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Sofie Vandereycken della belga Presa

Negli ultimi anni si e' molto diffuso l'imballaggio monomateriale

Il Covid-19 ha influenzato enormemente le persone e il modo in cui vivono. Ma ha anche influenzato le modalità di confezionamento. "Prima della crisi, la tendenza era quella di utilizzare il minor numero di imballaggi possibile. Ora se ne aggiungono, anziché ridurli", dice Sofie Vandereycken dell’azienda belga Presa, specializzata in packaging. "Molti tipi di frutta e verdura vengono nuovamente confezionati in film di plastica, per motivi igienici. Questo tipo di imballaggio era in discussione prima della crisi pandemica. Ma la domanda è di nuovo aumentata".

Sofie si chiede se questa tendenza continuerà, dopo che sarà finita l'emergenza. "Non riesco a prevedere il futuro. Penso però che la tendenza all'aumento del packaging continuerà ancora un po'. C'è anche più interesse per imballaggi monomateriale. E' molto più facile da riciclare, rispetto al packaging composto da più materiali. Quindi, è sostenibile. Tale confezione può essere in pellicola di plastica o carta".


La flow pack verticale serie Leaf.

Macchina flow pack verticale serie Leaf
Presa ha recentemente aggiunto una macchina al suo assortimento: la flow pack verticale serie Leaf che soddisfa perfettamente la domanda di imballaggi monomateriale. "La Leaf è stata progettata per produrre sacchetti di carta. Questi sono realizzati in carta compostabile e riciclabile al 100%. Utilizza materiali rivestiti. Ciò rende l'imballaggio ideale per patate e altri ortaggi a radice", spiega Sofie. "Questa macchina non è solo in acciaio inossidabile. La sua costruzione include anche materiali riciclati, come la plastica raccolta negli oceani. Questo aiuta a ridurre i rifiuti plastici".

Pellicola di plastica
"Abbiamo investito in soluzioni di imballaggio in carta. Ma offriamo ancora quelle in film plastici. La carta non ha tutte le proprietà della plastica. E alcuni prodotti richiedono la pellicola. Per questo abbiamo diverse macchine che possono produrre un imballaggio solido, con la minor quantità di plastica possibile. E' anche importante impostare le macchine nel modo migliore per sprecare meno plastica possibile".

E sull'uso della marcatura laser...
Alcuni anni fa, molte persone etichettavano con il laser i prodotti ortofrutticoli. La consideravano una buona alternativa all'imballaggio. Ma questo metodo di etichettatura non ha avuto successo. "I costi di avviamento per la marcatura laser sono molto più alti rispetto all'etichettatura convenzionale", aggiunge Sofie. "A parte questo, non è possibile utilizzare il laser su tutti i tipi di frutta e verdura. La marcatura laser di un prodotto non deve influire sulla sua durata. Se, invece, lo fa, lo spreco di cibo aumenta e quindi non è sostenibile".

"Offriamo soluzioni per imballaggi in carta e film. Quindi, la scelta spetta ai nostri clienti. Le persone si affrettano a dire che il film di plastica non è sostenibile. Ma anche l'uso della carta a volte è discutibile. Cerchiamo quindi di consigliare i nostri clienti nel miglior modo possibile. E' fondamentale che loro, così come i consumatori, si sentano a proprio agio con una confezione", conclude Sofie.

Per maggiori informazioni
Sofie Vandereycken
Presa
558 Brusselsesteenweg
3090 Overijse - Belgio
Tel.: +32 (0) 265 70 222
Email: marketing@presa.com    
Web: www.presa.com

Data di pubblicazione: