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Il 2021 segna una crescita dei consumi

Le dinamiche commerciali del mango importato da oltremare

Sebbene in Sicilia vi siano delle coltivazioni in fase di espansione, gran parte del mango commercializzato in Italia continua ad arrivare dall'estero. Il prodotto proveniente dall'estero va distinto tra quello che arriva via mare e quello importato via aerea (vedi articolo correlato), perché sono prodotti distinti, che viaggiano su binari diversi in fatto di commercializzazione. A spiegarci le dovute differenze è stata Gianna Mezzetti, direttore Import della AL.MA. Srl di Milano.

Gianna Mezzetti

"Importiamo il mango via nave tutto l'anno - ha detto Mezzetti - da quattro provenienze: Brasile, Perù, Costa d'Avorio, Israele, ma la provenienza Brasile, con le varietà Tommy Atkins e Palmer, è presente sul mercato pressoché 12 mesi l'anno. Queste due varietà sono molto apprezzate in Italia per la loro bella sfumatura rossa sulla pelle. La polpa, un po' fibrosa, ha un sapore piacevole. Sono varietà resistenti ai lunghi trasporti".

"Dal Perù e dalla Costa d'Avorio arriva la varietà Kent, con la polpa senza fibra e un sapore delizioso quando giunge a maturazione. Il Kent che arriva via mare ha poca sfumatura rossa, la pelle è più verde, ma la polpa non ha fibre e, una volta giunta a maturazione, è morbida e dolce. In Italia questa varietà sta guadagnando popolarità".

Il 2021 segna una crescita dei consumi di mango in Italia
Ma come si sono comportate queste varietà sul mercato italiano? "Durante i mesi invernali di quest'anno – ha risposto la manager - fino alla Pasqua, domanda e offerta sono state equilibrate, perché non c'era troppo prodotto sul mercato. Da alcune settimane, però, contrariamente a quanto successo lo scorso anno nello stesso periodo, il mercato si è riempito di mango, creando una situazione che, unita all'inizio del consumo della frutta di stagione, sta provocando un generale calo dei prezzi, che si attestano nei mercati all'ingrosso intorno ai 7 euro per il box da 4 kg, contro i 10/11 euro dello stesso periodo nel 2020. Durante la pandemia, il consumo di mango ha subito sostanziali evoluzioni in senso positivo. Il canale preferenziale per la vendita del mango via nave è la GDO, data la differenza di prezzo che intercorre con il prodotto via aerea. Nei mesi di marzo 2019/20 i volumi di vendita si sono mantenuti sostanzialmente invariati per Alma, aggirandosi sulle 36 tonnellate, mentre nel mese di marzo del 2021 sono saliti a 100 ton".

"Trattandosi di un prodotto per lo più gestito in GDO - ha aggiunto l'esperta - molte oscillazioni di volume possono dipendere dalle azioni promozionali e dal prezzo favorevole. Per quanto riguarda la nostra azienda nello specifico, l'attenzione alla qualità, la freschezza dovuta alla giusta rotazione di magazzino, la selezione attenta del prodotto ci hanno portato una certa fidelizzazione dei clienti, che ci riconoscono il valore del nostro servizio. La GDO è ultimamente molto più attenta, nel promuovere i prodotti, e fa molto caso alle indicazioni degli importatori che, in contatto con i produttori, sanno indicare quando la frutta è nel momento migliore in termini di qualità e prezzo. Tutto ciò ovviamente ha aiutato a rendere il mango popolare e alla portata di tutti. A sostegno di quanto detto, c'è da notare che, nell'aprile 2021, periodo di forti azioni promozionali da parte di alcune catene, i nostri volumi in vendita cresciuti a 173 ton".

Il mango via nave non necessita di particolari accorgimenti nella logistica della filiera. Deve essere conservato a una temperatura di circa 8° e viene fornito solitamente a maturazione arretrata, un poco sensibile al tatto. Essendo un frutto climaterico, al cliente finale basta lasciarlo 2/3 giorni a temperatura ambiente perché raggiunga la sua maturazione perfetta. Il mango al dettaglio viene spesso commercializzato a peso e, da ultimo sempre più spesso, a pezzo. I calibri preferiti dalla GDO sono 360 o 380 grammi, come peso minimo garantito al consumatore finale.