Il progetto di creare un collegamento fisso tra la Spagna e il Marocco nello stretto di Gibilterra si studia ufficialmente dal 1979, quando furono creati l'agenzia di studi marocchina SNED e l'Istituzione spagnola per la ricerca di un collegamento fisso nello stretto di Gibilterra (SECEGSA).
Quest'idea sta tornando ora alla ribalta, soprattutto dopo gli accordi commerciali tra il Regno Unito e il Marocco, in seguito alla Brexit. Uno di questi prevede la rimozione delle tariffe d'importazione inglesi sui pomodori marocchini. Attualmente, il 25% dei pomodori e il 75% dei frutti di bosco che si consumano nel Regno Unito provengono dal Marocco, e l'accordo post-Brexit che è stato concluso tra i due paesi a ottobre 2019 rafforza ulteriormente le relazioni commerciali.
Il commercio è solo uno dei settori in cui i due paesi possono crescere insieme. Il turismo è un altro comparto che può beneficiare di un collegamento tra Tangeri e Gibilterra, una volta eliminate le misure anti Covid-19. E' per questo motivo che i due paesi non solo sognano un tunnel tra le due coste, ma stanno anche valutando la possibilità di creare rotte marittime per passeggeri e merci e di ampliare i collegamenti aerei.
2030 o 2040
Attualmente, il progetto tra il Regno Unito e il Marocco è ancora solo una dichiarazione d'intenti, in seguito alla nuova situazione geopolitica creata dalla Brexit. Ma gran parte del lavoro preparatorio è già stato svolto da Spagna e Marocco, che avevano pensato al 2030 o al 2040 per la costruzione del tunnel. Nei loro piani, il contributo del settore privato era considerato indispensabile a causa del costo molto elevato del progetto.
Dopo più di 40 anni di studi approfonditi, e dopo più di un secolo di proposte che fanno già parte della ricca storia dell'ingegneria civile, il progetto più fattibile, secondo la SECEGSA, è un tunnel di 38,67 chilometri tra Punta Paloma, a Tarifa (Spagna), e Punta Malabata, vicino a Tangeri (Marocco). Di questi, 27,75 chilometri passerebbero sotto il mare, con una profondità massima di 475 metri e una pendenza del 3%.
Negli ultimi mesi, i funzionari della SECEGSA si sono incontrati con i leader politici e i rappresentanti della società civile della zona del Campo di Gibilterra per informarli sulla situazione del progetto. Nell'ultima riunione, Pablo Díaz, capo del Dipartimento per lo Sviluppo Socio-Economico, ha detto al sindaco di San Roque, Juan Carlos Ruiz Boix, che i lavori potrebbero iniziare nei prossimi decenni.
Fonte: europasur.es