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In Piemonte nasce la certificazione vivaistica volontaria per la castanicoltura italiana

Il Mipaaf riconosce il vivaio regionale Gambarello come Centro per la conservazione e la pre-moltipicazione del castagno

Con pubblicazione sulla GU n° 22 del 28-01-2021 è entrato in vigore il DM di Riconoscimento del Centro per la conservazione e per la pre-moltiplicazione del castagno, ubicato presso il Centro Regionale di Castanicoltura - Vivaio Regionale Gambarello di Chiusa Pesio (CN). "Questo riconoscimento del Ministero delle politiche agricole (MIPAAF) è frutto di oltre 15 anni di azione del Centro piemontese per la tutela e lo sviluppo della castanicoltura italiana ed è di stimolo per migliorare ulteriormente ogni fase della filiera di questa coltura, oggi oggetto di grande attenzione su tutto il territorio nazionale", riferisce Gabriele Beccaro, responsabile scientifico del Centro Regionale di Castanicoltura.

Nella frutticoltura maggiore, il processo di produzione di piante certificate è una realtà assodata da decenni. Le piante commercializzate sono garantite e certificate per qualità fitosanitaria e rispondenza alle caratteristiche varietali. La certificazione genetico-sanitaria garantisce infatti la produzione di materiale con standard genetici e fitosanitari, la qualità della frutta e la tracciabilità di filiera. Anche la castanicoltura  richiede il rispetto degli stessi standard operativi.

Il processo della produzione di piante certificate si realizza nelle fasi di conservazione, pre-moltiplicazione, moltiplicazione e accrescimento.

"Presso il neonato Centro per la conservazione e per la pre-moltiplicazione si trovano piante madri di categoria ‘prebase’ coltivate in serra a doppio strato di rete antinsetto - aggiunge la dr.ssa Gabriella Mellano - Tali piante sono sottoposte a controlli fitosanitari visivi e saggi di laboratorio per virus, funghi, fitoplasmi, batteri e nematodi. Tutte le piante prebase sono inoltre controllate per la corrispondenza genetica. La coltivazione delle piante madri prebase permette di produrre piante di categoria ‘base’, cioè materiali che possono essere ceduti alla filiera vivaistica nazionale per la produzione finale di piante di categoria ‘certificato’. Questo processo riguarderà le cultivar italiane di castagno iscritte al registro nazionale dei fruttiferi."

Contatti:
Centro Regionale di Castanicoltura
[email protected]
www.centrocastanicoltura.org 

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