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Aproniano Tassinari confermato presidente di Uncai

"E' in atto un radicale cambiamento in agricoltura e nel mondo, occorre esserne consapevoli e prepararsi. Nei prossimi anni il mio impegno in Uncai sarà quello di consolidare la spinta al cambiamento in tutta la categoria, attraverso la formazione e il confronto aperto e costruttivo con tutte le associazioni per garantire lavorazioni agromeccaniche e prodotti agricoli trasparenti e connessi con la domanda sempre più urgente di sostenibilità". Così si è espresso Aproniano Tassinari, confermato presidente di Uncai, l'associazione dei contoterzisti agromeccanici.

Quella di Tassinari è una storia professionale di grande spessore, iniziata, poco più che ventenne, in Lamborghini Trattori, con il fondatore Ferruccio a fargli da mentore. Si mise quindi in proprio, fondando a Ferrara la Agrifull Trattori. Quando questa venne assorbita dalla Fiat, iniziò la sua avvenuta in Cnh.

Nel 1991, con lo scioglimento di Federconsorzi, su mandato di Cesare Romiti gira l'Italia agricola insieme con Riccardo Ruggeri, ex amministratore delegato di New Holland, creando dal nulla la nuova rete vendita New Holland. Gran parte dei concessionari italiani di mezzi agricoli devono molto ad Aproniano Tassinari che raggiunge la vice presidenza di New Holland Italia.

Emerito dell'Accademia Nazionale di Agricoltura è stato successivamente membro della Giunta nazionale di Confindustria e ha guidato Unacoma (l'Associazione Costruttori Macchine Agricole), Cema (il Comitato Europeo Costruttori Macchine Agricole), Eima (l'Esposizione Internazionale di Macchine per l'Agricoltura) e Unima (l'Unione Nazionale Imprese Meccanizzazione Agricola), fino alla scelta di fondare Uncai, perché il suo progetto di porre fine alle decennali incomprensioni con le associazioni agricole non era ritenuto da tutti perseguibile, tanto meno quello di stringere un patto con Confagricoltura.

Il Consiglio nazionale Uncai è composto da Clevio Demicheli (Cremona), confermato anche nel ruolo di vicepresidente Uncai, Roberto Tamburini (Ravenna), Sergio Bambagiotti (Umbria), Damiano Merlin (Padova), Giuliano Chiochetto (Pavia), Giuliano Oldani (Milano, Lodi, Como, Varese), Massimo Silvestro (Cuneo) e Beppe Delsignore (Vercelli). Confermati i revisori Fabrizio Canesi, Francesco La Gamba e Roberto Scozzoli.