Che consumatore troveremo, alla fine della pandemia? Se lo chiede Leonardo Odorizzi, operatore del comparto ortofrutticolo. "Ascoltando l'ultima intervista di papa Francesco - esordisce Odorizzi - ciò che da imprenditore più mi ha colpito è quando ha detto dopo il Covid nulla sarà come prima. Forse migliore? Di certo diverso. Anche l'ortofrutta dovrà confrontarsi con un consumatore diverso: sarà più attento, di certo più esigente. Faticherà a fidarsi, sceglierà prodotti che gli danno maggiori garanzie e che gli ispirano maggiore sicurezza. E per fiducia si intende anche quella relativa alla comunicazione, alle fonti e al messaggio".
Leonardo Odorizzi in una foto d'archivio
Odorizzi è uno dei promotori de La Grande Bellezza Italiana, una rete d'imprese che ha aderito a un progetto di filiera con le Università di Verona, Trento e Napoli, che mira a garantire una comunicazione verificata, oggettiva e consapevole.
A questo proposito, Odorizzi precisa che "La reputazione di una marca credo posso ritornare fondamentale e prioritaria nella scelta di un consumo consapevole. Certo, le informazioni non debbono mancare e vanno messe a disposizione di tutti coloro desiderino accedervi, ma la scelta dell'acquisto spesso è veloce e talvolta impulsiva. Avere un brand riconoscibile è dunque fondamentale".
Conclude: "Non ci spaventa il futuro, ma ci preoccupa il giudizio del consumatore che valuterà i nostri prodotti e, in questo campo, non si può sbagliare, pena la perdita del cliente. La marca è elemento di distinzione e di garanzia, ma anche di responsabilità. Il nostro gruppo continua nella ricerca del miglioramento della qualità dei packaging, e del servizio".
Contatti:
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