La campagna drupacee in Basilicata è agli sgoccioli, con un'annata caratterizzata da quantitativi limitati e rese che, per alcune varietà precoci, non hanno superato il 20% della normale produzione. "Le piante si svuotano, i magazzini pure e le linee di lavorazione iniziano a fermarsi. Tra circa una settimana avremmo terminato con albicocche, pesche e nettarine", così ci riferisce Franco Lillo, tecnico di campo che opera nella zona del Metapontino.
"Malgrado la scarsa disponibilità di merce dovuta ai ritorni di freddo tra fine marzo/inizio aprile, quindi proprio in fase di allegazione, la campagna 2020 non è stata poi così negativa. I prezzi si sono mantenuti sempre medio alti, compensando il calo produttivo".
"In questi ultimi giorni di commercializzazione, rimangono da raccogliere quantità non rappresentative di albicocche, pesche e nettarine. Per le prime, infatti, le varietà ancora disponibili sono Farbela, Farbaly e Kioto, per le pesche Elegant Lady e Big Top, mentre per le nettarine soltanto la Venus. La Basilicata non ha una vasta disponibilità di cultivar tardive, proprio perché, negli anni, gli agricoltori hanno impiantato prevalentemente varietà precoci e medio-precoci. Sono da segnalare, inoltre, i primi volumi di percochi lucani sui mercati, che verranno commercializzati fino a settembre".