Il sedano, tra gli ortaggi consumati quotidianamente, è il più coltivato in Europa, è comunque molto diffuso nel mondo per le sue proprietà sensoriali e nutrizionali. In particolare, le coste e le foglie sono ampiamente utilizzate nella cucina tradizionale italiana, essendo ricche fonti di proteine, vitamine, carotenoidi, fibre, fenoli, flavonoidi e tannini con proprietà aromatiche e salutari.
Ricercatori dell'Università di Roma "La Sapienza" hanno analizzato l'ecotipo di sedano bianco IGP 'sedano bianco di Sperlonga' per ottenere il profilo metabolico delle sue parti edibili (coste e foglie) anche in relazione a qualità, freschezza e proprietà biologiche.
"Per la prima volta è stata segnalata la presenza di alcuni fenoli negli estratti di sedano. Il basso contenuto di ammine biogene e micotossine ha confermato la qualità e la freschezza del sedano. Per quanto riguarda le proprietà biologiche, gli estratti etanolici hanno inibito il danno al DNA da stress ossidativo indotto dal terz-butilidroperossido e dai radicali liberi DPPH e ABTS, evidenziando le proprietà antimutagena e antiossidante del sedano", riferiscono i ricercatori.
Per analizzare gli estratti di sedano, è stato utilizzato un approccio multimetodologico, comprendente NMR, MS, HPLC-PDA, GC-MS e analisi spettrofotometriche. Zuccheri, polialcoli, amminoacidi, acidi organici, fenoli, steroli, acidi grassi, ftalidi, clorofille, tannini e flavonoidi sono stati rilevati in diverse concentrazioni negli estratti di coste e foglie, indicando parti di sedano come fonti nutraceutiche.
Visti i risultati ottenuti, il protocollo analitico proposto per questo studio potrebbe essere raccomandato anche per altri ecotipi di sedano poiché permette di evidenziare eventuali differenze di profilo dei metaboliti. "Complessivamente, la metodologia applicata ci ha permesso non solo di caratterizzare tratti speciali e
proprietà nutritive del sedano bianco di Sperlonga, ma anche di evidenziare un possibile interesse per i suoi sottoprodotti come nutraceutici, che richiedono ulteriori sviluppi", concludono i ricercatori.
Fonte: Cinzia Ingallina, Donatella Capitani, Luisa Mannina, Simone Carradori, Marcello Locatelli, Antonella Di Sotto, Silvia Di Giacomo, Chiara Toniolo, Gabriella Pasqua, Alessio Valletta, Giovanna Simonetti, Alessia Parroni, Marzia Beccaccioli, Giuliana Vinci, Mattia Rapa, Anna Maria Giusti, Caterina Fraschetti, Antonello Filippi, Alessandro Maccelli, Maria Elisa Crestoni, Simonetta Fornarini, Anatoly P. Sobolev, 'Phytochemical and biological characterization of Italian “sedano bianco di Sperlonga” Protected Geographical Indication celery ecotype: A multimethodological approach', 2020, Food Chemistry, Volume 309.