L'anno scorso, l'industria sudafricana dei mirtilli ha subito una forte scossa che ha iniziato ad allentare la presa che i coltivatori-esportatori di mirtilli hanno avuto sull'industria nascente.
Oggi Tiaan Rossouw della Rainbow Superfood, al centro di questo stravolgimento, afferma con enfasi: "Abbiamo visto in prima persona che otteniamo risultati migliori quando facciamo da soli. L'unico modo in cui i coltivatori di mirtilli possono sopravvivere è procurarsi loro stessi le piante dai vivai e decidere da soli la commercializzazione. Controllare noi stessi l'intera filiera offre un valore aggiunto".
In effetti, un notevole valore aggiunto. "Non è una voce: rilevando la commercializzazione di uno dei nostri coltivatori, siamo riusciti a raddoppiare i suoi profitti".
Rossouw parla della mancanza di trasparenza riguardo ai prezzi come uno dei principali ostacoli per i coltivatori, alcuni dei quali faticano a cavarsela con i guadagni attuali che sono, sostiene, sproporzionatamente bassi rispetto ai prezzi di mercato.
“Vogliamo solo sapere cosa succede realmente ai nostri piccoli frutti. Non è chiedere troppo".
Foto fornite dalla Rainbow Superfood
Rossouw fornisce il suo raccolto attraverso nove esportatori, più una parte che gestisce lui stesso. La Rainbow Superfoods è uno dei maggiori fornitori del Sudafrica per i mercati al di fuori dell'Europa, in tre continenti e quindici Paesi.
Il centro delle loro attività è il loro nuovo impianto di confezionamento a Paarl, che è il primo impianto per i mirtilli completamente indipendente costruito in Sudafrica, con una linea della Unitec ("la Rolls Royce nella selezione di mirtilli", dice Rossouw) e una capacità di 1.500 tonnellate al mese.
Il primo impianto di confezionamento indipendente per mirtilli in costruzione in Sudafrica, a Paarl (foto fornite dalla Rainbow Superfood)
"Cerchiamo di fare meglio degli altri"
I loro mirtilli sono in fioritura, in quella che potrebbe essere una stagione in anticipo di circa tre settimane. Entro la metà di luglio, confezioneranno la frutta coltivata a Rawsonville e quella di altri coltivatori della costa occidentale e del Boland. L'indipendenza è il loro obiettivo e, capacità permettendo, confezioneranno mirtilli per chiunque.
"Sui volumi non possiamo competere, ma ci assicuriamo di essere imbattibili sulla qualità, e questo approccio sta dando i suoi frutti, considerato che gli acquirenti chiedono proprio i nostri frutti. Il mirtillo è una referenza molto complicata da gestire, bisogna avere le basi giuste e il nostro obiettivo è lavorare meglio degli altri".
Frutteti di mirtilli della Rainbow Superfood a Rawsonville, Capo Occidentale
Una buona shelf life e una consistenza compatta, insieme alla catena del freddo, sono i fattori che determinano il successo del mirtillo. La genetica è ovviamente importante, ma non è determinante nella coltivazione dei mirtilli, dice Rossouw, sottolineando che molte delle loro piantagioni appartengono alla varietà Legacy, che costituisce un terzo delle piantagioni mondiali di mirtilli.
"Non si ottiene un premio sulla genetica, si ottiene un premio sui piccoli frutti di alta qualità".
Rossouw continua: "I mirtilli erano oro e tutti ci guadagnavano, ma ora sono più competitivi e i margini si sono ridotti. Invece di utilizzare organizzazioni che accettano commissioni eccessive e irragionevoli, dobbiamo cercare agenti d’esportazione affidabili, che offrano ottimi prezzi, insieme a commissioni molto più basse".
Per maggiori informazioni:
Tiaan Rossouw
Rainbow Superfood
Tel: +27 61 586 5047
Email: [email protected]
