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Alcuni PSR regionali stanno sostenendone la coltivazione

Anche in Italia un rinnovato interesse per il nocciolo

Si riscontra un rinnovato interesse per il nocciolo anche in Italia. E’ quello che stanno notando, da alcuni mesi a questa parte, i responsabili della Battistini Vivai. L’azienda produce e commercializza circa un milione e mezzo di piante di nocciolo l'anno. Il 70% del totale è rappresentato dalla varietà Tonda di Giffoni, mentre il restante 30% è ripartito fra altre varietà come Tonda Romana, Tonda Gentile delle Langhe, Barcelona, Segorbe, Mortarella, Nocchione.

"Fino allo scorso anno – spiegano il direttore Giuliano Dradi e la responsabile commerciale Sandra Laghi – era l’estero a dettare legge nell'interesse per questa coltura. Da inizio anno, e specialmente da marzo in avanti, abbiamo notato una forte richiesta da parte di operatori italiani. Non dipende solo dal progetto nocciolo promosso dalla Ferrero, ma si tratta di una tendenza che mira anche al consumo tradizionale".

Il nocciolo può essere coltivato in tutta Italia o quasi, anche se sono in corso prove sperimentali per verificare quali varietà si adattino meglio alle varie zone. Alcune Regioni hanno inserito nei PSR-Piano di Sviluppo Rurale dei capitoli di finanziamento, mentre altre potrebbero inserirli, per cui c’è anche una certa attesa.

"La sperimentazione è fondamentale, anche per una coltura antica come questa – aggiungono i due referenti – per questo nella nostra attività vivaistica stiamo portando avanti un progetto di ricerca per la produzione di piante di nocciolo innestate. Ci sono giunte diverse richieste, in questo senso, per cui la sperimentazione va avanti".

Un altro progetto in atto è quello in collaborazione con l’Università di Perugia per un confronto varietale fra piante micropropagate e innestate. "Anche a causa dei cambiamenti climatici – precisa Dradi – non è facile capire quali varietà siano più adatte per ogni determinato territorio. Fino ad oggi il nocciolo è stato piantato un po’ ovunque, ma la produttività e la qualità possono essere migliorate andando a individuare gli habitat migliori per ogni varietà".

Allo stesso modo, proseguono la ricerca e la sperimentazione portate avanti dall'azienda vivaistica di Cesena. "E se all'estero, specie nei Paesi dell'Est, vi sono superfici molto estese, anche da oltre 100 ettari per azienda, in Italia occorre pensare ad almeno una decina di ettari. Spesso si raggiungono superfici anche maggiori nel caso in cui più aziende adiacenti collaborino", concludono Sandra e Giuliano.

La Battistini Vivai sarà presente al Macfrut Digital: clicca qui per il video di presentazione.

Contatti: 
Battistini Vivai
Via Ravennate, 1500
47522 Cesena (FC)
Tel: 39 0547 380545
Email: batvivai@battistinivivai.com
Web: www.battistinivivai.com