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Gli agrumicoltori sudafricani approvano un aumento di 5 milioni di euro della spesa in ricerca e sviluppo

Ogni quattro anni, l'Associazione dei coltivatori di agrumi del Sudafrica (Citrus Growers' Association) ricalcola l'imposta obbligatoria e, con l’assenso della maggior parte dei suoi 1.250 coltivatori e 400 centri d'imballaggio, per il prossimo anno propone un aumento dell'imposta da 0,04 a 0,086 euro per cartone d'esportazione da 15 kg.

Questo rappresenta un aumento del 120% dell'imposta, che verrà destinata alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e alla trasformazione. Si prevede che l'imposta porterà 1 miliardo di rand (52,64 milioni di euro), nei prossimi quattro anni, a un settore che in questa stagione sta esportando molto più di 140 milioni di cartoni, con un aumento previsto del 13% rispetto allo scorso anno.

Due terzi dell'imposta a ricerca e sviluppo (R&S)
Se la proposta verrà approvata dal ministro dell'agricoltura, il settore R&S riceverà gran parte dei proventi dell’imposta - passando da 55 milioni di rand (2,8 milioni di euro) a 150 milioni di rand (7,89 milioni di euro).

"E' stato dimostrato che gli investimenti dell'industria nella ricerca non erano sufficienti a proteggerla dalle sfide future", afferma Justin Chadwick, amministratore delegato della Citrus Growers' Association.

Un imposta più alta è un investimento nella futura competitività e sostenibilità del settore che, come sa bene l'Associazione, dipenderà fortemente dalla sua capacità di diventare più inclusiva, dal punto di vista economico e demografico.

Per questo motivo, la seconda voce di spesa rimane la trasformazione. La sua quota aumenterà da 15 milioni di rand (790mila di euro) a 45 milioni di rand (2,36 milioni di euro).

Un quinto dell’imposta andrà al settore della trasformazione

Necessario un approccio più agile ma più aggressivo per accedere al mercato
La terza quota maggiore dell'imposta (dall'8 al 10%) è destinata alla ricerca e ai negoziati sull'accesso ai mercati. Le ricerche di mercato forniscono al governo le informazioni tecniche necessarie per negoziare un più ampio accesso ai mercati di Stati Uniti, Cina e India, o un nuovo accesso tra gli altri, a quelli di Filippine e Vietnam.

"Un forte partenariato pubblico-privato (PPP), come previsto nel Master Plan, significherà che il governo e l'industria lavoreranno insieme su un approccio più agile e aggressivo all'accesso ai mercati".

"Il ritmo lento delle negoziazioni attuali non sarà sufficiente per stare al passo con la crescita del settore - osserva Chadwick - ma attraverso un aumento degli investimenti nella ricerca tecnica, l'industria potrà svolgere il necessario lavoro per accelerare i negoziati di accesso al mercato".

Infine, amministratore delegato della Citrus Growers' Association sottolinea: "La nuova imposta è un investimento nel settore per i prossimi cinquant'anni e consentirà all'industria di affrontare tutte le sfide e cogliere tutte le opportunità".

Data di pubblicazione: