La raccolta delle mandorle è partita anche nel viterbese, area in cui il settore sta facendo passi da gigante sia per l'incremento delle superfici dedicate sia per gli investimenti a livello infrastrutturale. E' il caso di un impianto centralizzato per la gestione della mandorla nel post-raccolta, implementato dalla società agricola C.O.P.A.
"Nello scorso mese di luglio, abbiamo completato il montaggio della linea di smallatura ed essiccazione delle mandorle, oltre a esserci dotati di una piccola linea di sgusciatura, così da disporre di un prodotto già pronto al consumo". E' questo il commento di Sergio Marcoaldi, responsabile tecnico della cooperativa laziale.
"Trattasi di una filiera che funziona perfettamente. La linea di lavorazione, infatti, ci sta dando dei buoni risultati in termini di capacità lavorativa oraria e di qualità del risultato. Terminata la raccolta e dopo la lavorazione del prodotto nell'impianto centralizzato, le mandorle vengono stoccate e distinte per varietà e per qualità; dopodiché, una grossa parte viene destinata all'ingrosso, mentre la restante parte, una volta sgusciata, viene spedita al mercato locale, come aziende dolciarie, forni, pasticcerie e consumatori finali".
"Nella nostra area di produzione, i primi impianti sono stati messi a dimora nel 2017, coltivazioni che, quest'anno, avrebbero dovuto darci delle buone produzioni, ma le gelate tardive verificatesi nell'ultima settimana di marzo e nei primi giorni di aprile hanno condizionato fortemente i volumi disponibili sia negli impianti messi a dimora nel 2017 sia in quelli più giovani del 2018".
"Attualmente, i produttori stanno conferendo piccole quantità di mandorle della varietà precoce Tuono, alla quale seguiranno tutte le altre cultivar impiantate dalle aziende agricole associate alla nostra società. E' un anno in cui non potremo contare su produzioni particolarmente importanti, ma è una stagione nella quale, con umiltà e impegno, stiamo mettendo a punto la nostra filiera e stiamo facendo esperienza sia in campo, nella gestione agronomica degli impianti, sia in magazzino, nella gestione del prodotto in post-raccolta".
"Per quanto riguarda il prezzo del prodotto italiano di nuova raccolta, al momento non vi sono riferimenti precisi. Sul mercato internazionale rimangono ancora delle giacenze di prodotto californiano dello scorso anno, che rischiano di influenzare i prezzi del prodotto italiano. Credo che nelle prossime settimane la situazione commerciale sarà meglio definita, anche alla luce delle effettive quantità nazionali disponibili".
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