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Processi artigianali per referenze di alta gamma

"Al momento l'obiettivo principale è quello di attivare una rete commerciale capillare, in modo da offrire al consumatore la possibilità di reperire agevolmente i nostri prodotti in tutta Italia. Per l'estero, la pandemia ha fermato i progetti che avevamo programmato per il 2020, con una serie di appuntamenti per la campagna di sviluppo dedicata all'internazionalizzazione". Così riferisce a FreshPlaza Felice Pignatelli, titolare e responsabile marketing del marchio PomodoroPiù.

Felice Pignatelli.

PomodoroPiù è il marchio della linea premium dedicata ai trasformati di un'ampia varietà di pomodori tipici del territorio campano, lavorati con ricette della tradizione locale. La casa madre, di cui il marchio ne costituisce un'appendice, fa capo all'azienda di famiglia di Generoso Pignatelli storicamente specializzata alla produzione di patate per l'industria (in particolare chips e surgelati) commercializzate con il brand Patata Più.

"Parallelamente alla produzione di patate - aggiunge Pignatelli - nei nostri terreni coltiviamo  pomodoro San Marzano Dop,  Ciliegino rosso e Ciliegino giallo e friarielli che destiniamo esclusivamente alla trasformazione. La produzione 2019 è andata a ruba, pertanto abbiamo programmato di raddoppiare per ciascuna referenza i volumi con una previsione di circa 200mila vasetti di pomodoro".


"Tra qualche settimana - precisa il responsabile - con l'inizio della raccolta saremo in grado di stimare i volumi destinati alla trasformazione. Tutto dipenderà dalla resa in campo, considerato che stiamo combattendo per contrastare la virosi del pomodoro aggravata negli ultimi anni dai cambiamenti climatici. Certamente possiamo ritenerci fortunati se riusciremo a ottenere una resa media di 60 ton/ettaro".

Sono 20 gli ettari di proprietà destinati alla coltivazione e trasformazione di San Marzano Dop. PomodoroPiù è associata al Consorzio di tutela del prodotto. Il marchio di Denominazione origine protetta è riservato solo al pomodoro pelato ottenuto da piante dell'ecotipo San Marzano 2 e Kiros, coltivato con un disciplinare che ne definisce areale di produzione e modalità di trasformazione. La sua coltivazione è territorialmente circoscritta all'area a nord della provincia di Salerno e ad alcune propaggini nelle province di Napoli e di Avellino, per un totale di 41 Comuni.

L'azienda campana dispone di uno stabilimento di lavorazione dove vengono processate, tra pomodori pelati, passata e pomodoro secco e semi dry, circa 200 tonnellate di materia prima  disponibili in formato vetro da 1 kg, 300 e 500 gr. La maggior parte delle lavorazioni avviene a mano, perchè soprattutto pomodoro San Marzano è un ortaggio così delicato che, se non trattato delicatamente si rischia di danneggiarlo sin dalle prime fasi di cernita. Più in generale, i processi di trasformazione artigianali sono un fattore di qualità nel caratterizzare le referenze di alta gamma.

Molto richiesto il pomodoro disidratato lavorato nelle due versioni: secco e semi dry. Completamente essiccato al sole nel primo caso e tolto anticipatamente nel secondo, viene invasettato a mano con olio, in formato da 500 grammi. I canali di vendita per entrambe le referenze sono la ristorazione e le pizzerie gourmet. 

L'obiettivo della trasformazione, soprattutto quando si parla di un prodotto povero come il pomodoro è valorizzarlo in modo virtuoso e portandolo sul mercato a un prezzo più dignitoso rispetto al prodotto fresco.

"Siamo orgogliosi - conclude Pignatelli - di produrre un prodotto artigianale che nulla ha a che vedere con le lavorazioni industriali, circostanza che ci viene riconosciuta anche nel prezzo. Grossi riscontri di mercato li abbiamo avuti, soprattutto nel periodo del lockdown, con le vendite online che dal nostro sito e-commerce hanno registrato un'impennata straordinaria".

Contatti:  
PomodoroPiù
Via Gramsci, 70
80030 – Cimitile (NA)
Tel.: +39 081 512 1099
Cell.: +39 320 234 6510
Email:info@pomodoropiu.it
Web: www.pomodoropiu.it