Le mutate condizioni climatiche influenzano negativamente le colture, in termini sia di qualità che di resa. L'aumento delle temperature e i cambiamenti a livello globale non sono più solo ipotesi, ma una realtà per molti produttori. E' notizia degli ultimi giorni che l'anticiclone africano si sta installando sul Mediterraneo centrale e sull'Italia, ed entro la settimana in corso produrrà i suoi massimi effetti, specie al Sud con picchi sensibilmente superiori ai 40 gradi.
Prisma
Tuttavia, la tecnologia a disposizione degli agricoltori può mitigare in modo significativo gli effetti di questi fenomeni estremi. Progressi quali le varietà migliorate resistenti alla siccità, i metodi di coltivazione che fanno risparmiare acqua e riducono la necessità di fertilizzanti, i servizi di informazione sul clima possono ridurre il rischio di impatti negativi sull'agricoltura. In questo contesto si inseriscono a pieno titolo le soluzioni di Arrigoni, che aiutano gli agricoltori ad adattarsi alle nuove sfide in atto.
Le soluzioni proposte dall'azienda si chiamano Prisma® e Robuxta®, schermi termo riflettenti dalla tecnologia consolidata in grado di ridurre le temperature all'interno di ogni impianto e di allungare di conseguenza i cicli colturali. Entrambe queste soluzioni sono utilizzate prevalentemente nella coltivazione di solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, etc.), "baby leaf" e piccoli frutti.
Prisma
Le testimonianze sull'efficacia dell'azione degli schermi termo-riflettenti di Arrigoni sono ormai numerose. In Sicilia orientale, patria delle produzioni di pomodoro di alta qualità in serra come Marinda e Pachino, gli schermi Prisma consentono ormai a molti produttori di ridurre di ben 8 - 9 gradi la temperatura all'interno delle serre, così da prolungare i cicli produttivi, arrivando fino alla piena estate.
Nella piana del Sele, chi ha adottato gli schermi Arrigoni testimonia non solo un abbassamento delle temperature rispetto alle soluzioni precedentemente installate, ma anche un sensibile miglioramento vegetativo delle piante, grazie appunto all'illuminazione più equilibrata data da questi particolari schermi.
Robuxta
Un discorso a parte meritano gli schermi Robuxta, caratterizzati da elevata resistenza all'abrasione e progettati per l'uso su tensostrutture. Catene e trame di questi tessuti, infatti, sono realizzate con monofilo, la seconda trama è in bandella. Il monofilo aggiuntivo protegge la bandella di trama e impedisce che quest'ultima entri in contatto con i montanti e i cavi delle strutture di trazione, evitandone il danneggiamento.
Gli effetti positivi di Robuxta – applicata principalmente alle colture di piccoli frutti – si possono sintetizzare in una serie di concetti chiave: elevata resistenza meccanica; migliore distribuzione della luce intorno alle piante; sviluppo omogeneo delle piante (meno perdite e maggiore irradiazione utile per la fotosintesi); giusto livello di luce anche per piante con ridotta necessità di irradiazione; minori danni dovuti a radiazione diretta grazie alla diffusione e alla riflessione dei raggi infrarossi.
Robuxta
Milena Poledica, agronoma e membro del Team R&D di Arrigoni, spiega in dettaglio il funzionamento degli schermi termo-riflettenti Arrigoni: "Grazie agli speciali additivi LD-Light Diffusion formulati dal laboratorio Arrigoni e addizionati al filato in fase produttiva, la luce si diffonde in modo più uniforme attorno alla pianta, anche nelle parti più basse. La bandella in colore bianco di Prisma e di Robuxta assicura inoltre l'abbassamento della temperatura senza ridurre il passaggio di luce nello spettro PAR (Photosynthetically Active Radiation). Questi effetti combinati, riducono enormemente i danni da scottature e migliorano la qualità e la quantità della produzione. La temperatura inferiore facilita inoltre il lavoro degli operatori".
"I sistemi ombreggianti utilizzati finora, come le reti in colore nero e simili – conclude Poledica – hanno dimostrato di operare "riducendo" proprio la radiazione utile, ma con scarsa riduzione della temperatura. Questo è spiegato dal fatto che colori come nero e simili assorbono infrarosso corto (calore) trasferito poi al di sotto della copertura. A questi effetti si aggiunge che la luce filtrata in quel caso è diretta, in grado di aumentare il rischio di bruciature".
Per maggiori informazioni:
Arrigoni
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+39 031 803200
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www.arrigoni.it
