"Il 2020 lo ricorderemo anche per la carenza di disponibilità di uva Italia nel periodo natalizio. Infatti, nei giorni che precedono le festività, sui bancali ortofrutticoli ci sarà una notevole assenza di questa varietà. Una buona parte del prodotto è stato colpito da malattie funginee (botrite), a causa del tasso di umidità molto elevato e prolungato delle scorse settimane". E' quanto riferisce la Commissione Italiana Uva da tavola in uno dei suoi ultimi aggiornamenti per la campagna 2020.
Nella foto a sinistra, uva Italia in esposizione nei supermercati. A sinistra, vigneti danneggiati dalla botrite.
"Molti grappoli non sono più commercializzabili. Tanti programmi siglati con i clienti sono saltati. Diverse insegne si stanno riversando su varietà di uve estere oppure verso produzioni italiane di uve bianche seedless, che finora non venivano prese molto in considerazione".
"I danni economici sono rilevanti, in quanto a essere colpiti non sono soltanto quei grappoli che volontariamente i produttori hanno lasciato sulle piante per poter fornire un prodotto più fresco possibile, ma anche la merce stoccata frigoconservazione nei giorni immediatamente successivi alle nebbie".
"Non è sicuramente il primo anno che si verificano elevati tassi di umidità, ma in questa campagna le produzioni erano già di per sé deboli, proprio a causa dell'andamento climatico anomalo, caratterizzato da una primavera fredda e un'estate estremamente calda. Al momento, oltre a limitati quantitativi di uva Italia, sui mercati sono presenti varietà come Regal (nella foto in alto) e residui di Red Globe e Black Pearl".