"Al momento non sono disponibili grandi lotti di indivia belga", afferma Alban Descamps della En'Diva. "L'ultima stagione è stata piuttosto secca, il che significa che le riserve di radici sono relativamente limitate. Le nuove del 2020 cercano di svilupparsi e raggiungere una buona pezzatura. Allo stesso tempo, la domanda rimane relativamente alta, ma le vendite procedono normalmente. Ci sono state poche fluttuazioni in un mercato sempre più forte".
Due sfide
Per il prossimo futuro, En'Diva si prepara a due grandi sfide sul mercato domestico francese. "La prima sfida riguarda un grande problema sull'imballaggio: cosa sarà e cosa non sarà più consentito dalla legge EGAlim che vieta la plastica monouso. Per il nostro prodotto è una grande sfida trovare un'alternativa agli imballaggi in plastica".
La seconda sfida riguarda l'impatto ambientale, dal punto di vista del consumatore. "Sul mercato francese, viene posta una crescente enfasi sulle certificazioni ambientali, in particolare sulla HEV. Attualmente stiamo valutando la possibilità di ottenerla, ma è applicabile alle nostre varietà di indivia belga? Non abbiamo ancora la risposta a questa domanda, ma chiaramente ci auguriamo di sì".
Alban Descamps e Stéphane Baudin di En'Diva
En'Diva fornisce la più ampia gamma possibile di indivia belga. Si consideri, ad esempio, la classica, adatta come antipasto, la Carmine e la Friseline.
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Alban Descamps
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