Dopo l'ufficializzazione delle quotazioni, malgrado i pareri discordanti, tra i campi della Basilicata si respira grande entusiasmo per la prossima campagna del pomodoro da industria. "I mesi precedenti – spiega l'agronomo Mario Cardone - sono stati molto movimentati sotto tutti i punti di vista, sia climatici, per l'andamento atmosferico incerto, sia organizzativi, soprattutto nel periodo di trapianti, a causa dell'emergenza pandemica. Non sono mancate neanche le difficoltà fitosanitarie, ma siamo riusciti a gestire gli attacchi di virosi in modo ottimale, con percentuali attuali accettabili".
"Non si registrano ritardi e il prodotto è in fase di maturazione. Per i campi precoci, le operazioni di raccolta dovrebbero iniziare tra qualche settimana (nella prima decade di agosto), con quantità complessive per ettaro stimate intorno a 80-90 ton. Fortunatamente, le grandinate degli scorsi mesi non hanno interessato i nostri areali, ma a creare alcuni problemi alle produzioni sono state state le abbondanti piogge di maggio e giugno. La pianta, infatti, rispetto agli altri anni, si presenta meno rigogliosa, ma la pezzatura rimane ottima".
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"Invece, per quanto riguarda i trapianti tardivi, attualmente in fase di allegagione, notiamo il diffondersi della fanerogama Orobanche ramosa: una pianta parassitaria e tipica delle solanacee, che va a sottrarre parte della nutrizione alla cultivar principale. Nonostante tutto, per ora non sembra destare molta preoccupazione".