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Focus sul mercato mondiale dei mirtilli

La stagione dei mirtilli peruviani è finita e, al momento, il mercato è dominato soprattutto dal Cile. Tuttavia, il Paese sudamericano sta affrontando una carenza di braccianti per la raccolta e i volumi diretti in Europa dovrebbero cominciare a diminuire dalla settimana 7. In seguito, la stagione si sposterà nei Paesi del Mediterraneo, come Spagna e Marocco. Entrambi le nazioni prevedono di arrivare sul mercato più tardi, il che potrebbe creare un possibile gap. In Nord America i volumi minacciano di accumularsi sulla East Coast, mentre si prevede un'offerta minore sulla West Coast a causa di problemi logistici al porto di Los Angeles. In Sudafrica, i volumi sul mercato interno sono in calo dopo che i prezzi sono crollati a causa di una grande offerta di mirtilli nazionali.

Paesi Bassi: mercato turbolento per i mirtilli
Secondo un importatore olandese, attualmente il mercato dei mirtilli si mostra turbolento. "Stiamo affrontando molti ritardi nel trasporto per via marittima dal Cile. Solitamente, in Germania sono in corso grandi promozioni che stanno svuotando il mercato, quindi il commercio giornaliero è un po' sotto pressione. Questa settimana sarà l'ultima a vedere grandi arrivi dal Cile, dopodiché l'offerta calerà rapidamente. Dalla settimana 6-7 in poi sarà disponibile solo il 50% del volume attuale. Il Cile ha grandi problemi di manodopera, il che significa che la frutta non può essere sempre raccolta in tempo. Ciò si riflette nella qualità degli arrivi, che mostrano consistenti volumi di bacche troppo mature e delicate. I prezzi sono tra i 5 e i 5,50 euro (per il prodotto sfuso)".

"Il Marocco sta iniziando la stagione lentamente. Il freddo ha causato un po' di ritardo e ciò ha permesso di raggiungere l'ottimo prezzo attuale di 9 euro - afferma l'importatore - Ci aspettiamo che la qualità della stagione cilena raggiunga il suo massimo a partire dalla settimana 7, mentre il Marocco avrà poi dei buoni volumi commerciali disponibili dalla settimana 7-8, in modo che le stagioni si fondano perfettamente l'una nell'altra".

Germania: carenze e problemi di qualità nel settore al dettaglio
Attualmente la Germania sta sperimentando un mercato dei mirtilli molto difficile. La maggior parte dei volumi proviene dal Cile, ma la pandemia nel Paese ha creato una carenza clamorosa di personale di raccolta e di materiali di imballaggio. "Stiamo notando chiare carenze nelle esportazioni verso l'Europa - ha spiegato un importatore tedesco - Molti volumi vengono raccolti troppo tardi, il che li rende inadatti all'export europeo e capita anche che non si possano offrire negli Stati Uniti. Abbiamo anche problemi con il trasporto navale a Rotterdam. Non è raro che la nostra merce arrivi con una settimana di ritardo e, naturalmente, nemmeno questo aiuta la qualità del prodotto".

La domanda nel settore al dettaglio tedesco, d'altra parte, è più alta che mai. "Naturalmente, la chiusura del canale Horeca ha fatto sparire una parte della domanda nel settore all'ingrosso. Tuttavia, ciò viene più che compensato dalle vendite nel settore al dettaglio. E' da un po' di tempo che stiamo notando tale richiesta elevata: i volumi di raccolto durante la stagione cilena aumentano ogni anno. Questo vale anche per la domanda, per cui non ci sono eccedenze. La situazione del mercato rimane più o meno la stessa".

A causa dei suddetti problemi, la stagione cilena terminerà qualche settimana prima. Gli ultimi grandi volumi dovrebbero arrivare nella terza settimana di febbraio. Normalmente, i quantitativi sono cospicui fino a marzo. "Ciò significa che passeremo al prodotto marocchino e spagnolo molto prima del solito". Attualmente i prezzi dei mirtilli cileni ammontano a 6-8 euro/kg, il prodotto spagnolo e marocchino dovrebbe partire con un prezzo di circa 10 euro/kg.

Regno Unito: meno esportazioni del previsto dal Cile
La stagione dei mirtilli è iniziata bene, dopo la conclusione anticipata di quella europea. Ciò ha portato a prezzi elevati a settembre e ottobre, anche se il mercato ha subito una certa pressione verso la fine di ottobre e a novembre, a causa dei grandi volumi esportati dal Perù. A dicembre il mercato ha iniziato a mostrare segni di ripresa. Finora gennaio è stato un mese decente, perché il Cile non ha esportato i volumi enormi, che erano previsti.

Francia: la domanda dei mirtilli è bassa
Al momento, il mercato francese è dominato dai miritilli cileni. La qualità e i volumi in arrivo sono soddisfacenti per i commercianti francesi. Ai mirtilli del Cile seguiranno quelli della Spagna, più vicini a casa. Tuttavia, la domanda sul mercato è piuttosto debole.

Italia: le vendite mantengono
Un importante grossista del nord d'Italia afferma che il mercato dei mirtilli è vivace, nonostante manchi il canale Horeca. Pasticcerie e ristoranti sono da sempre forti acquirenti di mirtilli ma, nonostante le chiusure dovute alla pandemia, gli acquisti non mancano. Il prodotto attuale proviene dal Cile, mentre nelle scorse settimane arrivava dal Perù. L'importazione avviene per via aerea o via nave e al grossista arriva il prodotto già confezionato in vaschette da 125 grammi.

Il grossista vende mirtilli di tipo "gigante" e il prezzo all'ingrosso, nel mese di gennaio, ha oscillato fra 8 e 11 euro/kg. La qualità è buona. Dopo il Cile inizierà l'importazione dal nord Africa, in particolare dal Marocco, e, dalla primavera inoltrata, partirà la produzione italiana prima nel sud e poi al centro e nord d'Italia. In primavera ed estate, ci sarà competizione con il prodotto della Polonia.

Spagna: possibile vuoto di mercato a causa di un raccolto più tardivo
Nonostante la pandemia e le severe restrizioni adottate in tutto il mondo, la domanda di mirtilli rimane elevata. Le vendite di mirtilli sudamericani (Argentina, Cile e Perù) stanno andando molto bene. Tuttavia, i volumi sembrano essere più piccoli quest'anno. Le ultime spedizioni di mirtilli cileni arriveranno in Europa tra la prima e la seconda settimana di febbraio, quando la stagione sudamericana giungerà al termine, come di consueto, all'inizio di marzo. Nelle ultime settimane di febbraio arriveranno solo alcuni volumi di mirtilli peruviani.

Allo stesso tempo, la Spagna ha avuto a che fare con forti nevicate e gelo all'inizio di gennaio, che causeranno dei ritardi nella produzione. Anche il Marocco sta iniziando lentamente quest'anno. Pertanto, si prevede che i volumi di mirtilli saranno molto limitati tra le ultime due settimane di febbraio e le prime due di marzo. Da quel momento in poi, i volumi spagnoli aumenteranno gradualmente.

Polonia: alle spalle una stagione ricca di sfide
La Polonia ha sperimentato una stagione difficile per i mirtilli in estate, con gelate che hanno avuto un impatto sul 30-40% circa dei raccolti delle varietà precoci. All'inizio della campagna, l'andamento della domanda è stato molto lento, ma con l'avanzare della stagione ha preso vigore. Quest'anno il prezzo dei mirtilli dalla Polonia è stato più alto a causa degli effetti del clima e della pandemia. La coltivazione dei mirtilli ha costi più elevati rispetto a quella della maggior parte degli altri frutti e a ciò si aggiunge il fatto che quest'anno la Polonia ha avuto un problema con la forza lavoro perché la pandemia ha reso difficile per i lavoratori ucraini andare a lavorare in Polonia. I mirtilli polacchi si vendono in tutto il mondo, ma i Paesi europei, così come il Medio Oriente e l'Asia, rimangono i mercati più importanti per la produzione di questo Paese.

Sudafrica: più vendite sul mercato locale a causa di una logistica difficile
Fino alla fine del 2020 sono state esportate 15.636 tonnellate di mirtilli sudafricani. Un valore più alto rispetto alla stagione 2019/20, quando furono esportate 12.221 ton. Il picco delle esportazioni c'è stato tra la settimana 41 e la settimana 46. Tuttavia, le forti precipitazioni e i danni causati dal freddo hanno fatto crollare le iniziali previsioni di raccolto. A causa della carenza di capacità nel trasporto aereo e dei ritardi nella logistica, molti coltivatori hanno deciso di vendere i loro prodotti sul mercato locale, il che ha provocato un crollo dei prezzi. Il settore si è posto l'obiettivo di esportare più mirtilli via nave invece che per via aerea, perché il costo di quest'ultima forma di trasporto è molto alto e, con la pandemia, è solo aumentato ulteriormente.

La settimana scorsa, il prezzo dei mirtilli sul mercato interno era di 100,47 ZAR (5,45 euro) al kg. Attualmente i prezzi sono aumentati del 77% a 177,33 ZAR (9,46 euro) al kg, mentre le scorte diminuiscono. Per quanto riguarda l'export, la maggior parte dei volumi va nel Regno Unito e nell'Ue. Anche il Medio Oriente e l'Asia rimangono destinazioni importanti.

Stati Uniti: i ritardi al porto potrebbero complicare la stagione
In Nord America l'offerta di mirtilli è più bassa del solito, il che è in gran parte dovuto a problemi logistici. La maggior parte dei mirtilli proviene dal Cile, che ha iniziato le spedizioni nel nuovo anno. Questo prodotto viene inviato principalmente verso la East Coast. I mirtilli messicani, invece, vanno principalmente nella West Coast. Attualmente il Cile sta sperimentando una carenza di manodopera per la raccolta. Anche il Perù ha terminato prima del previsto. Inoltre, attualmente ci sono ritardi significativi al porto di Los Angeles. A volte, quindi, le spedizioni subiscono un ritardo di qualche giorno. I volumi sono ancora disponibili sul mercato. Un importatore della East Coast è un po' preoccupato di questi sviluppi, perché i volumi destinati alla West Coast potrebbero venire dirottati verso la East Coast. Questo a sua volta porterà ad una maggiore concorrenza e volume.

Al momento la domanda di mercato è stabile, ma con un'offerta sempre più ridotta. Inoltre, i consumatori sono più interessati alle confezioni più grandi di mirtilli. In aggiunta, nelle ultime due settimane il prezzo è salito ulteriormente, a beneficio dei coltivatori in Messico e Cile. Il picco dei volumi dal Cile dovrebbe continuare fino a marzo.

Cina: produzione e potenziale di mercato in crescita
Inizialmente la stagione dei mirtilli cileni ha mostrato una qualità non molto favorevole. Con lo sviluppo del mercato sono sempre di più gli esportatori che scorgono il potenziale del mercato cinese e quindi iniziano a esportarvi. Tuttavia, alcuni dei nuovi esportatori non hanno familiarità con l'andamento del mercato cinese e non sanno quale tipo di frutta vogliono i clienti locali. Alcuni inviano su tale mercato prodotti di scarsa qualità e in modo massiccio. Nel complesso, la pandemia ha ridotto il potere d'acquisto di questo costoso frutto d'importazione. Rispetto agli anni precedenti, quest'anno le vendite non sono così buone e ciò è in parte dovuto alla paura dei virus.

Nonostante il volume delle importazioni di mirtilli in Cina aumenti rapidamente ogni anno, il numero di serre nella provincia di Yunnan sta crescendo altrettanto velocemente. Le aziende nazionali hanno un enorme vantaggio in termini di piantagione di mirtilli e di volume di produzione totale. C'è un enorme potenziale di mercato. Un numero crescente di aziende internazionali ha investito nei coltivatori di mirtilli cinesi. Ciò sta mettendo enormemente sotto pressione il mercato di questo prodotto.

Dal 2018 si sono aggiunte varietà meridionali ad alto fusto. Più dell'80% delle aree di produzione del nord è rappresentato da queste cultivar e più del 60% della produzione in serre non riscaldate nelle zone di produzione dello Shandong sono varietà meridionali ad alto fusto. Le varietà di mirtillo 'O'Neill', 'Misti', 'Legosi', 'Emerald' e 'Jewelry' sono diventate quelle dominanti a sud del fiume Yangtze.

Australia: picco di vendite
Attualmente la stagione dei mirtilli è in pieno svolgimento in Australia e i prezzi nei negozi sono saliti alle stelle. L'anno scorso si sono coltivate 19.000 ton di mirtilli, con un aumento nei volumi del 13%. Il valore è aumentato del 10% a 338,7 milioni di AUD (212,7 milioni di euro).

Nuova Zelanda: aumento del consumo di mirtilli
Le statistiche pubblicate a dicembre hanno mostrato che, nella scorsa stagione, i neozelandesi hanno consumato la cifra record di 8 milioni vaschette di mirtilli per un valore di oltre 30 milioni di NZD (17,6 milioni di euro). Si tratta di un aumento di 1,1 milioni di vaschette (15,2%). L'associazione industriale dei coltivatori di mirtilli della Nuova Zelanda prevede che le vendite possano aumentare ulteriormente quest'estate, a causa della crisi legata alla pandemia. Per inciso, il 60% dei mirtilli viene esportato, soprattutto in Australia e in Asia.

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