Nel 2020 il traffico marittimo in Unione Europea è diminuito del 10,2% rispetto all'anno precedente a causa degli effetti della pandemia di Covid-19. Lo ha reso noto l'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) precisando che ad essere maggiormente colpito, in particolare, è stato il traffico delle navi da crociera che ha accusato un calo dell'86% rispetto al 2019. Meno consistente, ma tuttavia rilevante, anche la flessione del traffico delle altre tipologie di navi come le portarinfuse e le portacontainer, che è diminuito del 5% circa.
Inoltre nel 2020 il commercio dell'UE per via marittima è sceso del 9,3%, diminuzione che è risultata maggiore rispetto alla media mondiale del -3,6% ed equivalente a una perdita di circa 226 milioni di tonnellate di scambi movimentati dai porti dell'UE.
L'EMSA ha specificato che, sulla base di una revisione dei dati doganali, nel 2020 il calo più significativo dei volumi del commercio marittimo è stato quello delle importazioni nell'UE da Paesi terzi, che sono diminuite del 12,2%. Anche il commercio marittimo tra gli Stati membri dell'UE ha risentito della pandemia, riducendosi del 7,1%. Le esportazioni via mare dall'UE verso i paesi extra UE hanno registrato un calo inferiore e pari al -4,3%.
L'EMSA ha chiarito che, a fronte del calo degli scambi commerciali per via marittima, nel 2020, tuttavia, la quota di tutto il commercio mondiale trasportato via mare è aumentata di tre punti percentuali salendo all'88%, dato che gli effetti della pandemia hanno avuto un impatto maggiore su altre modalità di trasporto come quella aerea, quella stradale e la modalità ferroviaria.
Fonte: Informare