La stagione egiziana dell'uva da tavola è stata piuttosto difficile, secondo quanto afferma un esportatore. Le condizioni meteorologiche hanno causato un calo della produzione di ben il 40%, che a sua volta ha portato a prezzi più alti, poiché la domanda non è diminuita.
Secondo Mostafa Ali, Senior Regional manager del Nile Establishment for International Trade, quest'anno la stagione dell'uva egiziana è stata difficile: "Per l'uva, si è trattato di una campagna molto impegnativa, nel complesso, con un buon movimento nel mercato e con la presenza di opportunità dovute alla scarsità dell'offerta. La sfida principale è stata la produzione, inferiore rispetto agli anni precedenti. Le condizioni meteo sono la ragione principale di questo, poiché hanno influenzato la coltivazione e hanno portato a una produzione del 30-40% più bassa. Naturalmente, ciò ha un impatto sul calcolo dei costi per compensare una parte di queste perdite sostenute dai coltivatori. Inoltre, la carenza ha portato a buoni prezzi in diversi mercati, come UE, Estremo Oriente e Africa".
Ali afferma che la domanda è stata superiore all'offerta, e ciò ha fatto sì che alcuni produttori non siano riusciti a soddisfare tutti gli ordini. "La maggior parte dei coltivatori ed esportatori egiziani registrano una vera e propria carenza e, all'inizio della stagione, non sono riusciti a soddisfare le richieste di volumi dei supermercati. Questo accadeva nelle settimane 20, 21, 22 e 23. I prezzi sono alti e più stabili, con una buona domanda nei mercati dell'UE e dell'Estremo Oriente. Ci sono meno opportunità per la fornitura di varietà bianche e rosse. Quindi, potremmo dire che la domanda è superiore all'offerta. I nostri mercati principali sono Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Svezia, Danimarca, Belgio, Malesia e Hong Kong", conclude Mostafa.
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Mostafa Ali
Nile Establishment for International Trade
Tel: +20 100 735 0313
Email: M.Ali@nilefruit.com