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In attesa del via libera del Ministero per l'introduzione del parassitoide

Drosophila suzukii, è il momento di alzare la guardia

Con l'invaiatura delle varietà di ciliegie più precoci, dal sud al nord d'Italia, è il momento di alzare la guardia contro il moscerino Drosophila suzukii. Negli scorsi anni, i danni causati sono stati diversi, a seconda delle stagioni. Fra l'altro, gli attacchi hanno riguardato anche fragole, piccoli frutti e, talvolta, pure albicocche.

"I voli sono iniziati - dice Stefano Caruso del Consorzio Fitosanitario di Modena - e al momento la situazione pare sotto controllo. Ma è indispensabile tenere alta la guardia e non farsi trovare impreparati".

Chi ha le reti di protezione è bene che ne inizi la chiusura, previo rilevamento con le catture in trappola. Anche per i trattamenti è bene consultare il proprio tecnico. Fra l'altro, per i prossimi mesi è attesa dal Ministero l'autorizzazione per il lancio del parassitoide Ganaspis brasiliensis.

Se l'autorizzazione non subirà particolari ritardi, è possibile che già dalla tarda primavera, o nel periodo estivo, si possano effettuare i lanci per verificare l'efficacia del parassitoide (cfr. FreshPlaza del 26/03/2021).

Il monitoraggio di Drosophila suzukii ha evidenziato per il 2020 livelli di popolazione e infestazioni su ciliegio, fragola e piccoli frutti, che possono essere considerati complessivamente di media/alta intensità. Una volta immesso sul territorio, Ganaspis brasiliensis agirà in sinergia con un altro parassitoide rivenuto nel 2019 in Trentino, Leptopilina japonica, anch'essa in grado di attaccare efficacemente lo stadio larvale di D. suzukii.