In un panorama commerciale piuttosto statico, il kako Tipo romagnolo ha trovato la propria isola felice: la Sardegna. "E' un trend partito già da qualche anno - afferma l'intermediario di ortofrutta romagnola Mirco Zoffoli - e quest'anno si conferma. In Sardegna, vi è un'alta richiesta di questo prodotto, sia nei mercati all'ingrosso, sia nella Gdo".
Mirco Zoffoli mostra in maniera originale il suo prodotto
Al di là di questo aspetto, il mercato è piuttosto fermo, al momento: "Da qualche giorno non c'è una richiesta molto vivace, specie nei mercati all'ingrosso, mentre va un po' meglio nella Gdo. Non sono ben chiari i motivi, ma i grossisti ne richiedono molto meno. Davanti abbiamo ancora 20-30 giorni di mercato, quindi l'auspicio è che le vendite riprendano anche in questo canale".
Circa le quantità, Zoffoli ritiene che in regione manchi un 20-30% del kako Tipo e un 40% del Rojo. "Sul prodotto tradizionale manca un calibro. Vi è molto 22-24, che non è molto richiesto, mentre il medio 24-26 e il grosso è meno presente e ciò comporta una riduzione dei prezzi. Chi ha lavorato bene e dispone di calibri elevati spunta buone liquidazioni".
Vaschette da 4 frutti, un classico per la Gdo
Sul fronte estero, Zoffoli lavora molto con la Francia e la Svizzera. "Le vendite erano partite bene - conclude - ma poi hanno rallentato anche all'estero. In Svizzera, già da qualche settimana, i centri commerciali sono chiusi nel weekend, per via della pandemia, e questo ha frenato gli acquisti da parte della Gdo".
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