione, ma per il momento non ci pensiamo!"

Regno Unito: anno di estremi per le cipolle inglesi
La stagione delle cipolle inglesi è in fase di transizione da quelle della scorsa stagione al nuovo raccolto, che dovrebbe già essere disponibile. La stagione di coltivazione ha mostrato degli estremi: un inverno piovoso da dicembre a febbraio e il 170% delle precipitazioni di un anno normale; a marzo il clima è stato abbastanza asciutto per poter piantare, anche se il lungo periodo di gelo ad aprile ha interrotto la crescita delle piante. E' andata meglio negli ultimi due mesi, anche se di recente ci sono stati molti acquazzoni localizzati.

Nonostante questo, non sembra che stia andando troppo male e ci si aspetta una resa nella media, ma la qualità dipenderà dal clima. E' necessario un meteo ben soleggiato, con qualche pioggia. Il clima estremo rende difficile per i coltivatori essere efficienti o fare previsioni accurate. I costi di produzione stanno aumentando per i coltivatori, dai fertilizzanti alle sementi, al trasporto e alla manodopera, e queste spese devono comunque essere sostenute.

La superficie piantata nei Paesi Bassi è aumentata dell'11% e anche se la maggior parte delle cipolle sarà esportata verso i mercati africani e asiatici, il mercato inglese potrebbe comunque risentirne in una certa misura se non si riuscissero a esportare i volumi, a causa di problemi come la disponibilità dei container e i ritardi nelle spedizioni.

L'anno scorso è stato un anno interessante per le vendite, con la vendita al dettaglio che è andata molto bene, mentre il canale della ristorazione ha visto un enorme calo a causa dei lockdown. I modelli di vendita stanno tornando alla normalità, ma ci vorranno alcuni mesi per vedere se le vendite saranno tornate a livelli normali.

Italia: mercato positivo per le cipolle precoci
Un operatore del nord d'Italia afferma che attualmente il mercato della cipolla è poco dinamico. Non vi sono grandi movimentazioni e i prezzi sono poco interessanti. Sembra esserci molta attesa in vista della raccolta del prodotto tardivo, di cipolla gialla, che rappresenta la maggior parte della produzione italiana. La situazione è più interessante per le tipologie rossa e bianca. Il mercato è stato molto positivo per le cipolle precoci, già raccolte e in gran parte già vendute. L'operatore ha inoltre visto sul mercato italiano anche del prodotto spagnolo e questo non è normale in questo periodo. Lo stesso operatore sta comunque vendendo cipolle rosse e bianche in Francia ottenendo buoni risultati. 

Un commerciante della Campania afferma: "Le quotazioni delle cipolle sono in linea con quelle dello scorso anno. Attualmente stiamo lavorando con quelle precoci dell'Emilia Romagna. Questa è una buona annata in termini di qualità, anche se ultimamente alcuni campi sono stati danneggiati dai recenti acquazzoni. In più ci troviamo di fronte a calibri medi (50-80). L'import comincerà da settembre".

Una particolare tipologia di cipolla, molto diffusa nella regione Emilia Romagna, è la Borettana che a fine luglio è nel pieno della raccolta. Un importante operatore di Reggio Emilia dice che ha iniziato l'esportazione verso Paesi Bassi e Gran Bretagna, con buoni riscontri. Le rese sono inferiori rispetto a un'annata normale. Colpa, probabilmente, delle alte temperature abbinate a mancanza di pioggia.

In Sicilia, la stagione produttiva della cipolla Paglina di Castrofilippo (Agrigento), un prodotto di nicchia, è praticamente conclusa. E' stata caratterizzata da abbondanti piogge arrivate nel mese di giugno e questo ha fatto sì che il calibro delle cipolle, già grosso di natura, sia diventato davvero, arrivando a superare il calibro 120+. Ciò però ha penalizzato un po’ la commercializzazione. La produzione totale stimata di cipolla Paglina a Castrofilippo si può attestare intorno a 1.500 ton. I prezzi alla vendita sono in linea con quelli degli anni scorsi.

Spagna: l’aumento della produzione spagnola riduce i prezzi
Nella regione spagnola di Castiglia-La Mancia è in corso la raccolta delle cipolle Grano. Quest'anno i coltivatori stanno affrontando un inizio di campagna segnato da un aumento significativo della produzione di cipolle dell'Andalusia. Secondo gli ultimi dati del ministero dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione spagnolo, la superficie dedicata a questo ortaggio è aumentata del 24,4% rispetto al 2020. Questa offerta ha spinto verso il basso i prezzi delle cipolle della Mancia.

Oltre all'aumento della produzione, la campagna andalusa si è sovrapposta a quella di Castiglia-La Mancia. In Andalusia ci sono stati 15 giorni circa in cui non è stato possibile raccogliere a causa delle piogge e del maltempo. Questo ha fatto sì che le varietà immagazzinate si sovrapponessero a quelle nuove di Castiglia-La Mancia, che hanno iniziato ad essere raccolte circa 4 settimane fa.

Ciò che i clienti richiedono, anche in queste prime fasi della campagna, è una buona buccia, perché più buccia ha una cipolla, più a lungo può essere conservata in magazzino. I produttori dell'Andalusia, con varietà più deperibili, hanno dovuto commercializzare la loro merce a prezzi molto bassi, quasi ridicoli, facendo affondare la quotazione delle cipolle in generale.

La maggiore offerta dell'Andalusia ha coinciso con una domanda inferiore al previsto in Europa, poiché il canale della ristorazione non si è ancora ripreso del tutto, e manca anche un cliente importante, cioè il Portogallo, che ha avuto una produzione propria più alta e ha esteso notevolmente la sua campagna. Inoltre, all'inizio della stagione dell'Andalusia le cipolle sono state importate da Paesi terzi, soprattutto i formati grandi dal Cile e quelli piccoli e medi dalla Nuova Zelanda. Tutti questi fattori hanno fatto sì che le cipolle spagnole si trovassero in una situazione molto difficile.

Tuttavia, a partire dalla scorsa settimana, sembra che le cose siano iniziate a cambiare un po' per le cipolle di Castiglia-La Mancia, la principale regione produttrice in Spagna e una delle più importanti a livello europeo. I Paesi che richiedono grandi calibri, come la Germania o il Regno Unito, hanno già iniziato la transizione, dato che l'Andalusia non consegna cipolle molto grandi, ma produce più formati 4 e 5, adatti a mercati come la Francia o il Portogallo. Tuttavia, tutto dipenderà da quello che succede nei Paesi Bassi e in Polonia, dove le raccolte sono in pieno svolgimento. Non si prevedono prezzi come quelli della scorsa stagione, ma la domanda sta migliorando.

Egitto: buone dimensioni e domanda stabile per le cipolle egiziane
La stagione delle cipolle egiziane è iniziata più lentamente del solito perché le cipolle indiane erano ancora in stagione. Ciò ha fatto sì che la domanda fosse bassa. Tuttavia, dopo un po' la domanda è aumentata ed è diventata stabile rispetto all'offerta egiziana.

Le dimensioni delle cipolle egiziane sono state "davvero buone" secondo gli esportatori, con la maggior parte dei bulbi di dimensioni superiori ai 60 mm. I prezzi sono stati simili a quelli della scorsa stagione, ma nell’ultimo mese sono aumentati.

I mercati importanti per l'esportazione di cipolle egiziane sono il Canada, l'Europa e il Sud-est asiatico, con il Bangladesh come obiettivo di quest'anno.

Sudafrica: la forte domanda e i volumi inferiori fanno salire i prezzi delle cipolle sudafricane
Un commerciante di cipolle al mercato municipale di Johannesburg sostiene che mercoledì mattina (21 luglio 2021, ndt) il prezzo delle cipolle sia aumentato di 5 rand (0,29 euro) per sacco da 10 kg a causa della forte domanda e dei volumi inferiori; attualmente la quotazione media a Johannesburg è di 3,89 rand (0,22 euro) al kg per la categoria più comune di sacchi da 10 kg.

A Koue Bokkeveld (Capo occidentale) la maggior parte dei produttori di cipolle ha terminato le operazioni d’imballaggio (quelli che consegnano ai supermercati imballano un po' più a lungo), mentre i produttori di cipolle del Limpopo e del nord-ovest sono arrivati ora sul mercato con i loro prodotti invernali.

Negli ultimi mesi i prezzi delle cipolle sono stati sotto pressione a causa degli alti volumi (più ettari sono stati piantati al nord) e dei problemi di qualità dovuti a un'estate più fresca e umida al nord che ha influenzato il processo di maturazione ed essiccazione.

Entro le prossime 2 o 3 settimane si inizierà nuovamente a piantare le cipolle a Koue Bokkeveld, dove sono previsti 3.000 ettari. Le attuali precipitazioni invernali saranno decisive per il prossimo raccolto.
Il lockdown ha stimolato i consumatori a cucinare a casa e a utilizzare le cipolle.

Cina: il mercato cinese delle cipolle è ostacolato da problemi logistici nonostante la forte domanda interna
Sul mercato cinese il prezzo delle cipolle sbucciate è attualmente di circa 600 dollari per tonnellata. Si tratta di quasi 200 dollari a tonnellata in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ci sono tre ragioni per questo prezzo elevato delle cipolle. In primo luogo, la superficie complessiva dedicata alla piantagione di cipolle quest’anno è diminuita. Inoltre, la domanda del mercato interno si è rafforzata e il rapporto delle vendite interne è salito. In secondo luogo, la qualità delle cipolle è inferiore alla media in questa stagione. La percentuale di cipolle adatte all'esportazione è più bassa del solito e questo spinge ancora più in alto il prezzo delle cipolle di alta qualità. E in terzo luogo, non solo le cipolle sono costose, e il costo di spedizione enorme, ma la recente rivalutazione dello yuan cinese ha ulteriormente indebolito l'interesse dei compratori d'oltremare per le cipolle cinesi. La sinergia di tutti questi fattori crea un mercato difficile. Non c'è quasi nessuna domanda dai mercati d'oltremare e i volumi degli ordini sono ridotti.

Il prezzo all'esportazione per i calibri 35-50 è di 550 dollari alla tonnellata. Tale quotazione è più alta rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le cipolle che non hanno un aspetto ideale vengono spesso trasformate in prodotto surgelato a cubetti. Le fluttuazioni nel mercato delle cipolle surgelate a cubetti sono piccole, perché la durata di questo prodotto è molto lunga. Alcuni importatori che acquistano per i ristoranti sono recentemente passati alle cipolle surgelate perché le cipolle fresche sono troppo costose.

Il costo di spedizione per la rotta tra Qingdao e l'Europa al momento è di circa 8.500-9.000 dollari per container. C'è un serio problema di ritardi nei porti. La velocità di consegna è rallentata perché c'è una carenza di forza lavoro nei porti e ciò porta a ritardi. In alcuni casi i prodotti arrivano 10-15 giorni dopo il previsto.

Nord America: le vendite rimarranno su un alto livello fino a quando non entreranno in scena nuove regioni di coltivazione
Nel Nord America è dietro l’angolo una maggiore produzione interna di cipolle. Attualmente, la California e il Nuovo Messico sono le principali fonti. "La California è ancora a metà della sua raccolta e sta stoccando un po' di cipolle californiane, che si conserveranno bene fino all'autunno", dice un distributore del Colorado. In seguito, tra circa due settimane, Washington, Idaho, Oregon, Canada e New York inizieranno con i loro volumi. "Siamo solo all’inizio, ma ci aspetta una grande disponibilità di cipolle".

Quello che non si sa è come la recente ondata di caldo sulla costa occidentale abbia influenzato, se lo ha fatto, i raccolti di cipolle di Washington, Idaho e Oregon. "Ci si aspetta che ci sia un effetto sulla resa. Ma a questo punto nessuno conosce l’entità di tale effetto. Anche se qui la coltura comincerà a essere raccolta tra qualche settimana, la maggior parte non verrà raccolta fino a settembre. Quindi, si tratta di capire le dimensioni reali del raccolto. Potrebbe anche esserci qualche perdita".

In termini di domanda, la situazione sembra essere un po' incoerente. "Va meglio quest'anno rispetto all'anno scorso, perché per la maggior parte dei luoghi la pandemia è lontana dagli occhi e dal cuore. Il settore della ristorazione è nuovamente attivo, ma non al 100% a causa delle difficoltà legate alla manodopera. Inoltre, la vendita al dettaglio continua ad andare bene come sempre", continua il distributore.

L'incoerenza sembra variare a seconda del mese. "Giugno è stato uno dei più lenti che si possa immaginare. Maggio è stato super impegnato e a luglio c’è stato molto da fare. Faccio questo lavoro da molto tempo e il mercato ha sempre avuto un bel flusso. E ora quando c’è movimento, c’è davvero movimento e quando procede a rilento, è davvero lento. Nessuno riesce a determinarne l'andamento".

Per quanto riguarda i prezzi, le scorte di cipolle bianche sono più limitate. "Nella maggior parte dei casi abbiamo un mercato di 20 dollari FOB e si tratta di un mercato forte per le bianche. Le rosse sono sulla stessa barca, con prezzi più forti e 12 dollari FOB per 10 kg circa. E le dorate hanno sperimentato vendite nella media per tutto l'anno. Nelle ultime due settimane, i prezzi delle cipolle rosse e bianche sono decisamente aumentati". Questi prezzi e questo movimento probabilmente si manterranno fino alla fine di luglio, dopo di che arriverà il prodotto dalle nuove zone di produzione e i prezzi diminuiranno un po'.

Nel frattempo, come molti coltivatori e spedizionieri stanno sperimentando in tutto il Paese, c'è anche frustrazione per la disponibilità di camion per la movimentazione delle cipolle. "Quando, tra due settimane, Canada, New York, Washington, Idaho e Oregon arriveranno sul mercato con i loro volumi, le abitudini d’acquisto dei consumatori cambieranno. Tra due settimane ci saranno molte opzioni".

Oceania: le cipolle diventano il quarto prodotto d’esportazione più importante per la Nuova Zelanda
Nel 2020 le cipolle sono state una delle colture di esportazione dominanti per la Nuova Zelanda, nonostante un leggero calo di valore rispetto all'anno precedente, secondo gli ultimi dati. Nel 2019 il valore delle esportazioni è stato di 170,3 milioni di dollari neozelandesi, scesi a 147,6 milioni di dollari nel 2020. Tuttavia, questo valore è ancora in crescita significativa rispetto al totale quinquennale, che è balzato dagli 81,5 milioni di dollari nel 2015. La cipolla è stato il quarto prodotto d'esportazione, dietro a kiwi, vino e mele.

L'anno scorso Europa e Regno Unito e Asia sono state le principali destinazioni per le cipolle neozelandesi. I dati hanno anche mostrato che a livello nazionale i coltivatori erano 85, con una produzione di 235.175 ton e vendite interne pari a 23,4 milioni di dollari.

Nel frattempo, per l’anno terminato a marzo 2021 il tasso di crescita delle vendite al dettaglio delle cipolle è stato dell'8,5% in termini di valore del dollaro in Australia, ovvero un valore superiore a quello dell'intera categoria degli ortaggi (8,1%). Anche la crescita delle vendite in termini di volume è aumentata, con il 5,3% per le cipolle e il 4,7% per la categoria delle verdure. La spesa media è passata da 25,09 a 27,13 dollari.