Il mercato tedesco ha visto finora prevalere il cavolfiore domestico, ma i primi lotti di prodotto spagnolo sono arrivati e, a Francoforte, hanno segnato un prezzo di 5-6 euro per un cartone da sei cespi, il che significa che si vendono rapidamente. I lotti belgi e olandesi completano il mercato. Berlino aveva in vendita gli ultimi cavolfiori polacchi, ma non convincevano completamente in termini di qualità e quindi sono stati messi in vendita con un'ampia gamma di prezzi. Le forniture italiane e francesi non sono ancora arrivate sul mercato. Nonostante ciò la domanda si è potuta, nel complesso, soddisfare.
In alcune zone, la domanda è migliorata. A volte, tuttavia, si è dimostrata piuttosto gestibile. I prezzi non sono cambiati significativamente. A Francoforte, i prezzi sono diminuiti a causa della competizione da parte del prodotto spagnolo. Anche ad Amburgo, i prezzi sono diminuiti un po' nel complesso. A Monaco, i commercianti sono riusciti a incrementare la domanda all'inizio della settimana e, quindi, hanno confermato i prezzi.
Mele
Per quanto riguarda le mele, la produzione locale ha ricoperto un ruolo di primo piano all'interno di un'offerta diversificata. La disponibilità è stata spesso in armonia con le vendite, anche se queste ultime sono diminuite leggermente in alcuni luoghi. I prezzi sono rimasti prevalentemente ai livelli precedenti.
Pere
Nel complesso, le vendite di pere sono andate a rilento. La qualità è stata generalmente convincente e i distributori hanno raramente avuto bisogno di intervenire sui prezzi. A livello locale, la frutta italiana ha avuto prezzi più bassi perché si è adattata alla domanda.
Uva da tavola
Le offerte di uva da tavola italiana hanno continuato a dominare il commercio, che comunque ha subito un leggero rallentamento. Inoltre, nel settore di vendita al dettaglio le eccedenze hanno ostacolato il collocamento dei prodotti regolari. A volte, per alcuni lotti i prezzi sono diminuiti.
Mandarini
Il clima autunnale avrebbe dovuto migliorare la domanda di mandarini, ma in alcuni luoghi i clienti si sono dimostrati restii agli acquisti. La ragione di ciò era rappresentata da incertezze a livello qualitativo, dai prezzi elevati e dai profitti del commercio al dettaglio. Sono stati praticati degli sconti per accelerare le vendite.
Limoni
La domanda di limoni non è stata particolarmente solida, anche se è aumentata un po' grazie alle basse temperature. Tuttavia, la fornitura era troppo grande e i venditori hanno dovuto spesso ridimensionare i prezzi.
Banane
Per quanto riguarda le banane, da una parte fornitura e domanda sono state più o meno in equilibrio e ciò ha fatto rimanere i prezzi invariati. Dall'altra, il commercio ha subito spesso dei rallentamenti. Come risultato, in alcuni casi i prezzi si sono dovuti ridurre un po' per diversi marchi.
Lattuga
La Spagna ha avuto quasi un monopolio, sul mercato della lattuga iceberg. Le possibilità di vendita erano limitate. La pandemia di Covid-19 ha determinato un consumo pro capite più basso e, per stimolare le vendite, si sono dovuti praticare degli sconti.
Cetrioli
I cetrioli spagnoli hanno dominato il commercio tedesco. Questo prodotto ha mostrato prezzi più bassi rispetto alla concorrenza olandese, belga e tedesca. Ciò ha determinato un calo nei prezzi. In alcuni casi, i prezzi dei cetriolini hanno mostrato degli incrementi.
Pomodori
Sul mercato tedesco era presente un vasto assortimento di pomodori. Nelle vendite, non si è potuta notare una tendenza chiara e ciò ha significato che, a seconda del luogo, i prezzi si sono sviluppati in maniera piuttosto diversa.
Peperoni dolci
Il mercato tedesco dei peperoni dolci è stato dominato dalle forniture spagnole, a scapito delle spedizioni turche e olandesi. Le merci belghe, marocchine e domestiche hanno completato il mercato. Le opportunità di vendita sono state molto diverse e ciò ha comportato un calo di prezzo in alcuni casi e un aumento di prezzo in altri.
Fonte: BLE