Problemi nella logistica dalla Nuova Zelanda verso il resto del mondo stanno alimentando la preoccupazione dei coltivatori della Hawke's Bay, i quali dubitano che i loro volumi di prodotto riusciranno ad arrivare sul mercato. Gli esportatori infatti non riescono più a effettuare prenotazioni di trasporto tra l'Australia e la Nuova Zelanda, perché le compagnie di navigazione internazionali stanno abbandonando le rotte trans-tasmaniche, relativamente remote e marginali, scegliendo invece le rotte più redditizie tra Cina, Europa e Stati Uniti.
La responsabile commerciale della sede per l'Oceania della compagnia navale Maersk, Therese Blank, ha detto: "Ci aspettiamo che l'interruzione della catena di fornitura neozelandese verrà mantenuta per tutto il picco della stagione delle esportazioni".
Recentemente, la compagnia ha fatto un investimento significativo per espandere il suo servizio in Nuova Zelanda, con l'aggiunta di una settima nave per sostenere il suo Southern Star Service.
Tuttavia, secondo Blank, il problema che la Nuova Zelanda deve affrontare non è solo la carenza di navi cargo. "Stiamo sperimentando anche l'impatto della congestione portuale nei porti d'oltremare, che sta influenzando la tempistica degli arrivi nei porti neozelandesi, poiché i vascelli sono in ritardo".
"Al momento, c'è così poco spazio, per le spedizioni, che le navi non accettano prenotazioni", ha detto Louise McGrath, presidente dello sviluppo e politica dell'industria dell'Australian Industry Group, aggiungendo che il peggio deve ancora venire, perché ci si aspetta che i supplementi di prezzo pre-natalizi aumenteranno da 410 euro a 4.105 euro, oltre ai costi di spedizione già più elevati.
Fonte: nzherald.co.nz
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